Archivio mensile:gennaio 2017

Speranza, Emiliano, Rossi,Bersani,Da Lema&c : attaccate chiunque osi proporsi come alternativa al bomba per un motivo o per un altro… Avete annoiato!

Emiliano attacca: “Congresso a tutti i costi”. Renziani insorgono: “Legga lo statuto”

Il duello sul voto anticipato rilanciato dall’intervento di ieri di Renzi infiamma il Pd. Alle parole di D’Alema nel lanciare una nuova fase che avvia alla scissione il suo neonato movimento Consenso (“Elezioni? E allora liberi tutti”) oggi fanno eco quelle del governatore della Puglia Michele Emiliano: “Si può perfino arrivare alle carte bollate per obbligarlo a fare il Congresso. Consiglio vivamente al segretario di iniziare immediatamente la procedura per il congresso perché se non lo fa è in una tale difficoltà politica che rischia di uscirne assolutamente azzerato come soggetto legittimato a guidare il partito. E a quel punto – aggiunge – mi auguro ci possa essere una unica candidatura alternativa a quella del segretario uscente, e se io capisco che questa candidatura può essere utile e incarnata da me, non ho nessun problema”.

Un altro magistrato che fa politica e nel peggior dei modi. Senza mai proporre idee di valenza genrale per portare il paese fuori dalla rovina in cui lo hanno portato gli schemi ideologici consociativi del PD di D’Alema&Bertinotti e di  Berlusconi,per  cui per 20 anni ognuno ha garantito solo i privilegi dei propri referenti sociali. La realtà che ci hanno lasciato è che dal ‘95  l’Italia ha perso il 30%  di produttività, PIL e reddito medio procapite rispetto agli altri paesi del G7 e con Monti ha poi perso il 25% di produzione industriale. Tutto questo ha generato 6-7 milioni di CoCoCo senza diritti, giovani disoccupati al 40%, 4 milioni di famiglie sotto soglia povertà e una corruzioneche non ha uguali. Il risultato di 20 anni di politiche corporative senza investimenti per ammodernare il paese e garantirne un futuro che solo Renzi ha ripreso a fare, vedi legge bilancio 2017.MA PER LORO SONO CAZZATE,INPORTANTE PER LORO E FARE IL CONGRESSO!
Emiliano, mi spiega un attimo a che cosa serve secondo lei fare un congresso in un partito?
Se significa che si discute e si decide una linea politica del partito, che poi viene portata avanti e rispettata da tutti, allora mi va benissimo.
Se invece serve a fare delle chiacchiere inutili perchè tanto poi ognuno va avanti come gli pare e come gli conviene dal punto di vista personale, in barba alle decisioni della maggioranza, allora non mi sta bene per niente.
Il sistema democratico sarebbe quello di D’Alema, di Bersani, di Speranza e di tutti i tesserati PD che hanno votato NO solo per fare le scarpe al loro segretario? Questa la chiamate sistema democratico? Questa io la chiamo dittatura della minoranza, retaggio del Leninismo fortunatamente morto e sepolto!
infatti a qualcuno manca la conoscenza di cosa sia la democrazia, la democrazia nella quale si vota, dove c’è una minoranza (minoranza ) e una maggioranza (m a g g i o r a n z a) e non si fa come i bambini ( forse non lo fanno ) che quando una cosa non gli piace dicono ” non vale, ricontiamo”!
Non sono renziano,una cosa è certa,che prima di Renzi non è che avete fatto cose migliori.Renzi è venuto dalla disperazione in cui era caduto il PD per merito dei Bersani  e dei D’Alema che ora vorrebbero ritornare.Quanto a te Emiliano beh se non sbaglio eri renziano,ora convertito alla vecchia guardia.Povero PD!!
A!Ma almeno prima c’erano dei valori.E quali sono stati i valori ? al di là della lenzuolata di bersani, c’è il vuoto assoluto o meglio il pieno a distribuire soldi a pioggia a tutti, in particolare nel pubblico e nel sindacato. non dimentichiamo che col governo monti si è proceduto ad interventi lacrime e sangue gestito e votato da quelli che anche io avevo creduto avessero dei valori.Quali valori? I valori della sinistra sono finiti con Berlinguer.Il muro poi ha detto che, il comunismo era finito.Oggi a sinistra ci può essere solo la socialdemocrazia.Questi individui sono solo ferri vecchi della peggiore politica della sinistra italiana.
Ho sentito pochissimo tempo fa Emiliano assicurare che a candidarsi non ci pensava neanche lontanamente, che il suo pensiero era solo per la regione Puglia, ma questo ve lo ricordate è quello dell’inchiesta Arcobaleno che coinvolgeva D’Alema finita in niente , quello delle cozze pelose e spigole nella vasca, quello che appena diventato governatore aveva assegnato assessorati al M5S senza dirglielo , quello che ha assunto la fidanzata nel suo staff, quello che esultava per il referendum sulle trivelle perso, credo che non abbia dato neanche le dimissioni dalla magistratura.Emiliano dovrebbe decidersi: Dentro la Magistratura o fuori? Fa il politico si o no? Prima renziano ora dalemiano? ….. Non ricordo una sua concreta proposta politica…cosa va cercando? Quante giacchette ha nell’armadio!
Ai vecchi del pd piace un 23 per cento che eravamo abituati e ci facevamo prendere per il culo da tutti…c’è perfino dei nostalgici che sono contenti di come è finito il referendum…ora si capisce da che parte stanno,si dalla parte della confusione politica e mentale,solo per appoggiare qualcuno che non ha mai combinato niente di buono fuorche le solite infinite chiachere…complimenti a tutti per la prespicacia!!!!
Nei paesi seri, dopo una debacle elettorale il segretario del partito rimette il suo mandato.Cazzo ha dato le dimisioni da primo ministro del governo che guidava,cosa centra la segreteria,secondo voi dovrebbe impiccarsi per farvi un favore.Ok ditemi un politico che ha una sola parola, come esempio?
Vediamo: Berlusconi no, Grillo no, D’Alema no, Veltroni no, Di Maio no…. perché l’attacco è solo a Renzi, come se fosse l’unico che dice una cosa e poi cambia idea? per curiosità…
Perché mai un attacco a Berlusconi che si sarebbe ritirato a vita privata, a Grillo che perse le Europee sarebbe tornato a teatro, a D’Alema che doveva disinteressarsi alle cose italiane, a Veltroni che doveva andarsene in Africa, a Di Maio che cambia idea ogni volta che arriva il contrordine dal blog? Perché gli attacchi solo a Renzi?!  Mi sa che si chiama doppia morale.
Renzi è e sarà segretario del Partito Democratico finchè non ci saranno le primarie per eleggerne un altro. Da noi funziona così, capisco che è difficile da capire per adepti di sette padronali, ma il P.D. è democratico e gli iscritti e simpatizzanti sono la sua vera anima. I segretari sono pro-tempore, non proprietari.Dai Emiliano, candidati alle Primarie PD, lo faccia pure d’almea. E poi contiamoci ancora una volta… Intanto magari dimettiti da magistrato e smetti di tenere il piede in due staffe. Grazie.
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Difficile battere per ignoranza e incapacità politica e sociale questo pericoloso buffone.

Si compatta il muro anti Trump. Proteste negli aeroporti e davanti alla Casa Bianca. E i democratici affilano le armi.

Segna un punto di non ritorno la bufera scatenata dal Muslim Ban. Le condanne al provvedimento – sia a livello nazionale che internazionale – sono talmente ampie da costringere la Casa Bianca a un ridimensionamento: dal bando verranno esentati i possessori di green card, anche se la polizia di frontiera avrà comunque “l’autorità discriminatoria” di trattenere e sottoporre a interrogatorio viaggiatori ritenuti “sospetti”. A neanche dieci giorni dal suo insediamento, il neo presidente è riuscito a compattare i suoi oppositori in un muro anti Trump che attraversa virtualmente tutto il Paese e si estende oltre i confini americani, all’Europa e al Medio Oriente.

Ma cè sempre il solito c…..ne GRULLO O LEGAIOLO che dice:Qualcuno dimentica la storia e che 12 milioni di immigrati sono dovuti passare tutti da Ellis Island prima di poter entrare negli USA e nessuno si e’ mai lamentato della cosa!c…..ne quello era per motivi sanitari , oltre al fatto che erano senza documenti e era applicato a tutte le razze e religioni . Non solo a una religione e specifiche Nazioni . Non fate confusione ! i c…..ni aggiungono:e stato eletto democraticamente!Nessuno dice il contrario. Nessuno dice che Trump vuole invadere la Polonia come Hitler, e la storia non si ripete mai negli stessi termini.Quando si ricorda l’esempio di Hitler è solo per dire che il fatto che un leader sia stato eletto democraticamente non significa affatto che quello che faccia sia giusto.Anche una scelta democratica (ammesso che lo sia, visto che ci sono tante ombre sull’elezione di Trump) può essere profondamente sbagliata.

La invereconda stupidità di Trump, ha prova provata nel numero delle vittime USA causate dai paesi bannati e da quelli ancora accolti… ZERO per i bannati.MIGLIAIA per i paesi ancora accolti! Trump è la concretizzazione della deriva fascista e nazionalista del populismo occidentale.Senza tema di smentita.
Sono passati cento anni, e siamo all’esatto punto in cui eravamo nel 1917.Speriamo di cacciare a calci questo pazzo pericoloso.

Grande la risposta iraniana nel negare l’accesso ai cittadini statunitensi nel loro Paese.
Da noi, non dimentichiamolo, sono extracomunitari.In questa realtà, essere normali è già GRANDEZZA.

Cominciamo, senza tanto rumore, ad esercitare un saggio boicottaggio di tutto cio’ che è USA. Io da domani inizio per mio conto.Non siamo ancora al boicotaggio delle merci, ma se gli USA, ad esempio, mettessero dei dazi sui prodotti italiani, noi avremo ampio spazio per fare delle ritorsioni, senza bisogno di rinunciare ad Internet.Ma penso che non sia interesse di nessuno arrivare a questo, e credo che i suoi collaboratori lo convinceranno a darsi una calmata, perché, dopo una settimana di sceneggiate, non penso che potrà continuare per quattro anni con una trovata estemporanea ogni giorno.

Comunque la colpa è degli stessi americani ci sono cascati anche noi abbiamo fatto lo stesso errore con la bocciatura delle riforme per bocciare Renzi prima ancora con berlusconi che si è anche dimostrato un poco ingenuo perchè se riapriva i casini e portava la maggiore età a 16 anni ora non si trovava nei guai ma torniamo a tramp lui fà i suoi interessi sfrutterà la gente insieme ai suoi compari faranno dei grandi casini e poi chiameranno i democrati a riparare i danni è così nella storia la destra sfascia la sinistra aggiusta.

 

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Così, due mesi dopo il referendum, tutto sembra cambiato. E oggi marciamo sicuri. Verso il passato.

Avanti, verso il passato.Da noi per fortuna non c’è un Trump ma pallide imitazioni populiste.

IN MENO di due mesi è cambiato molto, se non tutto, nel sistema politico italiano.
Quantomeno, sono cambiati il percorso e le destinazioni che lo orientavano. Fino a pochi mesi fa si marciava verso un bicameralismo, finalmente, imperfetto. Con un Senato ridimensionato. Con poteri limitati. A sostegno di una democrazia maggioritaria e “personalizzata”, per effetto dell’Italicum, una legge elettorale a doppio turno. Che, nella versione originaria, prevedeva un ballottaggio fra i primi due partiti, nel caso, probabile, che nessuno superasse la soglia del 40% al primo turno. Si trattava della soluzione finale del percorso “renziano”. Passato attraverso la “personalizzazione” del Pd e del governo. Ma negli ultimi due mesi questo “viaggio” si è interrotto. Complicato da due incidenti. Anzitutto: la bocciatura del referendum, che ha mantenuto il Senato. E, dunque, il bicameralismo. Così com’è adesso. Poi, è giunta la sentenza della Corte Costituzionale, che ha emendato l’Italicum, dichiarando illegittimo il ballottaggio. Così, se oggi si votasse, come auspicano alcuni leader e alcuni partiti, ci troveremmo (troveremo?) in una prospettiva, a dir poco, confusa. Senza maggioranze né leadership precise. Perché questi passaggi a vuoto hanno complicato – se non compromesso – il progetto renziano della personalizzazione dei partiti e del governo. D’altronde, Matteo Renzi, per primo, è stato “sconfitto”, insieme al referendum. Un referendum, peraltro, senza “vincitori”. Perché mentre i Sì sono, in larga misura, riconducibili al Premier (precedente), i No avevano – e hanno – molti volti. Molti riferimenti politici. Largamente incompatibili. In altri termini, il referendum ha espresso una larga maggioranza anti-renziana. Ma la minoranza renziana appare, senza dubbio, la più coerente e identificata. E, in una competizione proporzionale, in un Parlamento con due Camere senza maggioranze chiare e omogenee, la minoranza renziana rischia di risultare maggioritaria. Comunque, il soggetto maggiormente dotato di capacità coalizionale, in un contesto politico e istituzionale che imporrà mediazioni e alleanze, dato che non si vede un partito in grado, da solo, di superare il 40% dei voti al primo turno.
Un ulteriore mutamento degli ultimi mesi è determinato dall’appannarsi della prospettiva “personale”. Perché i sistemi elettorali di Camera e Senato, oggi, favoriscono, semmai, il ritorno dei “partiti”, come ha suggerito, con qualche ironia, Giuliano Ferrara, intervistato dall’Unità. D’altra parte, gli “uomini forti” oggi vengono evocati e invocati dagli italiani perché non ci sono. E perché i partiti, gli attori e i canali della rappresentanza, sono sempre più deboli. Lontani dalla società e dal territorio. Il Pd, in particolare. Erede e confluenza dei due partiti di massa. Appare sempre più diviso, all’interno. Il malessere delle componenti di sinistra è palese. Espresso, come altre volte, da Massimo D’Alema. D’altra parte, il “radicamento” del Pd nella società e nel territorio declina. I suoi iscritti sono in calo sensibile. Da anni. Anche (forse, tanto più) vicino alle “radici”. Nelle zone di forza tradizionali. In Emilia Romagna, negli ultimi tre anni gli iscritti si sono dimezzati. Erano 76 mila del 2013. Nel dicembre 2016 si sono ridotti a 37mila. D’altronde, non è solo un problema italiano. La Sinistra “riformista” è in grande difficoltà in tutta Europa, come ha rammentato Marc Lazar, in un’intervista su Le Monde. In Francia, anzitutto, dove, in vista delle presidenziali, il Ps non è mai apparso tanto debole, nelle stime elettorali. Stretto fra la Sinistra di Mélenchon e il Centro di Macron. Ma anche altrove. In Germania, in Spagna. E, ovviamente, in Gran Bretagna. Quanto agli altri soggetti politici in campo, il M5s è, per (auto)definizione, un non-partito. Meglio, un “partito-non-partito”. Forza Italia, idealtipo del “partito personale”, si è afflosciata, dopo il declino del suo “capo”. E la Lega, il soggetto politico più simile ai tradizionali partiti di massa, è cambiata profondamente. Si è, a sua volta, personalizzata e, con fatica, insegue la prospettiva di una Destra lepenista-nazionale.
Non è un caso che a guidare il governo, oggi, sia Paolo Gentiloni. Un politico impopulista, abile a mediare e a negoziare. Lontano dall’icona del Capo, oggi di moda.
Così, in vista di possibili, prossimi, appuntamenti elettorali, dobbiamo fare i conti con partiti ipotetici e non-partiti. Dis-organizzati e poco radicati. Anzi, s-radicati nella società e sul territorio. E mentre si cerca – e insegue – un Uomo Forte, incontriamo leader deboli, oppure indeboliti. I modelli, positivi e negativi, di conseguenza, vengono cercati altrove. Soprattutto, negli Usa. Da noi, però,

non c’è un Trump – per fortuna, aggiungo. Ma solo pallide imitazioni. Più che popolari: populiste.

Così, due mesi dopo il referendum, tutto sembra cambiato. E oggi marciamo sicuri. Verso il passato.
Il problema è che questo è un popolo debole, peggio, afflosciato, un popolo stanco dei partiti che con il no al referendum e l’esultanza per la decisione della Corte Co. Ne decreta il ritorno alla grande. Un popolo con le idee confuse, pieno soltanto di livore, rabbia e odio che da una parte vuole il premier forte e dall’altra vota in massa per avere un esecutivo debole al grido di No ad un uomo solo a lcomando. Un popolo caduto così in basso da scegliersi come capi un ducetto da operetta come grillo o un fenomeno da baraccone come salvini. Un popolo che ha avuto 70 governi in 73 anni grazie al proporzionale che con un doppio tuffo dal trampolino più alto decreta il proporzionale l’unica scelta possibile. Un paese dove nulla è possibile cambiare se non in peggio. Ma forse aveva ragione quel leader inglese quando sosteneva che l’italia non è altro che il ciazetazetao moscio dell’europa.
Chissà se smorzatasi l’euforia anti-renziana (NON SEMBRA) del Referendum qualcuno non cominci a riflettere che in fondo con quel NO alla Persona (piuttosto che  alla Legge) si è persa una grossa occasione.  Il tanto deprecato Bicameralismo è sempre lì, le Regioni continuano a navigare su rotte diverse, il costo della Politica piuttosto in aumento, le Province son rimaste inutili a mezzo guado e l’incerta governabilità ci toglie autorevolezza in Europa:   Chissà se è stato un bell’affare l’aver disarcionato un Renzi, che non è detto non ritorni ancor più forte perché stavolta democraticamente eletto.  A conti fatti penso che in questa situazione qualcuno ci avrà pur guadagnato ma alla lunga chi sicuramente ci perderà sarà l’Italia. .
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LUCIA ANNUNZIATA lavora per conto della vecchia guardia PD, che l’ha sistemata in RAI e al quale deve la sua carriera. Ecco perchè è fedele a loro fino all’ultimo e mette a loro disposizione la sua trasmissione TV

Ernesto Galli della Loggia: “Renzi come Craxi, ama circondarsi solo di camerieri”

La confessione di un uomo che sente d’essere stato privilegiato: “I giovani d’oggi mi fanno pena. Provo per loro un sentimento di commiserazione. Non hanno avuto una scuola degna di questo nome. È difficilissimo che troveranno un lavoro soddisfacente. Non avranno le occasioni di vita che ha avuto la mia generazione. Mi fa rabbia una società che ha lasciato che tutto ciò accadesse”. Ernesto Galli della Loggia – storico, editorialista del Corriere della Sera, scrittore – ha vissuto i suoi vent’anni nell’Italia dell’entusiasmo anni sessanta, quando i padri cominciavano a essere rifiutati e i figli credevano che il mondo si potesse rifare daccapo: “Nella vita, mi è capitato di dire tante sciocchezze, e di convincere anche qualcuno a credere nelle cose sbagliate: di questo mi sento responsabile”. Chi lo conosce solo come intellettuale di riferimento della borghesia, si sorprenderà a scoprire nel suo libro – “Credere. Tradire. Vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica” (Mulino) – che nei pressi del Sessantotto Galli della Loggia andava a “scuola d’estremismo”.

Mi viene l’orticaria a sentir definire qualcuno intellettuale. Se poi commisera i giovani e denigra.

Il “Professor” Galli della Loggia si pone come un osservatore esterno della scuola e si duole di non aver per tempo compreso e segnalato lo sfascio dell’istruzione in Italia. Non gli passa per la testa, quando commenta con tanta sicumera, che anche lui ne fa parte e che se non si è accorto di nulla non deve essere un granché come docente. Francamente, giudizi così lapidari e superficiali irritano parecchio chi il mondo dell’istruzione lo vive sul serio quotidianamente. Forse servirebbero meno editorialisti paludati e più docenti autenticamente impegnati nel loro quotidiano lavoro, a tutti i livelli. E già che ci siamo, qualche coccodrillo in meno.

Lo “sfascio dell’istruzione” che prospetta l’emerito è una leggenda metropolitana, un luogo comune fra i più beceri che viene sventolato sempre da chi guarda alla Scuola italiana dall’alto della sua appartenenza al gotha (non la chiamo casta solo per l’abuso che si è fatto del termine) universitario e da chi dentro le aule scolastiche non ci ha messo più piede da quando faceva il liceo mezzo secolo fa. Il sistema dell’istruzione in Italia può avere difetti e falle di varia natura, mai completamente sanate nei decenni, ma chi lavora tutti i giorni all’interno degli istituti e svolge un’azione didattica seria con gli studenti, ha una cognizione reale della loro preparazione che, paragonata a quella di scolari di altre nazioni, spicca per completezza, capacità di approfondimento e di elaborazione del pensiero. Come in tutte le cose, ci sono le eccezioni in negativo, ma da qui ad affermare drasticamente che il sistema dell’istruzione del nostro paese sia una piaga è falso e intellettualmente disonesto.Ci sono studenti che, tornati nella loro scuola in Italia al termine di un anno di intercultura (scambi scolastici ed esperienza all’estero), raccontano di aver avuto l’impressione di vivere un salto indietro nel tempo, di essere come regrediti al livello delle elementari, quanto a limitatezza dell’offerta formativa e della qualità dell’apprendimento e ciò riguarda ad esempio gli Stati Uniti non il Burundi! Si smetta di tranciare giudizi generici e infondati su un mondo complesso che non si conosce e si cominci nondimeno ad affidare il timone di un Ministero così delicato e importante a persone competenti.

“Renzi come Craxi, ama circondarsi solo di camerieri”. Si, e come insegna la storia, saranno i primi ad accoltellarlo alla schiena.

PS: Prof. Della Loggia,lei ha cambiato opinione e va bene.Ma io posso dire che quelli come lei,gli estremisti di sinistra,hanno dato solo fastidio ai veri costruttori della nostra democrazia?Anche su Craxi non sono d’accordo.La battuta di quell’autentico genio di Rino Formica si riferiva agli estranei che si accalcavano attorno a Craxi,senza nessuna colpa da parte sua.La Direzione centrale del PSI era composta da ottimi politici.Infine la riforma voluta da Craxi era il PRESIDENZIALISMO ed era una proposta POLITICA tendente ad indirizzare su una candidatura unica della sinistra,la sua,con i voti del PCI. In nessun modo,neanche per la “raccolta di fondi”per il partito e possibile assimilare Renzi a Craxi.Il paragone per storia ,cultura,rapporti internazionale e impietoso per Renzi. NB non sono ne comunista ñè socialista.

TE LA RACCONTO IO COME E LA STORIA:“C’era un Renzi che ci piaceva. Molto. Era il Renzi arrembante all’assalto della nomenklatura politica italiana esemplarmente rappresentata dalla «Ditta» democrat. Il giovane uomo senza peli sulla lingua che prometteva aria nuova, idee nuove, facce nuove: e gli si poteva credere dal momento che era lui innanzi tutto, con il suo modo d’essere, a incarnare ognuna di queste cose. Certo, si capiva che dietro non aveva molte letture e vattelappesca quali studi, ma questa era roba da Prima Repubblica. Nella seconda bisognava rinunciare a certe fisime. Renzi era essenzialmente uno stile — allora non poteva essere altro — ma appariva uno stile troppo nuovo per non essere garanzia anche di vere novità. Era di sinistra? Sì che lo era. Di una Sinistra tuttavia diversa da quella della maggioranza dei suoi compagni. Diceva infatti cose ragionevolmente di sinistra ma coniugandole con molto buon senso…”

PER FINIRE Se quelli che leccano il Bomba sono dei servi, come definirebbe lei quelli che leccano l’ortottero di Genova? Ricordo che il lecchino di ortotteri sono stati selezionati col l’algoritmo A.S.I. (Algortmo Selezione Insulsi) della c&a.A quello più autonomo è bastato un “cri” per rimangiarsi la parola data e disdire (da buon soldatino) gli impegni presi con Santoro…E quei pochi (dove l’algoritmo ASI ha fallito) che non obbediscono al “cri”, sono cacciati direttamente dall’ortottero.
perciò prima di aprire la sua boccaccia e depositare caccole varie, lei farebbe bene ad occuparsi dei servi che girano intorno al suo di padrone.

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Ehi, siamo arrivati al’asilo: mariuccia, è colpa di Pierino. Avanti così, Michele Emiliano, che tra un po’ sei promosso in prima elementare.

Michele Emiliano a In Mezz’ora: “È Renzi che sta facendo la scissione, facciamo il congresso del Pd subito”

“La scissione parte da chi non rispetta lo Statuto. E chi non lo rispetta ora è il segretario che non sta aprendo il congresso e nella sostanza dice che farà le liste come dice lui”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a In mezz’ora su Rai Tre. A Renzi, ha aggiunto, “poca importa se perdiamo le elezioni, l’importante per lui è salvare l’investimento che ha fatto”. “Un congresso è necessario, se il segretario lo nega è lui che fa la scissione”, ha sottolineato, non escludendo il ricorso alle “carte bollate”.

Emiliano è quello che dopo il referendum sulle trivelle bocciato perchè non aveva raggiunto il quorum era andato in televisione trionfante sostenendo di aver vinto. C’è bisogno di aggiungere altro?Con lo stesso metro allora Renzi avrebbe dovuto proclamare di aver trionfato al referendum sulla Costituzione.
Proprio sul riconoscimento della realtà in caso di sconfitta misuri la credibilità di un leader o di un aspirante tale. Ed Emiliano (per non parlare di Bersani) si è squalificato in partenza.

Scusi Emiliano una domanda gliela voglio fare. ma secondo lei una volta che venisse fatto il Congresso e lo vincesse l’attuale minoranza sarebbe possibile che gli sconfitti, cioè l’attuale maggioranza, chiedessero alla maggioranza di cambiare linea politica perchè una parte del partito non si riconosce più nel partito stesso?

Questo signor va sempre in tv a parlare di solo di Renzi.Perché non ci dice cosa vuole fare invece di parlare di Renzi? Ho guardato tutto il programma ho sentito solo parlare di Renzi.Sta gente che vive dalla mattina alla sera pensando che #Renzi sia il suo problema. Deve essere una vita terribile.L’unica proposta in grado di fare è quella di cancellare Renzi. Dopodiché… via libera al trenino consueto di poltrone. Compresi i grulloni.

Parla a nome del 10% del PD… la Annunziata li invita perchè è stata messa in RAI dalla vecchia guardia PD, è il loro organo di informazione. A livello di consenso però sono a zero. Invece Renzi parla a nome del 40% … hahahahahahaha ma li mortacci tua e di chi non te lo dice. Secondo i sodaggi non è così…! Io poi sono convinto che senza i sinistrati, un 40 per è possibile. Lo so -dirai tu: ricordati delle tue catastrofiche previsioni durante il referendum…. me ne ricordo ahimè, e tuttavia penso che gli italiani si siano in parte accorti dell’errore.

Il Lupo Il Lupo Renzi 41% Grillo+Salvini+Berlusconi+Meloni+Fassina+Bersani 59%.Salutaci l’ accozzaglia di fascisti veri, xenofobi, finti partigiani, perche’ quelli veri sono ormai passati a miglior vita, poltronai alla D’Alema, Bersani e soci di cui e’ composto il fronte del No a cui si sono uniti una branca di sempre scontenti, perennemente scontenti, a cui se esentassero dal pagamento delle tasse, pretenderebbero non solo di non pagare ma di avere denari gratis….Il PD, nelle condizioni attuali con D’Alema, Bersani, Speranza e gli Emiliani vari, ha determinato la decomposizione della sinistra.
Statuto? De che? Se un 40% ha ragion d’essere, ha già una sua propria definizione concreta (lo si neghi se in grado), il resto del 60% se lo dividessero tra grullni, fascistelli e fascistoni, e tra marpioni della poltrona. Bando alle ciance.Sono tanti che si riempiono la bocca con l’intenzione di CAMBIARE.
Ma stanno molto bene come e dove stanno, e se ne guardano bene di affiancare riforme o ‘menate’ del genere, incasellandole nell’autoritarismo. L’ignoranza, la malafede, l’opportunismo, non amano alcun cambiamento.

Forse matematicamente una scisione non converrà a nessuno ma moralmente parlando, togliersi di torno una generazione di falliti non sarebbe un male per la base del PD. Almeno non sentirebbe più la puzza di trielina dello smacchiatore-smacchiato e le boiate di D’Alema. Difficile pensare a qualcosa di più pernicioso della presenza di baffino in un qualunque consesso. …e tu pensa che ci sono fondati sospetti che dietro ai 100 e passa che silurarono Prodi ci fosse D’Alema…Eppure non è ancora riuscito a rifarsi il suo partito…Non è detto che non ci riesca, di sicuro si sta impegnando… ma dubito che la sua immagine susciterà molta nostalgia… Magari se Civati si facesse crescere i baffi come D’Alema e si mettessero insieme…

PS:La ricerca di una vittoria personale e non di squadra è la degenerazione del PD. Si potrebbe arrivare di nuovo al miracoloso 40 % di tutto il PD ritornasse a essere confluenza delle varie anime di ex democrisiani ( che hanno la maggioranza ) a ex comunisti che ci sono ancora e i quali pretendono leadership e il partito cacciando Renzi, senza fare analisi e mea culpa che la trasformazione del PD in partito non più di sinistra è stata opera loro e non di Renzi nel quale ex bersaniani hanno dato appoggio e fuducia e incitandolo a manifestare dominanza e decisionismo a loro mancante. Fino a poco tempo fa hanno votato di tutto con fiducia al parlamento e se da tempo era convinzione di un leader sbagliato potevano far cadere il governo e non lo hanno fatto, potevano bocciare la legge elettorale e oggi fanno tutti i professoroni..l’avevo detto. Non c’è soluzione per Renzi che chiedere la collaborazione delle forze di sinistra a confluire in un’alleanza con il PD pre elettorale, con un pò di umiltà in più e Renzi è ancora il migliore tra loro, questo è un dato di fatto, il resto dei Bersani, Speranza , D’Alema sono perdenti , gioco facile per gli avversari politici. Quando ci sono tanti galli non si fa mai giorno e solo un rappresentante riconosciuto su cui tutti danno appoggio è la soluzione vincente .Renzi e: Unico che ha capito che bisogna fare così per vincere. Oggi va di moda uomo forte e decisionale e non più una ideologia legata a un partito e non a caso tanti ammirano Trump e Putin.La forza di Renzi non è mai stata dell’UOMO FORTE.Semmai è la sua politica che lo è stato, e in Europa oltretutto avevano iniziato a rispetterci proprio per la sua fermezza.La sua forza è nelle proposte riformiste.La sua forza è nel 40% di consensi, da parte di Persone, che leggono, si informano, comprendono e decidono.Il 60% sogna Grillo e Trump…. che se li coltivino nel loro orticello.

Con ciò ho voluto solo precisare che questa storia dell’UOMO FORTE andrebbe chiarita una buona volta per tutte, almeno in ambito di sinistra.Le strategie di Renzi sono costellate di errori: è tipico di chi si dà da fare… chi non fa non sbaglia mai, e chi non fa NON VUOLE FARE, per tutelare la propria ombra sull’erbetta dell’orticello. Renzi ha sbagliato migliaia di volte ma in sede parlamentare lo hanno sempre sostenuto, salvo cambiare idea a seconda degli OPPORTUNISMI.Non è quello che serviva a questo Paese… e non so se si offrirà ancora quell’opportunità di evolvere in futuro.

Apprendiamo quindi che Emiliano è pronto a candidarsi alla segreteria del PD col seguente programma: Ue ue, Renzi è cattivo.Non riesco a leggere altro nel programma di Emiliano e di D’alema. Cioè cosa propongono sui conti pubblici, sui migranti, su equitalia, e su tanti problemi strutturali dell’Italia? Anche Lucia Annunziata non fa domande di contenuto. I giornalisti sono interessati solo alle risse e ai pettegolezzi. Mi piacerebbe sentire D’alema rispondere sui problemi e come vorrebbe risolverli. Ma non mi sembra che ci siano risposte. Il programma è sempre e solo Matteo Renzi. Il quale a differenza loro in quasi 3 anni di Governo ha fatto più cose di quante loro potessero immaginare (penso alle unioni civile, alla rottamazione Equitalia che dà un po’ di respiro ai vessati dal fisco, la legge sul dopo di noi, la redistribuzione degli 80 euro, gli incentivi per l’assunzione dei lavoratori, ecc.)

Caro Emiliano:1) La scadenza naturale del congresso è ottobre 2017, 2) , all’ultima direzione e all’assemblea nazionale la minoranza si è opposta al congresso subito. 3) , la scissione è nei fatti , ratificata con la scelta di votare no al referendum, per giunta dopo aver votato tre volte sì al parlamento. 4), il 90% degli iscritti e simpatizzanti del PD sostengono l’attuale classe dirigente, e vede come il fumo negli occhi quelli della minoranza, dove crede di andare Emiliano? Andate, andate, come diceva Lele Mora, la strada è spaziosa c’è lavoro per tutti.

Caro Emiliano, ho scoperto che eri un giudice. La magistratura era messa veramente male. Anche il PD sarà messo male fino a quando non te ne andrai. Speriamo che la scissione di D’alema prenda il via.

Emiliano si è dimostrato un vigliacco e un bugiardo sul PD, oltre che un traditore dei militanti del PD che hanno anima e cuore per il partito in questi mesi. Un gattopardo attaccato alla poltrona della regione, che vuole la sua corrente per non perdere la poltrona alle prossime elezioni regionali. Renzi ha rispettato le regole perchè il Congresso si fa a scadenza del mandato del Segretario; Emiliano è bugiardo oltre ogni decenza e dovrebbe dimettersi dalla regione e uscire dal PD.

 

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Ecco le prove che Grillo ha fatto accordi con la malavita romana

Non si fa altro che chiacchierare della chat di Virginia Raggi chiamata “4 amici al Bar” che condivideva con i suoi fidati e in cui si discuteva dei loro affari politici. Da questa chat si è già parlato di come Marra avesse una gestione molto personale delle assunzioni e che avesse la sua rete di favori, di Frongia che in fondo altro non è che un fidato esecutore o di chiacchiere su quanto si possano odiare con la Lombardi, che spesso non se le sono mandate a dire, che è solita utilizzare le sue assistenti come schiave e persino come baby sitters

Ma c’è un elemento che è sconfortante

Di queste chat oramai si sa più o meno tutto, ma la frase che cambia le carte in tavola sulla situazione romana l’ha riportata proprio il quotidiano “Il Messaggero” dove cita la Raggi:

“Mi hanno imposto questa Muraro – dice in chat- è legata a un sistema di potere, sono molto preoccupata”

E in effetti le relazioni dell’allora assessore con Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, ex vertici dell’Ama, espressione dell’estrema destra, finiti a processo con Massimo Carminati, erano noti a tutti, per non parlare che fosse altrettanto nota la sua militanza all’interno della squadra di Cerroni (Zar dei rifiuti romani) e dove vi consiglio assolutamente di leggere questo articolo: Tutte le bugie della Raggi sulla Muraro

La Muraro mi è stata imposta

E’ molto importante questa affermazione perchè rientra appunto in un discorso precedente, sempre nella stessa chat, che stava facendo Virginia con i suoi amichetti. Già si sapeva che le scelte di Marcello Minenna come assessore al bilancio e di Daniela Raineri come capo di gabinetto erano il frutto di uno screening effettuato dal MoVimento 5 Stelle e che quelle nomine erano state fortemente caldeggiate da Grillo che bacchettò in prima persona la neo Sindaca perchè non aveva eseguito alla lettera tutte le indicazioni ricevute.

Se quindi la Muraro è stata imposta al cerchio magico della Raggi è evidente che l’indicazione gli è arrivata per forza da Grillo e questo spiega perchè Di Maio e lo stesso Grillo IGNORARONO l’email dove veniva segnalata l’indagine a carico proprio della Muraro stessa.

Non ci dimentichiamo che quando l’assessore ai rifiuti urbani iniziò a trovarsi in posizione critica per via dell’avviso di garanzia, nessuno dei “Top” tra cui lo stesso Beppe si è mai esposto, come hanno invece sempre fatto per altre questioni, chiedendone l’immediato allontanamento, lasciando la patata bollente proprio in mano a Virginia che si lasciò scappare il famoso improperio pubblico “Mi avete lasciato sola a gestire il vostro problema?”

Se questo venisse confermato, ci troveremmo davanti alla certezza che le trattative con i Casamonica a Roma (per la delibera a favore degli ambulanti) con tanto di rappresentanti M5s che si facevano i Selfie con la peggiore famiglia criminale del centro italia, L’inssabbiamento delle indagini dell’Atac e gli accordi con la mafia dei rifiuti romani sono stati una decisa, pianificata e voluta scelta strategica, non di una singola donna, ma del capo del movimento stesso.

Abbiate paura di colui che disse che:

“La Mafia aveva la sua morale, prima di incontrare la finanza”

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Fino a quando si può credere a una bugia?

La natura umana è spesso sorprendente in particolare quando si tratta di credere, credere, credere fortissimamente credere, indipendentemente dal voler considerare se, quella percepità, sia una parabola o una bugia. Sarà perchè siamo un popolo con un forte formazione religiosa (non praticante) e sarà forse perchè storicamente, dalla caduta dell’impero romano, non abbiamo mai avuto una nazione, un concetto unito di popolo, ma solo uno stato creato per interessi politici ed economici da un semplice casato piemontese.

Sarà che riusciamo ad essere divisi anche quando si tratta di tifare la propria nazionale e che siamo capaci di schierarci, a parole e con veemenza contro qualcosa o qualcuno, salve poi ritrattare e dare la colpa ad altri sul motivo per cui la nostra scelta fosse sbagliata, senza mai ammettere che si è commesso un errore.

Ma nel momento stesso in cui, dal momento della sua formazione, vi siete sentiti dire di continuo, ripetuta all’infinito come una preghiera perchè vi si fissasse in testa, che:

  • Restituiremo i soldi dei nostri parlamentari ai cittadini
  • Se un politico è indagato si deve dimettere
  • Il codice etico vale per tutti (quello vecchio ovviamente…)
  • Uno vale uno
  • Tutte le nostre riunioni saranno in streaming
  • La base deciderà la linea del movimento
  • Nessuna alleanza
  • Contro le Lobby e gli inciuci degli affaristi
  • L’Onestà tornerà di moda

Pensate che io vi venga a dire che fossero cose sbagliate? Certo nel dettagli Uno vale Uno non signficherebbe nulla perchè al di là del populismo, il parere di un esperto plurilaureato in economia e finanza non è che può valere come quella della pizzicagnola sotto casa mia, però suona bene e fa sentire chi non conta nulla più importante. Certo dire anche che appena uno viene indagato si deve dimettere mi pare anch’essa una bella stupidaggine, perchè se tu mi sei antipatico faccio una denuncia in cui mi hanno rubato il portafoglio e ho il “sospetto” che sia stato te. Vieni indagato e magari ti faccio perdere il posto da presidente del consiglio. etc etc

Ma poi col tempo questi slogan sono scomparsi e finiti del dimenticatoio e sono si viene a scoprire che

Che i parlamentari non si tengono solo 1000 euro, 2000 euro per loro, ma 2/3 dello stipendo. Il restante 1/3 (se non di più) se lo rifanno ridare in rimborsi e scopri che quei soldi che si sono tolti finiscono in un fondo a controllo unico di Beppe Grillo e Casaleggio e che vengono erogati (senza mai pubblicare entrate e uscite) per sostenere la micro industria. Qualcuno di voi sa dirmi esattamente quanto è entrato, quanto è uscito e per cosa e se il bilancio tra entrate e uscite è in pari? No….. nessun sospetto vero?

Se un politico è indagato si deve dimettere… Fatta la premessa che non ero d’accordo con l’idea, a voi risulta che quelli che hanno falsificato le firme di Palermo si sono dimessi? Qualcuno “sospeso” che non vuol dire dimesso. La Raggi si è Dimessa? e tutti gli altri? L’aver cambiato il codice etico, esattamente due settimane prima che venisse indacata la Sindaca di Roma, non vi crea nessun rimosrso morale giusto? Un codice etico dove si dice che qualsiasi cosa tu abbia commesso va bene a patto che lo dici a Beppe…  Che funzione ha Beppe in questo? Io ti assolvo? aiuto paura…

Sull’uno vale uno poi non ne parliamo nemmeno. Nessuno di voi è “salito di livello”, guardatevi intorno. Facinorosi che fanno gli evangelisti del movimento diffondendo notizie e attaccando chi non è daccordo con loro… siete a conoscenza personalmente di qualcuno che è salito nella scala gerarchica e ora ha un ruolo decisionale? No il coordinatore della zona di pipperolo sul moncello non è quello che intendo.

E mi sapete citare una sola volta in cui una decisione partita dal basso abbia controvertito una decisione partita dall’alto? Dai solo un caso e avete ragione voi…..

Uno vale uno vero?

Sulla trasparenza non ne parliamo. Dove sono queste riunioni in streaming? A Roma 48 ore, ripeto, 48 ore dopo l’insediamento hanno deciso di non farle perchè “ci spiano”. Premesso che le sedute in giunta sono di fatto già pubbliche perchè esiste anche l’opposizione che poi racconta che è successo, di cose avevano paura allora? Vabbe.. anche la trasparenza la salutiamo.

Il saltare dall’UKIP all’ALDE senza di fatto coinvolgere la base, con una votazione già scritta in cui si erano già presi accordi la settiimana prima della finta votazione, e poi tornare indietro non fa cadere anche l’idea delle alleanze? Gli accordi con Salvini per il dopo voto?

Poi non parliamo dell’essere contro le lobby visto che a Roma hai messo come assessore una stipendiata di Cerreoni (capo indiscusso della gestione dei rifiuti romani da decenni), fatte alleanze con l’atac che invece che risanarla si sono insabbiate le indagini della gestione precedente, si è abbassato il monte ore lavorato mantenendo lo stesso stipendio e si sono distribuiti premi ai dirigenti. Per non parlare dell’aver regalato Roma, contro la direttiva europea, ai Casamonica e ai Tredicnine non applicando la direttiva Bolkenstein sugli ambulanti…. etc etc..

E le elezioni subito che fine hanno fatto?

Ora si sta cercando di consolidare la propria posizione in attesa di alleati e fare pressioni per ottenere una legge elettorale che premi o rafforzi il proprio movimento. C’è qualcuno di voi che ricorda quante volte si è cambiata idea sul tipo di regole da utilizzare per le elezioni? Si Italicum, Si Porcellum, Si proporzionale, no a tutti, ricominciamo di nuovo…

L’onestà tornerà di moda hanno smesso di dirlo da tempo…. Perchè oramai gli viene da ridere

Ditemelo voi…

Fino a quando si può credere a una bugia?

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La coscienza profonda degli italiani sente esattamente quello che dici. E’ solo la sofferenza e l’incertezza di questi tempi duri che permette ad animali come Salvini di proporsi come capi di stato.

Giorgia Meloni in piazza, a destra nasce “Italia sovrana” e non rompe (per ora) con Berlusconi.Non ho visto o sentito “No euro”.
Un ripensamento? Un cedimento a Berlusconi?Sarebbe mooooooolto preoccupante! Salvini che tuona contro le perversioni di Berlusconi è patetico.Ancora succube. Salvini deciditi: con l’ambiguità non andrai da nessuna parte! Basta con Berlusconi!

Salvini e Meloni li vedrei bene in un remake di Spartacus,rispettivamente nei ruoli che furono di Kirk Douglas e Jean Simmons.Lascino la politica e si dedichino all’arte.E si vorrebbe pubblicizzare la lista “sovrana” con la faccia della meloni? Cosa c’entra “sora Lella” con la sovrana? Tanto vale metterci un cavallo… o una rapa!e ma la Meloni è una spalla importante del Ruspone, gli porta il voto
di tutti i camerati di Casa Pound.La sua immagine slavata è comunque destinata a sparire.

Salvini che tuona contro le perversioni di Berlusconi è patetico.

Salvini dovrebbe leggere il codice penale prima di dire fesserie . Fai quello che ti pare a casa tua fino ad un certo punto. Uno di questi e’ non abusare di minorenni , istigazione alla prostituzione . Un altro reato e’ la falsa testimonianza e induzione di testimoni a dire il falso in cambio di soldi. Se non sanno neanche riconoscere quello che e’ legale e quello che non lo e’ come si permettono di voler guidare la Nazione. Gente che fa’ delle divisioni che incita alla violenza , al non rispetto delle leggi e diritti deve stare fuori da ogni potere. Si governa per tutti i cittadini nel rispetto dei diritti umani .

Che tristezza ,ormai l’Italia e’ diventato un paese arretrato ,con questi populisti squallidi,deprimenti e anacronisti ,che parlano come Trump ,si aggrappano alla sua energia e pensano che la vittoria del presidente americano sia anche l loro proiettandola nelle loro prossime elezioni.Ma si “trompent”(si sbagliano).Noi siamo un popolo di antica civilta’ e non faremo la fine(anche se transitoria…) che h fatto l’America.Se volete civilizzarvi ,piuttosto che incupirvi e incupire prendendo Trump come esempio,volgete lo sguardo verso il primo ministro ministro canadese Justin Trudeau.

OK godetevi questi venti della storia per quel poco che vi resta, poi preparatevi a sparire per ben piu` di 80 anni. La prossima tornata e` per sempre.

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E questo è solo l’inizio… si credeva che la storia avesse insegnato qualcosa ma la follia di qualche megalomane sarà punizione di un popolo di creduloni…

Stop immigrazione in Usa: Gran Bretagna, Canada, Svezia e Scozia “contrarie”. Giudice federale blocca il rimpatrio forzato dei rifugiati

Usa nel caos dopo il blocco dell’immigrazione di Trump. Fermati rifugiati in volo, primi ricorsi. Onu in allarme.

In una settimana ha fatto piu’ disastri di Obama in 8 anni. Un record. Di questo passo entro Pasqua invaderà il Vaticano, perchè adoriamo un palestinese,notoriamente nemico degli ebrei. E l’europa? sta a guardare come ai tempi di hitler. Una cosa mi lascia sconcertato . Il Presidente francese Hollande dichiara fermamente che i diritti dell’uomo , i profughi ,le vittime della guerra , insomma i principi inviolabili ecc.. ecc.. Ma è lo stesso presidente che ha blindato le frontiere a Ventimiglia con tutta la forza disponibile per impedire l’ingresso anche di un solo clandestino dall’Italia ?La Storia si ripete, e non finisce qui , di ripetersi…E a chi si e scandalizzati da cio che ho detto e mi fanno sapere dicendomi:Cioè Trump sarebbe come hitler, i centinaia di migliaia di americani che ci hanno liberato dalla dittatura nazista sarebbero come i nipoti di hitler? Vattela a leggera la storia, che e’ meglio, gli americani erano i buoni, quegli altri, cioe’ i tedeschi, i gasatori di 6.000.000 di ebrei e degli altri 20 milioni di morti in europa erano i cattivi.Siete proppio degli sfigati deficenti e iggnoranti.

Stanno criticando la politica discriminatoria di Trump e la sua amministrazione di oggi non quello che altre amministrazioni hanno fatto. Non confondete le cose . Non hanno carta bianca a vita solo perche’ hanno aiutato a liberare l’ Europa . Quello che sta’ facendo e’ solo discriminazione . Possono bloccare individui sospetti non intere Nazioni , religioni o razze . Dal 9/11 2001 nessun refugiato , migrante di origine Islamica ha commesso attentati in America. E negli ultimi anni il numero accolto sono stati poche decine di migliaia . Anche in Europa con l’ accoglienza di milioni di refugiati e migranti la quasi totalita’ dei terroristi sono stati Arabi nati e cresciuti in Europa. Ha una maniera quantomeno bizzarra di “fare bene”. Innanzitutto, il bando dura 4 mesi! E che senso ha? Se serve, come lui sostiene, per la lotta al terrorismo il bando dovrebbe essere permanente.Ma la cosa ancora più patetica è che si “dimentica” di estendere il bando all’Arabia Saudita, per esempio, notissimo finanziatore del terrorismo. Chissà perché? La “puzza di terrorismo” si camuffa bene con la puzza di petrolio? Ha forse “dimenticato” che gli attentatori alle torri gemelle erano sauditi? Parecchio distratto ‘sto signore!Al di là del dato superficiale conviene sempre riflettere ed analizzare le cose in profondità …Il terrorismo non e’ un problema legato alla migrazione e il ban implementato da Trump e’ illegale e dettato da un amministrazione xenofoba e razzista .È ora di riconoscere il fascismo anche quando non indossa camicie nere e fetz?. L’abito non fa il monaco ma può fare moda, quella era la moda del 900. Trump è espressione, neanche troppo moderna, del fascismo del ventesimo secolo, chiamiamo le cose con il loro nome così potremo evitare, in futuro, di difenderci appellandoci al “non me ne ero reso conto”, “non lo sapevo”. Senza questa ipocrisia ognuno dovrà assumersi la responsabilità di aver confuso le malattie delle democrazie e le sue ingiustizie sociali con la cura.

Sto cogl… sta smontando il principio del melting pot, uno dei principi che ha fatto grande l’America. Vediamo ora che accade con l’opinione pubblica interna,per chi non conosce negli usa: ci sono milioni e milioni di prime eseconde generazioni di immigrati, orgogliosissimi sia delle loro origini che della loro cittadinanza americana, ecco il melting pot.

Ora fra quelli che non possono entrare c’e’ un regista nominato agli OSCAR, uno scienziato, dei traduttori Iracheni che lavorano per l’esercito Americano, degli studenti universitari appositamente scelti per le loro qualita’, e 2 minori con doppia cittadinanza (USA e Irachena)…e cosi via.Non ci buttiamo su generalizzazioni ignoranti per piacere. Gli USA sono pieni di immigrati (e tanti sono geni nei loro campi di studio/lavoro). Gli USA non sostengono un bel niente. Voi non sostenete un bel niente. Anzi, e’ piu facile che un immigrato (o figlio di immigrati) come Mark Zuckerberg sostenga gente come voi (visto il giro d’economia creato e i posti di lavoro su Facebook).Per di piu gli USA di rifugiati ne prende in media 70,000 l’anno, lo 0,02% della popolazione. Praticamente un niente.Allora,cogl.. facciamo una conversazione intelligente, oppure ci fissiamo sul “non vogliamo sostenere altri migranti”, anche se non e’ vero un corno? Sinceramente pensavo meglio, pero’ ha una bella faccia tosta a dire “altri migranti che non hanno contributo da dare” quando 1) la storia e’ piena di migranti negli USA che danno un contributo (Lei lo da un contributo?), e 2) Tanta gente bloccata ha un lavoro negli USA o lavora per una compagnia Americana…e si trova solamente fuori dagli USA.Pero’ via, quando si deve dare una mano ad un bianco (preferibilmente Italiano) alora va bene. Quando pero’ e’ uno un po’ piu scuro proveniente dal Medio Oriente, allora meglio di no.

I’m actually appalled by the lack of FACTS. Nowadays it becomes so damn simple to just research something….instead we rather generalize. Would be much more adult admitting that this Executive Order is just a clusterfuck, plain and simple

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Che cosa si sono detti Donald Trump e Vladimir Putin

Usa-Russia, idillio Trump-Putin: “Nuovo rapporto fra uguali, primo obiettivo battere insieme l’Isis” La telefonata tra i due leader sancisce la fine della “seconda guerra fredda”. Dietro le dichiarazioni formali si intravvedono i reali frutti della nuova amicizia: da un alto un via libera alla fine delle sanzioni contro Mosca; dall’altro l’endorsement russo alla linea dura di Washington sull’accoglienza ai rifugiati.

Sabato pomeriggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto una conversazione telefonica con l’omologo russo Vladimir Putin. È stato il primo contatto diretto ufficiale tra i due, dopo che per molto tempo si è parlato della volontà di Trump di essere più aperto nei confronti di Mosca, con cui gli Stati Uniti – e in generale il mondo occidentale – è ai ferri corti dall’annessione della Crimea, e che Washington ha apertamente accusato di interferenze nelle elezioni presidenziali attraverso attacchi hacker che hanno preso di mira i democratici, screditandone la candidata Hillary Clinton.

SANZIONI E SEGNALI

Secondo la statement ufficiale diffuso dal Cremlino, il principale degli elementi sul tavolo delle discussioni, il sollevamento delle sanzioni connesse sia alla crisi ucraina che all’hacking, non è stato affrontato; ma si è parlato di Ucraina. Nei giorni passati una delle consigliere politiche di Trump, Kellyanne Conway aveva parlato a Fox News della possibilità di una decisione imminente da parte del presidente, ma è stato lui stesso, anche durante la conferenza stampa congiunta con la premier britannica Theresa May, a indicare una strada meno diretta. Sul sollevamento l’amministrazione starebbe già lavorando, ma ancora “è troppo presto” perché “non conosco Putin” ha detto Trump: traduzione del linguaggio imprenditoriale del presidente americano, ancora non so quanto possa fidarmi. La strada è avviata però: le parti hanno sottolineato l’importanza di “ricostruire i mutui benefici che arrivano dal commercio e dai legami economici tra le rispettive comunità imprenditoriali”, spiega la nota diffusa dai russi. Non c’è la parola “sanzioni”, ma di questo si parla: più avanti, si “potrebbe dare un ulteriore impulso allo sviluppo progressivo e sostenibile delle relazioni bilaterali”.

IL FACCIA A FACCIA

Annunciato anche un vertice faccia a faccia: i rispettivi staff sarebbero già al lavoro, e a quanto si apprende manca soltanto di definire il dove e il quando. Trump avrebbe detto che “gli americani hanno sentimenti caldi nei confronti della Russi e dei suoi cittadini”, Putin ha aggiunto che “per oltre due secoli la Russia ha sostenuto gli Stati Uniti, è stato il suo alleato durante le due guerre mondiali, e ora vede gli Stati Uniti come un partner importante nella lotta contro il terrorismo internazionale”.

COMBATTERE IL TERRORISMO

La guerra al terrorismo è stato uno dei temi principali della conversazione, anche perché è il piano dove la partnership che seguirà dal reset trumpiano può diventare operativa rapidamente. Lo Stato islamico è una minaccia per entrambi i paesi, ha già colpito con affiliati in America, i soldati statunitensi stanno combattendo in prima linea a Mosul e a Raqqa, Trump vuole un aumento dell’ingaggio. La sponda russa è un’opzione: Mosca d’altronde conosce l’estremismo islamico come minaccia interna, e si prepara al ritorno delle centinaia di foreign fighters che hanno compiuto il viaggio verso il jihad califfale. In Siria il primo banco di prova operativo?

IL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE

Tra gli altri argomenti, la stabilizzazione del conflitto israelo-palestinese: Trump ha scelto il genero Jared Kushner come inviato speciale per la Casa Bianca, una scelta controversa perché considerata, insieme a quella dell’ambasciatore dell’ambasciatore David Friedman, molto inclinata verso Israele. Mosca da qualche mese sta cercando di proporsi come honest broker per veicolare il processo di pace (e tra l’altro anche i russi godono di relazioni buone con Tel Aviv collegate al conflitto siriano).

IL NUCLEARE

Altro tema, il nucleare. Si è parlato anche di non proliferazione nucleare, questione su cui intervistato dal Times e dalla Bild due settimane fa Trump aveva proposto uno scambio: togliere le sanzioni se la Russia si impegna a ridurre il proprio arsenale. Ma di nucleare si è parlato anche in declinazione iraniana, l’accordo siglato dalla precedente amministrazione è uno dei crucci della Casa Bianca di Trump, e nordcoreana, con i continui sviluppi e minacce del dittatore Kim che diventano preoccupanti.

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