Archivio mensile:febbraio 2017

Credo sarà ben più dura per i cittadini britannici avere vincoli nella circolazione delle persone all’interno della UE, una volta usciti.

Brexit, “da marzo cittadini Ue senza diritto di rimanere nel Regno Unito” Il quotidiano filo conservatore agita lo spettro di una stretta alla libera circolazione in Uk agli immigrati che arrivano dal continente. E potranno anche essere soggetti a un visto di lavoro e vedersi limitare l’accesso ai benefit.

Si avvicina l’ora della Brexit. E già entro la fine di marzo, quando sarà attivato l’articolo 50, i cittadini europei che vogliono trasferirsi nel Regno Unito non avranno più automaticamente il diritto di rimanere in modo permanente nel Paese. Non solo: potranno anche essere soggetti a un visto di lavoro e vedersi limitare l’accesso ai benefit. Ad agitare lo spettro di una stretta alla libera circolazione nel Regno Unito sui cittadini che arrivano dal continente è il Daily Telegraph, quotidiano filo conservatore e notoriamente su posizioni euroscettiche, che anticipa il piano della premier Tory Theresa May.

Giustamente il governo britannico smentisce. Il problema non è se gli inglesi possano o no – faranno quello che gli pare – ma l’esistenza di un trattato internazionale il corso.
Secondo i suoi termini, il trattato è in vigore finchè non termina la procedura prevista per l’uscita (che vale, la pena ricordare, un giorno ci faranno la grazia di iniziare).
Se gli inglesi decidessero di non applicarlo in via autonoma, gli altri stati partecipanti potrebbero interpretare l’astuta mossa come un recesso unilaterale e considerare parimenti annullato il trattato.
Il problema a quel punto è nei tempi: un conto è avere degli anni per gestire una transizione un altro è vedersi annullate tutte la autorizzazioni ad operare nel mercato comune dalla sera alla mattina. In quest’ultimo caso l’esito non è più una ponderata mediazione ma una mera questione di proporzioni e, per quanto voglia bene agli inglesi, metà della mazzata è distribuita tra ventisei nazioni e metà se la becca tutta quanta l’inghilterra da sola.Non è una prospettiva augurabile.

Non era un diritto divino.Era un accordo fra governi, votati dai popoli.Anche da quello Inglese, che ora ha cambiato idea. Era un accordo che prevedeva che qualche milio nata di lavoratori europei (di solito con ottimi titoli di studio) potessero lavorare e vivere in UK, metterci su famiglia e far girare la loro economia… in cambio di 2/3 milioni di vecchie cariatidi inglesi settantenni liberi di girare per Spagna e Portogallo con i loro pannoloni profumati… e di far girare l’economia spagnola e portoghese comprando un formaggino e un etto di prosciutto al giorno.Sono stati poco lungimiranti anche in questo.La Germania, come al solito, si frega le mani.

Vabbe’ …. faranno come meglio credono e ne subiranno le conseguenze. Se impongono i visti di lavoro ai lavoratori EU in UK, mi aspetto che l’EU faccia altrettanto con i britannici sul continente.Fermo restando che fino alla fine dei negoziati, l’UK fa parte a tutti gli effetti della EU, con relativi diritti e doveri.

Share

Forse non avete ancora capito che questa gente che ha 80 anni ed è in politica da 60 è totalmente estranea al mondo reale. Se nel 2017 sono ancora convinti che i cattolici spostino voti è perché in realtà vivono ancora negli anni ’50.

“Biotestamento, la politica usa l’alibi della Chiesa.Ma tra i cattolici gli integralisti sono minoranza”

Testamento biologico, inutile e indecente per la politica nascondersi dietro alla Chiesa. Fabo è partito, lanciando una parola che brucia. “Vergogna” a quel Parlamento che si dimostra incapace di legiferare sul fine vita. Vergogna a deputati e senatori che non si assumono le loro responsabilità.

Sono “minoranza”: ma dove?! Tengono sempre in scacco il parlamento su ogni argomento eticamente sensibile imponendo però la loro di etica a tutti e non permettendo alle persone di fare nella propria vita decisioni secondo la propria di etica.Questa classe politica è totalmente inadeguata, troppo impegnata a difendere rendite e poltrone, troppo occupata con i loro giochetti politici, inutile, insensibile, incapace, distante dalla realtà, bisogna aspettare che cambi il parlamento e il senato per avere finalmente una legge decente su questa materia.

Per il testamento biologico mi sembra di ritornare alle stesse considerazioni di 40 anni fa sul divorzio. I cattolici integralisti facevano barricate e molti italiani invocavano la libertà di decidere (anche in base al proprio credo). Si sa come andò a finire. Corsi e ricorsi storici. Mi rattrista il continuo rinvio parlamentare sul’argomento.Tutti i fedeli per coerenza con i preti dovrebbero rinunciare all’aborto, al preservativo, alla inseminazione artificiale, alle cure mediche come trapianti , ecc e affidarsi alla volontà di dio. la colpa è di questi fedeli beoti che ci fanno stare ancora nel medioevo. ma poi rubano,. truffano, sfruttano, si raccomandano, ecc. ecc. meno male che dio dorme.

DICONO I BEOTI: “In primo luogo perché il mondo cattolico da decenni è profondamente secolarizzato, laicizzato e radicato nella convinzione della libertà di coscienza e di scelta.”
Libertà di coscienza e di scelta ? ma dove ?
Mondo cattolico laicizzato ? ma in quale film ?
Ricordiamo solo a titolo di esempio l’inserimento nella legge sull’aborto dell'”obiezione di coscienza”. Obiezione che guarda il caso avviene con una media nazionale del 70% e impedisce di fatto l’attuazione della legge. Allora, dov’è la libertà di scelta ?
Quanto a tirarsi fuori come religione e accusare la politica è puerile, infantile addirittura, visto è considerato che ogni cosa che riguardi i diritti civili è da sempre monopolio della chiesa che occupando a tempo pieno il Parlamento ne impedisce ogni possibile progresso.
La libertà del singolo individuo dovrebbe esserci sempre e senza che nessuno ci metta parola, nemmeno la cosi detta deontologia professionale che serve solo da paravento.Tante chiacchiere per continuare a intromettersi nella vita altrui. Eutanasia, suicidio assistito, aborto: sono tutti la stessa cosa, il diritto di un individuo di autodeterminarsi.Il resto sono chiacchiere.

Chi si dichiara contrario al testamento biologico e all’eutanasia dovrebbe semplicemente riflettere sul fatto che la legge che andrà a disciplinare il fine vita vale per tutti , ma non obbliga nessuno. Quindi, chi per motivi di fede non vuole servirsi della possibilità di morte dignitosa offerta dallo Stato laico in cui vive, non lo faccia. E’ libero di farlo ed è giusto così . Allo stesso modo, questi non pretenda di interferire , per il suo credo religioso , nella decisione di fine vita di coloro che la pensano diversamente. Anche questo è un diritto di pari valore. Deve essere riconosciuto, senza se e senza ma, e garantito in ogni modo.Altrimenti, diventa un’arrogante sopraffazione che non è più tollerabile sopportare.

Se la democrazia significa qualcosa dobbiamo ascoltare la gente! Qualunque cosa dicano le chiese conservatrici ! E’ bello vedere che quasi nessuno le ascolterà più. E questo si applica non solo al’eutanasia, ma anche alla contraccezione, l’aborto, il divorzio, ecc… Sono i media a dare tanto spazio a ciò che il papa e altri capi religiosi conservatori dicono.
Questi dinosauri “capi spirituali primitivi”, che assomigliano sempre più agli stregoni o shamani, non si rendono conto che cosa realmente vuole e fa, la vasta maggioranza della gente. Nessuno desidera ascoltare ciò che “gli eticisti” cristiani condannano e che criticano sempre più il modo di vivere della gente, quando l’80% della gente sostiene l’eutanasia, il 90% sostiene la contraccezione , il 90% sostiene il diritto al divorzio, il 70% sostiene il diritto all’aborto, ecc…Ma gli eticisti conservatori cristiani si oppongono o criticano la scelta della gente! E i politici sono il risultato di queste stupide e scandalose scelte etiche che loro vogliono ignorare a causa dei sensi di colpa trasmessi da una religione anacronistica…sono loro le vere vittime dell’oscurantismo…il problema è che ci governano !

La politica NON può nascondersi dietro la chiesa, la chiesa si deve occupare delle sue balle che caccia da duemila e rotti anni e di anime se ce ne sono….lo stato italiano è LAICO…per chi non l’avesse ancora capito è LAICO !!!! e ogni atto contrario alla sua laicità è un atto di tradimento alla costituzione, allo stato e agli italiani.

Share

Tutti i nazionalismi e populismi prima o poi si scontrano tra di loro.

Trump, Russia: ‘Reagiremo se Stati Uniti aumenteranno i fondi per la Difesa. Rapporti, mai così male da Guerra fredda’ E’ il monito indirizzato a Washington da Leoni Slutsky, presidente della Commissione Esteri della Duma, se sarà confermato quanto contenuto nella proposta sulla previsione inviata dalla Casa Bianca alle agenzie federali con 54 miliardi di dollari in più per il Pentagono.

Mi sono perso qualcosa…ma per i complottari non era Killary, la guerrafondaia pronta a scatenare la terza guerra mondiale contro la Russia? ahahahah
Immagino la loro reazione a questa notizia…..diranno che è l’ennesima fake news dei media manipolati da Soros, Obama, il Bilderberg, i Rettiliani, i massoni e naturalmente i pidini…tutti contro il povero Trump, vittima del sistema che ha osato combattere eheheh.

Ma l’amico Pütin non era quello che si era praticamente comprato Trump e lo manovrava come un pupazzino? Non mi venite a dire adesso che ha organizzato tutto il bordello con le donne che orinavano addosso a Trump per poi scoprire che bisogna ricominciare la guerra fredda.

COMUNQUE:A quanto ricordo, nel periodo della guerra fredda, non si stava poi così male. Il MERCATO GLOBALE, questo Moloch che sta nutrendosi di carne umana attraverso la minimizzazione degli stipendi e la completa scomparsa del welfare, dovrebbe ridimensionarsi. Poi ricomincerà il solito teatrino del chi ce l’ha più grande e se noi italiani non abbiamo perso la capacità di barcamenarci, forse camperemmo meglio. Poi, se qualcosa andasse male, ve lo immaginate un leader con i baffi che invece di ordinare un bombardamento sui Balcani ne ordina uno direttamente sulla Russia, quante risate!

Share

Non si capisce perché lo fanno. Non lo capiscono gli addetti ai lavori. Figuriamoci il cittadino comune. Noi elettori di sinistra non lo vogliamo. Vergognatevi.

Nasce il gruppo Democratici e progressisti: 37 membri alla Camera, Laforgia capogruppo.

Solo 21 (ventuno !) deputati alla Camera hanno seguito Bersani & Speranza ? Pochini, troppo pochi. Un gruppetto in fuga …. in coda. Diceva il sommo Pitagora che il numero misura la realtà. Ed ecco il risultato dell’infantilismo politico della neo ditta Bersani & Speranze. Boh, beh, bah, e pure bleah !

Speriamo di avere una PD ripulito da questi poltronai da salotto che sono rimasti fermi alla lotta di classe perchè governare è più difficile che incitare la folla e stare all’opposizione, dove si ha sempre ragione. Ma non hanno capito che in questo genere di politica, se si può chiamare politica, il più furbo è Grillo. Non voglio fare un complimento al comico, ma se il comico è meglio vuol dire che questi sedicenti eredi del PCI sono dei populisti che rubano il pane ai poveri. Ma basta con la polica-contro !!
ci dicano questi emeriti geni della politica qualcosa che riguardi i mali del paese e quali possano essere i rimedi, temo proprio che assaggeremo minestre riscaldate e idee fallite ventanni fa, povera sinistra !!! Quattro gatti ed erano tutti stati messi in lista da Bersani: un fallimento, prima ancora di cominciare.

Vi fa comodo  dire che chi va via non è legato alla poltrona perchè neanche tu  riesci a giustificare la scissione con dei motivi validi. La sostanza è la poltrona e neanche loro, gli scissionisti, sanno dare una spiegazione valida. Infatti dicono che la colpa è di Renzi, se loro se ne sono andati. Non possono certo dire che loro da più di 20 anni dalla caduta del muro, non hanno combinato niente dimostrando di non avere assolutamente una cultura di governo. Bersani nel 2013 ne ha dato la dimostrazione lampante, che questa sinistra sa solo dire parole vuote. Io era fra quelli che ascoltavano i suoi comizi.

Bene, avete fatto le vostre osservazioni e vi rispondo:
La stramaggioranza della gente di VERA SX Democratica Moderata Riformista Progressista Europeista PD non ci pensa neppure un attimo, non gli passa proprio per la mente di mandare a casa Renzi e la sua ottima squadra, il miglior Segretario e miglior PDC in assoluto da 40 anni.Inoltre Il PD rottamato del nuovo corso voluto fortemente dal Febbraio 2014 è stato ereditato da puerili arretrati arcaici personaggi al 25% nonostante il periodo più favorevole e con destromanie minori e portato al 40% circa.Già ci girano le scatole per le dimissioni di Renzi da PDC per niente dovute e voi vorreste che andasse a casa e restassero i Bersani D’Alema Salvini Grillo Luigino Sindachina Di Battista? Come iscritti non fate perdere tempo.
BERSANI , MA NON TI VERGOGNI ad addossare a Renzi la colpa degli scissionisti puerili arretrati rancorosi rabbiosi, primi danneggiatori del PD e di tutte tutte le iniziative del PD volute cercate sperate dalla stramaggioranza, fin dal 1° minuto di Febbraio 2014? Inoltre ora sei in un altro partito, occupati dei tuoi compagni di rancore Speranza Gotor D’Alema Rossi e del tuo nuovo partito che solo sentirlo chiamare Democratici e Progressisti ha fatto ridere milioni di gente di SX Democratica:

Democratici? se avete sempre imposto arrogantemente la volontà di una piccola Minoranza su una Stramaggioranza con danni enormi al PD
Progressisti? ma se pensate di vivere ancora nel 1969 e vi prende in terrore solo sentir dire 2017 con tutti quei telefonini internet Renzi computer innovazioni, leggi veloci, lavoro da inventare e proteggere con riforme, operai e aziende da tutelare in modo innovativo.
EMERGENZE TERRIBILI SI PROFILANO: Trump Putin Brexit Farage Le Pen, problema Migranti, protezionismi, ultranazionalisti, conservatorismi, arcaicismi di Estreme Sinistre fuori tempo e fuori luogo, oltre ai Trumpettini nostrani Lego-Grillodestromani Salvini Grillo Berluschi Di Batt. Luigino Casaleggi vari, oltre le altre emergenze continue che ci assillano, le catastrofi naturali, le risorse Zero, l’Europa incompiuta della quale c’è sempre maggior bisogno e le 100 categorie da tutelare

E tutti questi influiscono soprattutto sui paesi + deboli e popolosi, con produzioni-lavoro di minor contenuto tecnologico e quindi facile da copiare dai paesi emergenti: praticamente è la fotografia dell’Italia.La sola speranza, non per risolvere tutto, ma solo per fare il meglio possibile è la insostituibile SX Democratica Riformista PD e noi perdiamo tempo con 4 Destromanie e Bersani D’Alema Speranza.Bersani! Avete iniziato a sparare contro il vostro segretario un secondo dopo che è stato eletto con il 70% dei consensi! Vergognatevi! La storia seppellirà i vigliacchi!
Share

Il caso Zaia, come lo chiamano nella Lega, non è solo una questione di scaramucce tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Ma riguarda l’interno dei due partiti. Lunedì Berlusconi ha detto che “se io non potessi candidarmi alle elezioni, il candidato giusto sarebbe il governatore del Veneto Luca Zaia, che si sta comportando molto bene”.

Il caso Zaia, come lo chiamano nella Lega, non è solo una questione di scaramucce tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Ma riguarda l’interno dei due partiti. Lunedì Berlusconi ha detto che “se io non potessi candidarmi alle elezioni, il candidato giusto sarebbe il governatore del Veneto Luca Zaia, che si sta comportando molto bene”. Le sue parole sono esplose come una bomba durante il consiglio federale del Carroccio in corso in quel preciso momento in Via Bellerio a Milano. Tanto che, nella conferenza stampa, per dare l’idea di unità del movimento, si sono presentati insieme Matteo Salvini, il governatore lombardo Bobo Maroni e lo stesso Zaia. Che ha obbedito agli ordini di scuderia. “Basta con questa manfrina, il candidato la Lega ce l’ha già ed è Matteo Salvini. Pur apprezzando la manifestazione di stima, questa storia sta penalizzando i veneti”, ha detto Zaia. “Se i leader degli altri partiti indicano nomi della Lega come candidati premier, sono il più felice e orgoglioso, ma se qualcuno pensa di mettere zizzania tra di noi facendo i nomi, ha sbagliato tutto, perché a differenza di altri noi siamo una squadra”, ha rincarato la dose Salvini. Che poi del Cavaliere ha bocciato pure la proposta sulla doppia moneta.

Ma perché Berlusconi per la seconda volta nel giro di pochi giorni ha tirato in ballo il governatore veneto come candidato premier? L’obbiettivo è triplice. Innanzitutto il Cavaliere vuole mettere in difficoltà Salvini dando la sponda a tutti i leghisti che mal lo sopportano. A cominciare dallo stesso Maroni, il quale ha intuito tutti i limiti del segretario, che con il suo populismo sembra aver fatto il pieno dei voti e infatti il partito non si schioda dal 13 per cento. Nella base lumbard i militanti sono in fibrillazione e in tanti muovono critiche alla strategia e al modo di porsi e di comunicare del giovane leader, anche se in silenzio, con parole e azioni quasi da carbonari. Il malessere, però, brucia sotto la cenere e vede in Maroni un punto di riferimento, mentre l’unico che ha il coraggio di criticare il segretario pubblicamente è Umberto Bossi. Insomma, “se volete liberavi di Salvini sappiate che avete il mio appoggio”, sembra dire Berlusconi ai leghisti. Nonostante il quadretto idilliaco di Via Bellerio a favore dei cronisti, Salvini è su tutte le furie e all’interno del movimento non si fida quasi di nessuno, tanto meno di Maroni e Zaia.

L’altro obbiettivo sono i filo-leghisti di Forza Italia, a cominciare da Giovanni Toti e Daniela Santanchè, che sognano un unico partito sovranista insieme alla Lega di Salvini. Per loro il messaggio è chiaro: “Io non mi unirò mai a una Lega a trazione salviniana, ma potrei fondermi con un Carroccio con un leader più presentabile e moderato”. Come appunto Zaia. Quindi – è il messaggio del Cav ai suoi – “finitela di tirarmi per la giacca, perché non ho nessuna intenzione di fare listoni o partiti unici la Lega di Salvini”. Qualche lista comune potrà esserci alle amministrative, ma nulla più. Di partito unico il leader azzurro non vuole nemmeno sentir parlare.

Infine, il terzo messaggio è per l’Europa. Con la sua azione  Berlusconi vuol far sapere a Francia e Germania e alle alte sfere di Bruxelles e Strasburgo, che a lui interessa costruire un centrodestra italiano moderato e liberale, e non è interessato alle derive populiste e sovraniste di Le Pen e Salvini. Un messaggio anche per i giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo che dovranno giudicare sulla sua riabilitazione politica.

Last but not least, ci sono pure i sondaggi. Gli studi commissionati dal Cavaliere dimostrano che Zaia potrebbe davvero essere la carta vincente di una futura alleanza di centrodestra, se per lui non fosse possibile ricandidarsi a Palazzo Chigi. E Berlusconi nei suoi sondaggisti ha sempre riposto la massima fiducia. Anche per questo, per vedere l’effetto che fa, il Cavaliere ha lanciato Zaia nella mischia. E fonti bene informate assicurano che tutto ciò al governatore veneto non dispiaccia affatto. Perché lui, al contrario di Salvini, le elezioni vuole vincerle. Mentre l’attuale segretario si accontenterebbe pure di perderle bene, a patto di ottenere un buon risultato e riportare in Parlamento una truppa più ampia di quella attuale composta solo da suoi fedelissimi.

Share

Le baruffe a 5 stelle su Chiara Appendino per il bilancio ereditato da Piero Fassino

Chiara Appendino, il sindaco più amato d’Italia secondo le ultime rilevazioni, ha difficoltà a far quadrare i conti del Comune di Torino. Difficoltà ammesse da lei stessa, costretta a dover incassare la prima seria sconfitta politica del suo mandato. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, lunedì, i grillini sono stati protagonisti di una giravolta, annullando una mozione che avevano approvato appena tre mesi fa, pur di evitare un disastro contabile.
Il M5S il 29 novembre scorso si era impegnato a non utilizzare i proventi degli oneri di urbanizzazione e delle sanzioni edilizie per finanziare le spese correnti. Un proposito virtuoso, considerato che i manuali di finanza pubblica invitano a non utilizzare entrate straordinarie (come appunto gli incassi in questione) per puntellare il bilancio. Un proposito che però è durato poco, giusto il tempo di capire che, senza attingere alle entrate “extra”, i conti del Comune sarebbero andati in rosso. E così, Appendino, per non tagliare i servizi e aumentare le tasse, si è rimangiata tutto. Ma non è detto che basti.

IL BILANCIO SCRICCHIOLA

Potrebbe non bastare perché il bilancio di Torino scricchiola. Lo certifica la Corte dei Conti, che venerdì scorso, nell’ambito dell’istruttoria aperta nei confronti del Comune, ha certificato un disavanzo di 300.000 euro per il 2015 e per il 2016. Fra le contestazioni mosse dalla magistratura contabile al Comune c’è proprio l’utilizzo delle entrate non ripetitive per finanziare la spesa corrente. Certo, i rilievi riguardano l’era in cui a Palazzo Civico sedeva Piero Fassino, ma ora tocca ad Appendino sbrogliare una matassa particolarmente ingarbugliata, considerato che i conti non tornano neanche nei bilanci delle società controllate dal Comune.

LA “PORCATA” DEI GRILLINI

Nel frattempo si alzano i toni della polemica. Fra i più accesi Stefano Lo Russo del Pd, l’ex assessore all’urbanistica, “Appendino con una sberla a cinque dita alla sua maggioranza chiede di revocare la mozione – ha detto in consiglio – È una porcata, una vergogna contabile. Il sindaco ha raccontato balle in tutta la campagna elettorale, dicendo che noi, i “pericolosi palazzinari” avevamo devastato le casse del Comune, che avevamo usato l’urbanistica per fare cassa. Ma noi non usavamo gli oneri per finanziare la spesa corrente”.
I grillini hanno incassato. “È sconcertante vedere le minoranze che brindano sulle macerie da loro stessi create – ha replicato Valentina Sganga, che se l’è presa con la “gestione scriteriata” del Pd negli anni passati – Non abbiamo cambiato idea, per noi annullare la mozione rappresenta una sconfitta. Dobbiamo farlo perché non abbiamo scelta: noi il sistema lo vogliamo scardinare, ma abbiamo bisogno di tempo”.
Le reciproche accuse fra gli amministratori di oggi e quelli di ieri sono proseguite lungo tutta la seduta, mentre sullo sfondo aleggiava la “minaccia” della Corte dei Conti. Fassino si è rivolto ai grillini. “Negli ultimi 20 anni abbiamo costruito la metropolitana, il termovalorizzatore, abbiamo riqualificato aree industriali. Tutto questo non è gratis. Io non mi sono mai sognato di rimproverare i sindaci precedenti per il debito che mi hanno lasciato, perché quel debito è stato la conseguenza di una politica di investimento. Non avete ereditato una città disastrata, fate i conti con le stesse difficoltà che avevamo noi”.

APPENDINO: “SARA’ UN BILANCIO DIFFICILE”

Insomma, come a Roma, anche a Torino la prima prova di governo del M5S si sta rivelando complicata, anche se le difficoltà delle due sindache sono del tutto diverse e difficilmente paragonabili. Se Virginia Raggi nella Capitale deve battersi più che altro sul fronte giudiziario e sulla diatriba legata al nuovo stadio per la Roma, sotto la Mole Appendino affronta una grana ben più “politica”: l’accusa, infamante per una grillina, di essere “identica al Pd”, come ha detto il consigliere Fabrizio Ricca della Lega. La sindaca torinese ha reagito agli attacchi con l’aplomb che molti in questi mesi le hanno riconosciuto, pur usando toni fermi. “Abbiamo la forza per affrontare il problema – ha argomentato la sindaca assumendosi la responsabilità della “piroetta” – Ma dobbiamo dirlo: il nostro sarà un bilancio molto difficile. Ognuno si assuma le sue responsabilità”.
Ora si apre la partita più delicata: l’approvazione del primo bilancio totalmente “made in Appendino”. C’è ancora un mese di tempo e secondo alcuni, per esempio Lo Russo, bisogna aspettarsi “lacrime e sangue”. Viste le premesse, la previsione dell’ex assessore rischia di avverarsi, e a questo punto non si escludono manovre impopolari da parte della maggioranza pentastellata. Dopodiché si riaprirà la partita delle responsabilità politiche. Per il consigliere forzista Osvaldo Napoli è già tutto scritto: “La giunta si prepara allo scaricabarile. C’è sempre qualcuno che ha governato prima che giustifica gli sbagli di chi governa oggi. Ma in realtà il sindaco si accorge che non è in grado di mantenere una sola promessa fatta in campagna elettorale. Se ne sono accorti i comitati che l’avevano appoggiata e che ora considerano finita la luna di miele”.

Share

Come la Russia di Putin con Rosneft si muove nel Mediterraneo fra Egitto, Qatar e Italia

“Nel Mediterraneo c’è un ordine geopolitico da (ri)costruire, la Russia s’è inserita con forza in questa esigenza, e ora si trova in una posizione di controllo: è il banco che dà le carte e sta usando i suoi asset principali per muoversi”. E questo in sintesi estrema ciò che Mosca sta facendo nel Mare Nostrum secondo l’analisi di Uberto Andreatta, senior corporate governance advisor presso lo Studio Legale Scala di Milano, esperto di fondi sovrani e investitori di lungo termine.

L’ASSET STRATEGICO: L’ENERGIA

Partiamo dall’Italia: ha un ruolo centrale in queste dinamiche? “L’Italia al di là di tutto è un punto di riferimento imprescindibile in quest’ordine, per il suo destino geografico: ma Roma non ha la forza per costruire o guidare da sola il processo, perché non ha le opzioni, gli asset, che ha la Russia”. “Bisogna tenere conto – prosegue Andreatta – che un ordine, piaccia o no, si basa innanzitutto su un controllo militare. E Mosca nel Mediterraneo, nonostante venga comunemente descritta come una superpotenza globale, ha un grosso problema: si parla di un mare, e militarmente quel controllo dovrebbe essere espresso a livello navale dunque, ma la flotta russa consta di un solo gruppo da battaglia, e l’ultima visita nell’area dell’unica portaerei russa (la Kuznetzov, ndr) ha dimostrato che al di là del ruolo simbolico il mezzo è datato”. E allora, com’è possibile creare quell’ordine? “È qui che la strategia russa diventa interessante: al Cremlino sanno che non possono utilizzare unicamente la forza militare e dunque hanno puntato su uno dei loro principali asset strategici: il petrolio e le risorse energetiche”.

IL RUOLO DI ROSNEFT

La dimensione energetica è dunque l’elemento che può portare alla costruzione di un ordine stabilizzato per il Mediterraneo: “La Russia ha utilizzato Rosneft per chiudere accordi con l’Eni sul grande giacimento di gas Zohr e si sta interessando a quelli israeliani più a est. La Russia ha scelto di muovere in questi affari Rosneft, che è un’azienda a controllo statale specializzata in prodotti petroliferi, e non ha impegnato Gazprom, omologa nel campo del gas, che è la materia prima di quei giacimenti. Perché?” Già, perché? “Potrebbe esserci una lettura che riguarda gli affari interni di Mosca. È noto che il presidente Vladimir Putin stia un po’ epurando e contemporaneamente ricostruendo il suo inner circle, e in questo processo politico una sicurezza rimane: Igor Sechin, il capo di Rosneft, che può essere considerato quasi un vice Putin. Far muovere lui è per certi versi una garanzia per il presidente, è una questione di fiducia”.

I LINK TRA RUSSIA, ITALIA E QATAR

Ma c’è dell’altro, spiega Andreatta: “Se si allarga lo sguardo però è impossibile non notare che Rosneft è l’azienda ideale per definire questi schemi. Pochi mesi fa, per esempio, il 20 per cento della società petrolifera è stato privatizzato, con un intervento corposo della Qatar Investment Authority, finanziato da Intesa Sanpaolo. La banca italiana ha grandi legami con la Russia, costruiti soprattutto grazie ad Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia. Ma c’è di più: Rosneft ha già storiche relazioni con l’Italia, penso per esempio al ruolo avuto in Saras della famiglia Moratti. Si tratta di relazioni che vanno oltre l’aspetto economico-finanziario, sono strategiche”. E il Qatar? “Il Qatar rientra pienamente in questa operazione: ha interesse perché le manovre di Rosneft, in cui ha investito, abbiano successo, e allo stesso tempo ha enormi legami con l’Italia. Per esempio, noi dipendiamo per il 10 per cento dal gas naturale di Doha, che viene gestito attraverso l’impianto di rigassificazione di Rovigo, di cui i qatarioti detengono ancora il 20 per cento, una quota scelta come garanzia di sicurezza per i guadagni futuri. E va ricordato che il Qatar vende il gas in forma liquefatta, ha bisogno quindi di questi scali, e soprattutto ha bisogno che i passaggi cruciali per le navi che esportano il proprio bene siano liberi. In Italia arriva via Suez, per capirci”.

LA STABILIZZAZIONE

E dunque il quadro: “La Russia – spiega Andreatta – inserendo Rosneft in queste dinamiche mediterranea si assicura l’amicizia italiana e qatariota. Quest’ultima serve anche per rassicurare l’Egitto del presidente generale Abdel Fatah al Sisi: Sisi combatte l’Islam politico rappresentato dalla Fratellanza musulmana, storicamente sponsorizzata dal Qatar, ma se il Qatar è all’interno di quelle dinamiche, il Cairo è tranquillo che gli emiri non spingono le destabilizzazioni nella regione”. Per far funzionare questi affari economici serve stabilità, serve un ordine politico-militare-economico, ecco la garanzia. “Gli egiziani, tra l’altro, hanno la sovranità territoriale nell’area di Zohr, e questo significa che tenerli felici è importantissimo, e di questo schema russo beneficia anche l’Italia. E non va dimenticato che nel lato est del Mediterraneo i grandi pozzi come quello egiziano (il più grande del bacino, ndr) e quelli israeliani comporteranno la costruzione di gasdotti, che a differenza del petrolio (che lo estraggo, lo imbarco e poi lo vendo al miglior offerente), sono infrastrutture che segnano fisicamente i legami tra stati”.

LA LIBIA: L’ULTIMO TASSELLO

Rosneft ha da poco annunciato anche un accordo con la Noc, la società statale libica che si occupa di petrolio, è parte del quadro? “Certamente, in questo puzzle l’ultima tessera è l’anello libico. La Libia ha una capacità produttiva in crescita, ha già un gasdotto costruito con l’Italia e poi ha sul piatto vari impegni del fondo sovrano Lia. E il principale punto di instabilità. Ora Mosca dovrà risolvere un’ambiguità importante, perché non può tessere trame dal lato est del paese, facendo da sponsor all’opposizione del governo che l’Onu sta cercando di sostenere. Non può perché la Russia è membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma la strategia con Rosneft è la costruzione di un ordine regionale in cui inserirla”. E anche qui potrebbe rientrare l’impegno con Italia e Qatar? “L’Italia sta lavorando molto a livello diplomatico sia a Tripoli che a Bengasi, e il Qatar per lungo tempo ha fatto da sponsor alle milizie ideologiche tripoline e dunque ha ascendente su una parte di opposizione al governo onusiano: contemporaneamente sull’altro lato trova l’Egitto e gli Emirati Arabi”. Si piazza su entrambi i lati.

NON CI SONO OPPOSIZIONI

“Diciamo che in questo momento – prosegue Andreatta – non c’è nessun genere di opposizione in questo grande schema mediterraneo che la Russia sta pensando: gli Stati Uniti sembrano piuttosto disinteressati e puntano alla costruzione di una stabilità, e perfino la Cina può essere d’accordo. La Via della Seta di Shangai approda a Venezia e Suez è un passaggio cruciale, Pechino chiede che nell’area non ci siano problemi, ha un approccio non ideologico, cura più che altro i propri interessi. Gli importanti stati europei, come la Francia e la Germania, o il Regno Unito, sono alle prese con delicate questioni interne, e ancora: la Turchia è sotto controllo per la situazione in Siria, l’Algeria è un alleato. Se Mosca avesse pensato di costruire questo schema con la forza militare, all’interno di paesi musulmani, avrebbe avuto molti più problemi: la scelta dell’energia è strategica e probabilmente funzionale”.

Share

Più armi, più terrore, più razzismo e xenofobia, più petrolio, meno ambiente, meno regole, meno welfare, meno giustizia sociale. abolito il conflitto di interessi e populismo per tutti. questo è il paradiso per wall street altro che hillary…

Usa, Trump prepara il bilancio del 2018: +54 miliardi per le spese militari, tagli ad ambiente e agli aiuti all’estero.Il presidente chiederà un aumento del 10% per la spesa del Pentagono nel budget per il nuovo anno fiscale. Sarà un provvedimento per la “sicurezza pubblica”, che avrà l’obiettivo di “tenere lontani i terroristi”, ha fatto sapere il tycoon alla vigilia della sua prima apparizione davanti al Congresso in sessione plenaria. Pronto anche il piano anti-Isis, che potrebbe portare a una escalation dell’impegno militare degli Usa in Iraq e in Siria.

L’ho sempre detto. Finchè protegge e finanzia i produttori di armi, nessuno lo farà fuori, qualunque porcheria faccia.Ho sentito parlare il suo “consigliere spirituale” (un pastore Cristiano Evangelico) il quale parlava della guerra quasi come una catarsi inevitabile della società USA (e di conseguenza del mondo intero).Bene, se il destino è compiuto, spero che i primi a andare al diavolo per le azioni e le reazioni che questo folle e la sua cricca di ombre inevitabilmente provocheranno siano coloro che lo osannano come un paladino. Tra l’altro, scommetterei che moltissimi si sono indignati e hanno scatenato l’inferno (a parole) per l’acquisto degli F-35.

In linea con il suo gabinetto ministeriale composto da industriali, finanzieri e militari.
Se ha nominato gente del popolo nel suo governo e’ chiaro che deve essere coerente col volere del popolo americano. Chiedete a qualunque americano, desiderano solo possedere nuovi bommardieri e nuovi missili, poi chissenefrega dell’assistenza sociale? Con le nuove armi in arrivo possono risolvere il problema di quei 40 milioni esclusi dall’assistenza, un paio di bombardieri intelligenti e via.. fine del problema.
D’ altronde quell senza soldi non servono a nulla, sono solo un peso. Non comprano non spendono non risparmiano non investono… che inutili sono i poveri! Il popolo americano potrebbe scegliere di eliminarli tutti. Avevano gia fatto le prove generali con i rastrellamenti degli homeless durante le olimpiadi di Atlanta. Erano persino brutti da vedere, meglio portarli in qualche campo di concentramento. Evviva la volonta’del popolo americano!

Capite ora perché la Borsa di Wall Street prese il volo il giorno dopo le elezioni?
E restiamo in linea, perché dopo assicuratori (Obamacare), petrolieri e armaioli la lista dei favori che deve fare Trump è ancora lunga. Per esempio mi aspetto qualcosa a favore del cibo spazzatura; che so, raddoppiare la percentuale di inquinanti ammessa, per esempio. Oppure rilanciare l’industria eliminando qualche assurda norma contro l’inquinamento.

Ma Trump non era quello che in campagna elettorale aveva detto che gli USA, con lui Presidente, avrebbe avuto una politica isolazionista? E aumenta la spesa militare di 54 miliardi! Ma lui è a favore della gggente, è contro le lobby e l’establishment, infatti questo mica è un gentile omaggio alla lobby dell’industria bellica, noooo! Aspettiamo con curiosità i commenti entusiasti dei nostri forumisti trumpisti-grillo-putinisti. Come commenteranno questo ennesimo terribile attacco di Trump all'”establishment?” ma VOI non capite, vuole aumentare le spese militari PER CREARE POSTI DI LAVORO….
è come per lo stadio di Roma…..questi americani hanno a cuore soprattutto il CREARE POSTI DI LAVORO…..Grillo su Putin e Trump:”La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come loro”. Beh ne prendiamo atto. M5S appoggia questa politica…
Ma su questa politica non si vota su rousseau? ma no, nel BLOG ci hanno spiegato che questo è contro le lobby e che è una sconfitta per l’establishment,e io ci credo a quello che dice il blog, se non fosse per quello che dice il blog chissà in quale posizione saremmo nella classifica sull’informazione…..devo confessare che, nonostante la gravità della notizia, in termini di inevitabile uso dei giocattoli di trump, che prima o poi ci sarà, come la storia anche recentissima questa sconosciuta ci insegna, con annessi lutti, genocidi e connessi esodi di massa tanto invisi ai destroidi fanatici di trump, la cosa non mi stupisce affatto, conoscendo le idee di trump.
La cosa che mi ha stupito invece è vedere persone apparentemente non fascistoni sfegatati dichiarati, senza il poster di hitler nella cameretta, sostenere che trump avrebbe interrotto la tradizione guerrafondaia della politica estera usa, il che testimonia della incredibile cecità di parti non indifferenti della politica e della società italiana, una cecità autolesionista Grillo e tra questi, rileggersi le sue valutazioni di un mesetto fa.
è troppo sperare in forme di autocritica, o almeno di maggiore prudenza futura? si è troppo

In quanto agli aiuti all’estero non pochi esperti oramai affermano che un certo tipo di aiuti può servire a conservare i problemi di un Paese e magari anche a peggiorarli.
Visto che o vanno nelle tasche sbagliate o ritardano le riforme necessarie.

Il grosso problema è l’ambiente. Se uno dei maggiori Paesi inquinanti e consumatori di risorse non rinnovabili se ne frega di migliorare tocca al resto del mondo occuparsene.
Per fortuna il governo cinese si è accorto che in Cina devono darsi da fare.Visto che Trump sta ritirandosi dagli accordi internazionali non solo sull’ambiente ma anche sul libero commercio è giunta l’ora per la UE per la Cina per i Paesi asiatici e altri di operare magari dentro al WTO creando accordi che lasciano fuori Trump e magari introducendo la tassa su prodotti non-ambientalistici, quella suggerita dai danesi anni fa.
Ovvero supertassare prodotti di Paesi che se ne fregano dell’ambiente e venderli poi con l’etichetta “prodotto con sistemi non sostenibili”. E aggiungere la beffa al danno mandando al Paese producente una parte del ricavato in modo che “migliori i suoi sistemi di produzione”.

Share

Questa operazione si chiama CONDONO, inutile girarci intorno e come al solito il beneficio lo avranno i soliti evasori fiscali.

Fisco, per fare cassa il governo studia la “rottamazione delle liti”. Quelle pendenti valgono 32 miliardi.Lo ha annunciato il viceministro all’Economia, Luigi Casero, dicendo che l’iniziativa punta a “abbattere l’arretrato”. I processi che vedono i contribuenti contrapposti all’erario sono oltre 460mila. Il presidente della Cassazione: “Su di noi un macigno di 50mila liti, sono quasi il 50% dei procedimenti. Servono misure emergenziali”.

E comunque anche la rottamazione delle cartelle esattoriali è stata fatta solo per racimolare qualche soldo facendo pagare subito chi i soldi li ha, non si sa come, per tutti gli altri veramente in difficoltà rimane tutto come prima.

32 miliardi di cosa , di sanzioni di interessi e di aggio ? tutti soldi che esistono solo sulla carta,magari dopo accertamenti fatti alla menbro di segugio solo per fare cassa , poi uno se puo difendersi va bene altrimenti sono cazzi suoi.Sembra una lotta fra guardie e ladri dove i ruoli non sono ben definiti.Se si facessero poche leggi in materia tributaria chiare e con sanzioni intelligenti e quindi accertamenti veritieri e non campati sulle nuvole la gente non ricorrerebbe. I dati poi son ulteriormente truccati perche’ c’e’ l’obbligo della mediazione .

Devono portare il ns. sangue agli squali della finanza internazionale, che hanno nelle tasche il ns. lucroso debito pubblico (succulenti derivati inclusi) accumulato per noi da politici e collegati.Ormai, le tasse che paghiamo servono sempre piu’ a questo e sempre piu’ a cio’ serviranno, col progredire inesorabile del debito.Le liti fiscali sorgono perche’ le contestazioni spesso sono fatte in maniera poco precisa e quanto meno dubbia, e senza che chi le fa, mettendo con cio’ nei guai la personana colpita, possa avvertire il peso delle responsabilita’ o essere chiamato a rispondere di leggerezze e quant’altro.Hanno istituito l’inversione dell’onere della prova (una mostruosita’ non degna di una paese democratico, civile e lberale) per cui e’ sufficiente che lo stato “punti in dito” verso di un cittadino, per cui esso sia automaticamente colpevole; a meno che non sia in grado di dimostrare il contrario. In piu’, si sono anche regalati la possibilita’ di rovistare nei ns. conti e sindacare ogni singola spesa, con possibilita’ di poter chiamare un cittadino a giustificarsi per qualsiasi cosa gli occhi del burocrate trovi strana.Mostruoso!Ma noi col mostro ci conviviamo, anche perche’ non mancano mai di farci sapere che siamo dei luridi evasori.Cio’ non significa che non ci sia evasione, ma essa si sgonfierebbe a livelli accettabili con uno stato piu’ efficiente,semplice, onesto (corruzione e sprechi) e una piu’ giusta,differente tassazione.

Tutto cio’ che costa lavoro e non si risolve con provvedimenti a stralcio trova lo Stato Italiano inefficiente, ed allora preso atto che soluzioni abbreviate producono di piu’ e meglio in una situazione al collasso che non ci consente di attendere i tempi biblici dei processi basterebbe come tanti hanno gia’ suggerito porre un tetto piu’ basso alla imposizione fiscale, in modo che nessuno possa piu’ apprezzare l’opportunita’ di evadere e correre rischi serissimi, allora si’ , di incorrere in sanzioni severe e ineluttabili, con enorme sollievo dell’Erario e di tutti quelli che oggi pagano tutte le tasse senza alcuna speranza di vedere migliorati i servizi ne’ diminuita seriamente la tassazione. Ormai chi paga le tasse per intero vive e lavora in regime di vera schiavitu’ intollerabile in un paese civile, che di civile ormai non ha piu’ nulla soprattutto nello Stato, salvo alcuni e rari volenterosi che ormai inutilmente rischiano in prima persona, per onore di bandiera.

Ci rendiamo conto di quanti sono 32 miliardi di euro e quanto farebbero comodo se spesi bene per ridurre tasse, ridurre il cuneo fiscale, aiutare le famiglie più indigenti, investire in scuola pubblica e ricerca ecc. ecc. ?MA In italia la furbizia paga sempre con la complicita dei furbetti politici al comando , che non hanno nessunissima voglia di auto punirsi con leggi serie .

 

Share

Ancora campagna di odio religioso di razzismo, finitela, non ci crede nessuno sappiamo tutti quanti che le stragi sono pilotate da sempre da politici corrotti e mafiosi per potere e denaro, strategia di tensione per indebolire i popoli e per depistare dai loro loschi affari.

Terrorismo, 007: “Italia, rischio sempre più alto. Possibili azioni di lupi solitari”.Presentata a Palazzo Chigi la relazione annuale dei servizi di intelligence, secondo cui si fa “sempre più concreto” il pericolo che soggetti “radicalizzati in casa” decidano di non partire verso Siria ed Iraq ma decidano di “compiere il jihad in territorio italiano”. MA “Nessuna connessione jihadismo-migranti”

Ricominciano col terrorismo. Vorrei sapere perche’ dei Ministri della repubblica si mettano a raccontare ai cittadini italiani di ipotetiche stragi terroristiche in Italia, creando un forte allarmismo sociale su cose astratte non riscontrabili nella logica. Sappiamo tutti che la religione non c’entra nulla con le stragi come ha voluto precisare anche Papa Francesco e allora i ministri della Repubblica su che basi fondano queste loro dichiarazioni? Dovrebbero spiegare con un riscontro logico ai cittadini quali secondo loro siano i motivi che portano delle persone a fare le fantomatiche stragi.I servizi di Intelligence non avendo null’altro da fare dopo la guerra fredda , il terrorismo di casa nostra ed il mantenimento della Gladio, si prodigano nel costruire false e fantasiose strutture a delinquere.L’Italia è in capo al mondo nell’accogliere immigrati islamici di almeno una decina di Stati in pace ed in guerra.Per quale arcaico motivo gli estremisti islamici dovrebbero promuovere attentati in Italia??? Per le crociate di 10 secoli fa ???
Sono 2-3 anni che creano turbamenti inutili.Ecco ciò che si può definire: strategia della tensione. Creare le paure è un ottimo espediente utilizzato dai governi, per distogliere l’attenzione dai reali problemi del paese. Inoltre, questi sono capaci di creare un terrorista per confermare questa dichiarazione e fare leggi ancora più restrittive, che hanno un’unico scopo: tenere sotto controllo e assogettare il popolo….Vergogna

I terroristi per me sono quelli che non rinnovano i contratti di lavoro da anni, quelli che hanno obbligato un povero malato terminale ad andare in svizzera per morire, terrorismo è quello che è accaduto ad Aldovrandi a Cucchi e via dicendo, terrorismo è sovvenzionare la delocalizzazione delle aziende terrorista è la bce, terrorista è la troika , terrorista è il sistema delle banche, terrorista è il decreto sul lavoro, terrorista è chi ha tolto il sapere dalle scuole terrorismo è il capitalismo, terrorismo sono le guerre che abbiamo avvallato senza motivo, terrorismo è distruggere il lavoro, terrorismo in italia vuol dire anche servizi deviati agenti infedeli e politici corrotti, terrorismo è distruggere le famiglie mentre loro ingrassano le loro, per me i terroristi sono loro! Trovo che sia molto più alto il terrore di finire disoccupato e di non poter contribuire a mantenere una famiglia che quello di finire nel mirino di un radicalizzato. Personalmente credo che i prossimi terroristi saranno italiani e spinti dalla povertà…Personalmente temo molto di più i ”radicalizzati” nelle ”istituzioni”, nella troika, nella commissione europea, nelle banche, nei comitati d’affari ecc.ecc! Quanto, poi, alla qualità di chi ci ”protegge e vigila” stendiamo un pietoso velo di silenzio! Quì in Italia potrebbero, i radicalizzati ma anche i non radicalizzati, fare il bello ed il cattivo tempo! C’è ben altro dietro le quinte!!!

STRATEGIA DELLA TENSIONE! Il servizio di intelligence dovrebbe semplicemente tacere, in Italia se ci saranno attentati non sarà una novità se li hanno organizzati i “servizi” altro che “lupi solitari”, ma STATO Italiano.

Berlino – 9 febbraio 2017
Rob Wainwright, direttore di Europol: “L’Europa si trova ad affrontare la minaccia terroristica più grave da oltre 10 anni.
Il carattere sempre più transnazionale di gruppi terroristici e le loro attività richiedono sempre più stretta collaborazione tra le autorità preposte all’applicazione della legge in tutta Europa.
Il Centro Europeo Contro il Terrorismo (ECTC) è stato istituito presso l’Europol per questo scopo.
Mi fa piacere per la fiducia espressa nel lavoro di questo Centro dai capi della Polizia riuniti a Berlino e con il loro chiaro impegno per migliorare ancora di più gli sforzi di collaborazione “.
Holger Münch, presidente della Polizia Criminale Federale (BKA):
“I terroristi di oggi sono estremamente mobili e lavorano insieme in reti internazionali e utilizzano la moderna tecnologia di comunicazione.
Possiamo avere successo nella lotta contro il terrorismo, solo se tutte le autorità europee di sicurezza lavorano in stretta collaborazione e sono coordinate da un corpo centrale.
I più recenti attacchi in Europa hanno dimostrato che, in particolare, lo scambio di informazioni deve essere ulteriormente migliorato e sistemi di informazione europei devono essere meglio coordinati.
La creazione di un comitato direttivo operativa in Europol è un’altra chiave di volta importante per una forte rete di sicurezza europea “.

Sono diverse tipologie a seconda del grado di interazione dei “lupi solitari”:

– loners, lupi solitari in senso stretto, privi di qualsivoglia contatto con altri jihadisti;

– militanti che intrattengono una qualche interazione con i membri dell’organizzazione terroristica di riferimento;

– lone attackers, che pur attaccando solitariamente sono chiaramente connessi con un gruppo jihadista;

– lone wolf packs, nuclei isolati formati da più di un individuo, ma che non possiedono connessioni con le reti jihadiste.

Quindi o azione di un “lupo solitario” non propriamente “solitaria”, anche se non direttamente connessa ad una rete jihadista; o “lupo solitario” che opera su base individuale ma che intrattiene legami diretti con una data organizzazione terroristica islamista.

E’ l’adattamento ad un mutato contesto operativo e un assestamento di carattere “pragmatico”, inscritto in una ben precisa cornice ideologica jihadista.

Riassumento: esiste un rischio altissimo ma state tranquilli perché se qualcuno lo dice troppo forte é vero ma esagera… Boh, strano modo di tranquillizzare la gente, adesso il problema non sono i jihadisti ma chi dice da dove arrivano i jihadisti.
Siamo a posto.

Share