LA STORIA DEL PD DI QUESTI 6-7 ANNI.

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A livello di candidature locali nell Pd ci sono buone personalità, persone capaci assieme a personaggi in voltabili, stessa cosa con percentuali variabili in altri partiti, nei 5s esistono i cittadini temporaneamente incensurati ma che mai hanno fatto politica, dunque incapaci. Partiti con buone classe dirigenti non ne abbiamo
Il potere dei potentati locali nello scegliere le candidature in certi territori è rimasto più o meno lo stesso, I segretari hanno sempre alzato bandiera bianca.
Sul primo punto non è cambiato niente nel pd, nè in peggio nè in meglio. .
Che la rottamazione sia fallita dipende dal peccato di origine: non si doveva andare al governo, e si doveva chiedere di rivotare dichiarandosi indisponibili a sostenere ancora Letta quando i lettiani non lo volevano più e chiedevano che fosse per forza di cose Renzi il presidente del Consiglio. SI doveva fare questo anche andando allo scontro con Napolitano
Dopo di che ci si presentava con un Parlamento nuovo e, sulla base dei sondaggi, con numeri molto diversi, La possibilità di fare un governo monocolore c’era, e Renzi ha pagato abbastanza anche perché non ha avuto il coraggio di rifiutare di fare il premier.
Una volta andato al governo Renzi non si è potuto più occupare che di governar (e lo ha fatto molto bene, e coraggiosamente sui temi economici ) e non del partito. Questo perché certi potentati locali da rottamare avevano rappresentanza in Parlamento..
-Quelllo che non si è capito (e in questo errore incappa anche Prodi ) è che Renzi ha vinto due volte la segreteria con percentuali enormi. L’ha vinta per le proposte politiche e anche, se si vuole, per la sua psicologia e il suo “carattere” . Per il fatto di pretendere che le cose vadano avanti piuttosto che bloccate da veti strumentali
Il che non vuol dire che la sinistra abbia non un problema e che Renzi sia la soluzione. La sinistra ha un problema in tutte europa, questo problema si chiama populismo, la sinistra ovunque perde., Bersani fa finta però che senza Renzi tale problema sia risolto e che la “mucca in corridoio” non ci sia più. se Renzi non c’è .Il fatto che sappiano solo dire: non va bene Renzi in quanto potrebbe risultare non vincente è allucinante.. Le primarie dicono che Renzi è la persona considerata più adatta, dire che così perché i populisti spopolano non ha senso, significa esser antidemocratici.

Più che parlare della psicologia di Renzi bisognerebbe riflettere su una cosa.
Cosa era il Pd prima di Renzi ?
Il Pd era una “cosa” che predicava in tutte le sedi di essere un partito a vocazione maggioritaria.
Ed era un partito in cui si diceva che avesse qualche valore cosa diceva il segretario.
Se si vanno a prendere i discorsi di Bersani, ecco che si vede che dice giustamente che se i renziani perdono il programma politico è il suo.Ma giustamente!
Si può dire di non essere abbastanza d’accordo , e quando il disaccordo è totale è anche ammesso il voto contrario in democrazia. Quello che non è ammissibile è la lamentela continua che in sostanzia nel dire che la tua posizione (minoritaria) è democratica, quella del tuo segretario NO. Mai Renzi ha messo in discussione che ogni segretario che c’è stato sia stato in quel momento la scelta più adatta a guidare il partito, la sfida era per il dopo.e sulle idee . Non si è detto che l’altro non fosse legittimato a avere le proprie e , essendo quella la posizione maggioritaria, a farla valere.
Dopo aver perso le primarie Renzi, buono buono è andato a fare campagna elettorarle per Bersani e non ha preteso che alcun punto politico del suo programma fosse messo in quello di Bersani. Non ha detto: siccome le mie idee hanno preso il 40% di voti devi metterle al 40% nel programma. Ma nemmeno al 5%, Non ha minacciato scissioni magari per pretendere posti per i suoi o per sè.

Bersani in celebri discorsi dirà che essendo segretario lui non è che si possa fare come si crede, bisogna decidere se il Pd, che poi lui chiamava la Ditta è “soggetto politico” o “spazio politico”, In uno “spazio politico” ognuno fa come crede. In un soggetto politico no . Il pd è soggetto politico. E cosa dicono le regole dello statuto ?
Che quando si partecipa alle primarie si accetta di sostenere il candidato vincente.
Non solo Bersani pretendeva il rispetto per la posizione del segretario, ma durante il governo Letta si pretendeva che si votasse tutti in una determinata maniera, e chi non lo faceva era irresponsabile, per esempio su Cancelleri, Per esempio sul Mattarellum . . I renziani e Civati per senso di responsabilità votarono di no al Mattarellum in quanto si disse che il SI era un attacco a Letta, avendo Letta detto nel discorso della fiducia che andava benissimo fare al più presto possibile una legge elettorale di “salvaguardia” per superare il Porcellum e che il Mattarellum andava benissimo
Dunque che prima ci fosse ascolto delle posizioni dissimili e che con Renzi questa cosa qui non c’è non è semplicemente vero.
Piuttosto è vero che  con Bersani e Epifani il segretario aveva un piglio più autoritario e che per il bene del partito gli altri si sottomettevano quasi sempre. Su Marini, presidente gradito a Berlusconi no, i renziani hanno spinto per Prodi e lì la scelta non è imponibile, ma su quasi tutto c’era un senso di responsabilità.

Ora qual è stato il peccato originale di Renzi ? Quello di dire che il Pd è un partito a vocazione maggioritaria.in cui chi perde dà una mano al vincitore.
Con Renzi segretario è cambiata incredibilmente questa cosa qui

– Nessuno  ha ritenuto corretta la legittimità di quel voto.
-Nessuno ha ritenuto corretto sacrificare una mezza idea per aderire a un vincolo di partito
– Quello che si è diffuso è la tesi opposta. Se la minoranza fa i capricci ha sempre ragione lei , il segretario che non ascolta (cioè che non si sottomette) alle cose dette dalla minoranza è antidemocratico..E se la minoranza vuole il premio di lista quando c’è quello di coalizione, e viceversa ?

Renzi non ha deciso niente che non abbia discusso,, ogni cosa è stata votata in direzione (e le direzioni erano in streaming) e si votava. .
Il PD di Bersani prima delle elezioni dice che fosse corretta la Bozza Violante. Trsformare il Senato in Camera delle Autonomie, Si applaude ai saggi di Napolitano che dicono cose ovvie., i partiti ci provano da quando è nata la Costituzione.
Cosa succede dopo ?
Renzi chiede la fiducia dicendo che quelllo sarò l’ultimo parlamento con un Senato che dà la fiducia. :

Tutti cambiano idea, E i motivi non sono nobili, Sono strumentali !
Praticamente si è ritenuto conveniente non solo chiedere a Renzi di fare il presidente del Consiglio ben sapendo quale fosse la legge elettorale e le riforme, ma anche iniziare il gorno dopo la campagna elettorale per mandarlo a casa .La sinistra si mette a dire cose incredibili, che quella cosa è solo un capriccio di Renzi Boschi o verdini, e Berlusconi , e non una storica battaglia della sinistra, e si dimentica anche come è iniziata la legislatura . Con Bersani e Berlusconi che applaudivano assieme Napolitano dicendo che non si potesse perdere quella occasione.

Improvvisamente quelllo che dice Renzi è il male assoluto perché c’è l’appoggio di B. E allora perché si è fatto un governo con lui ?

Poi non ci si può stupire se Renzi “divide” e se il Pd perde valanghe di voti. Su certe cose c’erano distanze, ma anche sulle cose comuni su cui ci si era detti d’accordo (il superamento delle politiche di austerità ad esempio ) hanno detto il contrario quando Renzi diceva le cose che dicevano loro, e che erano nel programma del Pd.
La riforma del Senato è nelle politiche di Berlusconi ? Renzi non fa cose di sinistra ? Renzi è troppo autoritario e non ascolta? Il PD è morto per colpa sua ? Renzi non aiuta a far perdere voti ai 5s? dunque è meglio che il leader sia D’Alema? Si è detto di tutto è di più
Assumendo che fossero sensate le posizioni di chi protestava (e i motivi sono sempre stati imputati alla “psicologia” di Renzi più che al merito ) si doveva far cadere il governo e chiedere ,elezioni anticipate anche per la segreteria, oppure far cadere il governo e andarsene dal Pd. .
Ma prima!

E Renzi ha sbagliato essendo stato troppo paziente, doveva capire che aveva tutti in special modo il suo partito contro, prenderne atto ,
Il punto è che se tu dici una cosa che è contraria a quanto dicevi prima unicamente contro il tuo segretario , a fare l’antidemocratico sei tu, non lui. Anche la persona più paziente poi perde la pazienza. Se l’interesse è fare più male possibile alla sinistra per poi andartene dasolo quando ci sono le condizioni , non c’è atteggiamento che tenga che possa evitare scissioni, ed è sallutare che queste avvengano prima, non che si portino dietro il 40%
Renzi avrebbe dovuto ribadire le cose dette da Bersani tempo fa e provocare la scissione,
Il pd è “soggetto politico”, non “spazio politico”.
Rispetto per le posizioni di chi ha vinto. Doveva evidenziare ogni contraddizione citando i loro discorsi in cui avevano detto il contrario fino a poco tempo fa.
Renderli ridicoli…
Rispondere a offese. Renzi è stato il leader più insultato, alle offese si risponde ,
Doveva azare i toni prima e fare in modo che chi voleva solo il danno della sinistra andasse via prima, ed era meglio che cadesse quel governo, che si andasse al voto sottoponendo il suo programma agli italiani.
Io qui dissento totalmente, se Bersani e D’Alema si comportano irresponsabilmente e contro il PD facendo campagna permanente a favore della destra, è bene che la scissione ci sia stata,altro che.
Non è questione di carattere autoritario . Gentiloni non è Renzi, ha altro carattere. All’inizio ha detto che avrebbe lasciato fare al Parlamento . SI arriva a proposte bocciate dai propri proponenti coi voti segreti., quando il pd per arrivare a uno straccio di legge elettorale tenendo fede quanto promesso a Matttarella si adegua a Grillo e Berlusconi, L’accordo salta. , e prima di questo e non volere il mattarelllum sono quelli che sono in piazza contro l’Inciuciellum
A seguito di un accordo che è l’ultima occasione per fare la legge si dice che non si rinuncia ai voti segreti. Cosa si vuole ? Il danno del paese per prendere l’1% in più? Ecco che Gentiloni perde la pazienza. Giustamente!
I parlamentari non sono lì per fare teatrini ma per accordarsi e fare compromessi su cose che interessano tutti.
Cambiare idea a seconda del momento per ragioni di convenienza interna non è igienico, è sporco.
Accordarsi a seconda dei numeri che si hanno e fare il possibile è nobile.

LA STORIA DEL PD DI QUESTI 6-7 ANNI.ultima modifica: 2017-10-16T16:48:51+02:00da bezzifer
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