Grazie Mario. Ora, come diceva l’Economist qualche numero fa, speriamo la Germania decida di ridurre il suo surplus commerciale: https://www.economist.com/n…

La notizia della morte dell’euro è stata grandemente esagerata.Cinque anni fa, politici, giornalisti e premi Nobel pronosticavano la fine della moneta unica: oggi le cose sono cambiate.Si sono passati cinque anni da quando il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi annunciò che avrebbe fatto “whatever it takes” per salvare l’euro, cioè avrebbe utilizzato qualsiasi mezzo per preservare la moneta unica europea. All’epoca la Grecia era a un passo dal fallimento e Spagna e Italia non sembravano molto lontane dal seguirla. Politici ed economisti dentro e fuori dal continente europeo pronosticavano l’imminente fallimento della moneta unica, alcuni con timore, altri come un mezzo di salvezza. Il premio Nobel Paul Krugman scrisse nel maggio del 2012 che la fine dell’euro avrebbe potuto essere «questione di mesi». Oggi quelle profezie si sono dimostrate sbagliate.

Draghi euro

Ma”Marine Le Pen Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini […] il Movimento 5 Stelle, preferendo concentrarsi sul’immigrazione.”È solo una questione di notizie calde, il politico parla dell’argomento del giorno. All’epoca era la crisi economica e l’euro, adesso l’immigrazione, domani chissà.

IO:Mi associo al ringraziamento a Mario Draghi….e non pensate che sia curioso che, anche tra i più accaniti anti-europeisti, contestatori del sistema economico vigente, complottisti di ogni livello e seguaci della decrescita felice, il nome di Draghi non sia mai attaccato? Insomma, Salvini, Grillo, Fassina e via dicendo ci hanno riempito la testa di retorica anti-Germania, anti-Bruxelles, anti-Unione Europea però quasi mai hanno attaccato la BCE (che, a rigor di logica, dovrebbe essere il bersaglio più semplice e meno popolare).

Ma la Germania non ridurrà mai di proposito il suo surplus commerciale che tra l’altro è ciò che la rende più o meno indirettamente caput mundi in EU (deficit da altre parti-finanzio il vostro debito decido thus decido come si va avanti), poi ora in vista delle elezioni a Novembre dire di voler diminuire il proprio surplus commerciale per ridurre i trade deficit nell’eurozona non è cosa saggia per le proprie elezioni interne.

Draghi è stato bravo siccome è andato palesemente oltre al suo mandato ed al compito della BCE, a mezzi obsoleti volti al controllo dell’inflazione quando si vedevano ovunque tassi di disoccupazione crescenti ci ha aggiunto un bel bluff “whatever it takes”, allora i mercati finanziari piuttosto che vedere se il re era nudo hanno deciso di calmarsi.

Piuttosto prima che la Germania sfoderi una politica del genere sarebbe comunque meglio formulare una concreta bozza su una possible unione bancaria e relativi fondi soccorso senza dimenticarci che se siamo precipitati per 9 anni è perché la crisi ha evidenziato la più grande debolezza dell’Euro: la capacità di intervenire con efficacia tra le differenze tra i stati membri… ergo piuttosto che crogiolarci se “abbiamo” deciso di andare avanti con il progetto Euro tutti assieme appassionatamente allora bisognerebbe sbrigarsi con le necessarie riforme e con sta benedetta unione politica.

Poi per quanto capisco parte del problema e’ che i politici Tedeschi, sempre per garantirsi il consenso elettorale in patria, sono abbastanza restii a qualsiasi forma di “integrazione” che consista nel dover ripianare debiti di altri paesi. Non importa se si tratti di debiti bancari, welfare, disoccupazione etc.
Qualsiasi cosa che possa essere descritta come “I tedeschi pagano per le manchevolezze degli altri” sposta consenso verso AfD e simili, e quindi sono da evitare come la peste.E al tempo stesso, l’Euro non funziona (o comunque funziona male, specialmente per economie come la nostra) proprio perché in Euro zona non sono possibili trasferimenti di liquidità verso i paesi in difficoltà: questo, insieme ad altri problemi comunque non da pochi, come la mancanza di una lingua e di una burocrazia comune, fanno si’ che l’Europa non sia una Area Valutaria Ottimale, e quindi avere una moneta unica in queste condizioni non funziona o funziona male.Sicuramente la UE non può rimanere com’è, né carne né pesce, e si deve passare all’integrazione bancaria, eccecc, ma non è che i trasferimenti tra stati siano la panacea. Anzi. In ogni caso come minimo dovrebbero seguire a riforme serie. Se chiediamo ai Tedeschi di pagarci le pensioni, i buoni una tantum per diciottenni e mamme o il famigerato “reddito di cittadinanza” che non è un reddito di cittadinanza…

I politici tedeschi non brillano in positivo ma nemmeno in negativo. I politici italiani in parte chiedono quel che fa comodo loro esattamente come gli altri, in parte dicono sì a tutto perché non pensano che poi i patti si debbano rispettare, in parte sono meno capaci di fare gli interessi del paese anche nel breve. Non mi sembra che, De Gasperi a parte, i nostri governi abbiano mai brillato per l’impegno europeista.
La Germania è il paese più “pesante” dal punto di vista economico e si sente. Prima della UE e dell’Euro la politica italiana era comunque influenzata da quelle americane e tedesche perché erano le potenze globali (economica, politica e militare) e locali (soprattutto economica, in parte politica) già all’epoca. Adesso con l’unione il peso si fa sentire comunque, non di più. Sulla permanenza di problemi nell’area Euro si può concordare ma non sulla qualificazione di questi problemi! Soprattutto non è l’Euro il problema dell’Italia.

 

 

Grazie Mario. Ora, come diceva l’Economist qualche numero fa, speriamo la Germania decida di ridurre il suo surplus commerciale: https://www.economist.com/n…ultima modifica: 2017-08-03T17:37:59+02:00da bezzifer
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