Che sfacciati. Se ci fosse stato Luigino Congiuntivo al governo sotto l’illuminata guida del principino, il pil sarebbe già schizzato ad almeno un +250%. Ah, con reddito di cittadfinanza per tutti, s’intende.

Governo verso il rialzo del Pil per il 2017 a 1,5. Barbieri (Mef): “Terzo trimestre andrà meglio del secondo”

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E’ peggio che infilarsi una supposta con i guantoni da box vero? Ma salvo nella P.A., riuscite ad immaginarvi qualcuno che assume un nuovo impiegato o operaio, subito a tempo fisso ? Prima fa il suo bel periodo di prova. poi eventualmente si trasforma il contratto in tempo indeterminato. E’ finito il tempo in cui un lazzarone poteva starsene tranquillo e andare a lavorare solo a tempo perso. Guarda caso dopo l’eliminazione dell’art 18, la Produzione Industriale è aumentata in Italia a ritmi poco conosciuti da noi (ed anche all’estero per l’occasione)  siete più comici di quelli davanti al quale si inginocchiano per succhiare nettare dalla sua fontanella.
Invitate la gente a meditare ma sie voi i primi che non sapete cos’è e come funziona il JOB ACT. Gli attribuite poteri che non ha e vi aspettate cose che non dipendono da lui.
Vi inviterei, ben sapendo che il mio invito cadrà nel vuoto, a studiare un po’ di più la legge in oggetto, scoprirete ad esempio che non dipende da lei se gli imprenditori decidano o meno di assumere con questo o con quel contratto. Questa falsa aspettativa è solo fuffa messa in giro dalla propaganda grilla o di destra che sono la stessa cosa.
Il JOB ACT… va che vi do qualche spicciolo di cultura anche se con quelli come voi è inutile, ha la funzione di raggruppare ed armonizzare le procedure di assunzione e licenziamento di centinaia di tipi di contratto esistenti da prima; il JOB ACT ha, come unico incentivo alla’assunzione indeterminata, quello di rendere il contratto flessibile per i primi 3 anni… cosa insufficiente evidentemente ma questo lo sapeva anche Renzi prima che glielo diceste voi. Il JOB ACT mette fine al totem dei sinistri di sinistra che si chiamava Art.18, ovvero il più colossale imbroglio ai danni dei lavoratori esistente… lo so per esperienza diretta. Il JOB ACT insomma fa fuori tonnellate di profili contrattuali per definirne solo alcuni.. e scusa se è poco. Il JOB ACT infine estende le tutele di fine contratto quale il MASPI anche ai lavoratori a tempo determinato, prima esclusi da qualsiasi tutela post-licenziamento.Ecco…. prima di invitare gli altri a riflettere sulle falsità che scrivete… magari involontarie visto che non sapete una mazza di niente, studiate che è meglio.

E Sarebbe ora che sti giornalisti aggiornassero un tantino la loro visione del mondo. Il lavoro a tempo indeterminato esiste ovunque ma ovunque il datore di lavoro può licenziare quando gli pare e piace. Norme un tantino… ma neanche tanto però, più restrittive, in caso di licenziamento, le abbiamo solo in Francia ed in parte in Germania, per il resto il lavoro per chiunque, compresi i dipendenti pubblici, termina quando il datore di lavoro dice che termina.
In Italia, per effetto della deregoulation del mercato del lavoro iniziata nei primi anni 90 e portata al massimo grado di destrutturazione prima del JOB ACT, il lavoro era divenuto solo e sottolineo solo a termpo determinato, con % irrisorie di tempi indeterminati. Il JOB ACT non ha liberalizzato niente più di quanto non lo fosse ma ha semplicemente dato una regola ai centomila tipi di contratto di lavoro precedenti.
Ogni volta che c’è qualche dato positivo, il solito giornalista da 4 soldi va ripescare il JOB ACT per dire che tanto non funziona perché ci sono pochi contratti a tempo indeterminato… come se l’uno fosse conseguente all’altro.
Questo per far presa sulla massa ignorante e disinformare sistematicamente.
Il JOB ACT non ha e non può avere effetti sulla distribuzione dei tipi di contratto perché il suo scopo è quello di regolare e non di orientare. Per avere dati diversi servirebbe che il governo modificasse i costi dei contributi secondo il tipo di contratto ma anche qui si aprirebbero frane poiché chi lavorerebbe a tempo indeterminato godrebbe di contribuzioni inferiori. Questa è una materia complicata e secondo me il problema potrebbe essere risolto abolendo i contratti a tempo determinato e liberalizzando un po’ di più l’unico tipo rimanente. A questo punto non si parlerebbe più di determinato o indeterminato ma semplicemente di contratto di lavoro come in quasi tutti gli altri paesi dell’occidente.
Questa suddivisione surrettizia è roba tutta italiana e come vediamo viene usata scientificamente per intorbidare, a scopo propagandistico come fa sempre questo giornale, i dati quando sono positivi.Come in Svizzera, tempo indeterminato con disdetta a 30 giorni fine mese, da ambo le parti. A che serve il tempo determinato?

Ma prima del jobs act cosa c’era? l’art.18 valeva solo per i sindacalisti…la realta era fatta di lavoro interinale..e collaborazioni a progetto,abolite dal jobs act con decorrenza 1-1-2016….cosa è cambiato col jobs act? che ora ti devono assumere con un contratto di lavoro…anche a termine…cosa cambia..hai i contributi su quanto incassi, prima con le collaborazioni su cento di retribuzione 90 erano rimborsi e 10 compensi..niente contributi… niente XIII, niente XIV, niente TFR, niente ferie e niente malattia ora tutte queste cose le hai! maledetto jobs act…quanto me costi!!!! esattamente come succede nel 99,999999999999% di tutti gli stati di questo mondo. Il concetto di precario è una cosa solo italiana… all’estero tutti sono precari e salvo differenti normative in caso di licenziamento discriminatorio, in tutti gli stati del mondo si può licenziare e praticamente in nessuno è applicato il reintegro in luogo di un compenso economico. Il JOB ACT non fa altro che allineare la normativa italiana alla media degli paesi. In realtà il concetto di lavoro precario o stabile è surrettizio e non corrisponde ad un reale status visto che comunque il datore di lavoro in un modo o nell’altro può licenziarti se non ha più bisogno di te.

Che sfacciati. Se ci fosse stato Luigino Congiuntivo al governo sotto l’illuminata guida del principino, il pil sarebbe già schizzato ad almeno un +250%. Ah, con reddito di cittadfinanza per tutti, s’intende.ultima modifica: 2017-09-12T17:58:06+02:00da bezzifer
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