Gli austriaci farebbero bene forse a non dimenticare che l’imbianchino era nato in Austria ed essere quindi più prudenti quando votano persone con poche idee ( gli immigrati il male di tutto) e confuse.

Elezioni in Austria: trionfa Sebastian Kurz, golden boy dei conservatori.

Secondi i socialisti, ma i populisti volano e puntano al governo. Secondo gli analisti, all’estrema destra il ruolo di kingmaker della politica.

E’ proprio strano il cosiddetto Popolo. Considera “nuovo” e quindi in grado di fare il cambiamento il Ministro degli Esteri del governo uscente ed il cui partito ha governato negli ultimi 30 anni. Per questo sono pericolosi i “populisti” che senza un programma “reale” seminano paura di tutto ed il Popolo ci casca. Poi nel tempo i disastri. Ammesso che dica cose “giuste” (e non lo nego) ma lui ed il suo governo non hanno responsabilità? Basta lavarsi la faccia e mettersi il rossetto per avere una nuova verginità? Ho solo detto che NON credo a queste persone improvvisamente ripulite e “diverse”. Non credo abbiano un “reale” piano di cambiamento. Non hanno soluzioni a problemi “veri”.

Troppo giovane. A 30 anni non si può essere sufficientemente esperti e maturi per guidare una nazione. Il mondo sembra impazzito…. e questo a prescindere dal suo orientamento politico. La vittoria di un leader di 31 anni e secondo me non può avere la maturità necessaria per governare.Giovani va bene ma così si esagera. Il rischio reale è che un personaggio “inesperto” rischia di essere facilmente una marionetta nelle mani di altri oppure uno sconsiderato tipo lo scemo di guerra dittatore della Corea del Nord. Se poi dimostrerà di essere uno statista maturo (non nel senso di vecchio) tanto meglio ma già le sue dichiarazioni di intenti in campagna elettorale non fanno presagire nulla di buono.

Non parlavo di politica italiana ma di politica austriaca, ovvero del fatto che un poco più che ragazzo si metterà a guidare uno stato con il quale stiamo avendo già un po’ di problemi da qualche tempo a causa della frontiera del Brennero e che, avendo già espresso idee fascistoidi, per governare forse, se non rinsavisce, dovrà allearsi con l’ultra-destra nazionalista. Avete capito oppure devo rispiegarvelo?
Ah ecco… forse capisco… non è per caso ciò che ho scritto sopra vi ha fatto scattare un pensiero amorevole per Giggino l’analfabeta e voi avete sentito il bisogno di correre in sua difesa? Tranquilli…. Giggino è un giovane pupazzo telecomandato da Milano/Genova e tale resterà anche a 50 anni… su di lui non mi pongo neanche il problema dell’età. Inseguire i populisti paga, tutti i presunti esperti a dire che copiare i loro messaggi e temi era controproducente, che gli elettori avrebbero preferito l’originale, e invece ci voleva un ragazzo di 31 anni per smentire tutti. C’è da chiedersi quali saranno le conseguenze per le politiche nel resto d’Europa, dal nostro ius soli ai bavaresi della CSU…

Chiudono il Brennero tagliandoci i collegamenti con il Nord Europa? Brrr che paura… Dai che è la volta buona che ci prendiamo anche il Nord Tirolo… Comunque non ci sarà bisogno di arrivare a tanto: Zia Angela rimetterà presto in riga il golden boy, facendogli capire che al mondo conta di più la Volkswagen dell’Austria…

Enfant prodige? Kurz e’ il prodotto di sintesi della “migliore crisi” della politica tradizionale. E’ la dimostrazione tangibile di cosa puo’ produrre un apparato di partito, “tradizionale”, di massa, a base ancora popolare come la Övp, quando la sua classe dirigente e i suoi metodi di selezione non sono piu’ in grado di fronteggiare i problemi del presente e abdicano i loro ruoli guida alle spinte irrazionali: un “piacione” qualunque, senza arte ne parte, riempiendosi la bocca di slogan esemplificati, puo’ scalarne prima la struttura e poi egemonizzarne la proposta politica.
I conservatori austriaci (la Övp non e’ un partito di destra!), al pari dei loro cugini bavaresi della CSU, hanno parlato la “lingua della paura” per evitare che la parlasse meglio qualcun altro ma a differenza dei loro cugini non erano vincolati a patti con la CDU. Chi parla la “paura” adesso, in Europa, vince.
La sinistra?
La sinistra, giustamente, rifiuta questa dialettica ma stupidamente rifiuta anche qualsiasi approccio organizzato e sensato ai temi che la paura la generano.
Vogliamo “zittire” Minniti? Tutti dietro ai sottili distinguo di Saviano e di Manconi?
E allora fiato alle trombe delle destre e si dia il benvenuto all’Apocalisse!

Gli austriaci farebbero bene forse a non dimenticare che l’imbianchino era nato in Austria ed essere quindi più prudenti quando votano persone con poche idee ( gli immigrati il male di tutto) e confuse.ultima modifica: 2017-10-16T10:43:38+02:00da bezzifer
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