COMUNQUE CARA SETTA ROSICONA E STATO:Un incontro in agenda da tempo, richiesto dal segretario Pd Matteo Renzi.

Matteo Renzi un’ora a colloquio con Emmanuel Macron all’Eliseo: “Insieme contro i populismi, da Le Pen a Salvini. Preoccupati per Angela.Visita in forma privata a Parigi, presenti anche Sandro Gozi e Giuliano Da Empoli: “È andato molto bene”

Il segretario del Pd Matteo Renzi e il presidente francese Emmanuel Macron ANSA/UFFICIO STAMPA PD © Ansa

Un’ora di colloquio fra il segretario del Pd Matteo Renzi e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. All’Eliseo erano presenti anche il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi e il consigliere internazionale dell’ex premier, Giuliano da Empoli. Uscendo dal palazzo presidenziale di Parigi, il segretario del Pd ha risposto dall’auto ai giornalisti, dicendo che l’incontro è andato “molto bene”.Fonti all’Ansa rivelano che Renzi e Macron si sono detti d’accordo sull’esigenza di “lottare contro il populismo, il lepenismo e i suoi alleati, anche italiani, come Salvini”. Il rapporto fra Macron e Renzi, aggiungono le fonti “si è confermato forte e consolidato”.Il tema di “rifondare l’Ue partendo dall’Europa della cultura e dalla riforma delle zona euro” è stato centrale nel confronto fra i due leader, che si sono detti d’accordo “per un’Europa più democratica anche con la possibilità di presentare liste transnazionali alle elezioni europee”.Durante il colloquio, Renzi e Macron hanno espresso “preoccupazione per l’incertezza della situazione in Germania”.

E io rosiconi senza cervello danno aria alla bocca e dicono:Perché un articolo su una visita privata, di nessun interesse visto che il burattino fiorentino è privo di ruoli istituzionali?

Meglio parlare degli incontri americani del ripetente Di Maio:Topolino e Minnie prima,poi Clarabella e Orazio.Per finire bene la scampagnata poi l’ultimo giorno gita a Springfield e pranzo a casa Simpson! Quelle si che sono notizie!

Vedo che comincia a sgretolarsi il principio dell’uno vale uno. Ora Di Maio vale più di Renzi perché parlamentare (una volta si sarebbe detto portavoce), vicepresidente della Camera e proclamato, praticamente in solitaria e con appena 30.000 voti dei 150.000 aventi diritto, candidato premier.
Per inciso vorrei ricordare a questi scienziati che Renzi è stato Presidente della Provincia di Firenze, Sindaco della Città di Firenze, Premier, non candidato premier, per 1.000 giorni del Governo italiano e Segretario del suo partito con circa 1.300.000 preferenze
Dall’altra parte parliamo di un burattino nelle mani di un capocomico e di una azienda privata, che ha avuta come espertienza politica una partecipazione alla elezione del suo comune dove ha preso, udite udite, solo 50 (leggasi cinquanta) preferenze e solo, udite udite, 190 (leggasi centonovanta) click grazie ai quali si è ritrovato ad essere tutto quello he oggi è e grazie alle quali cose, quantificabili come minuzie, oggi egli vale più di Renzi.
Ma fatela finita, se vi riesce, e toglietevi quel tappo che vi sta gonfiando come quel rospo nella favola di Fedro.E per  sto a vedere tutte le capriole dialettiche che avete finora fatto. Ci sto a vedere degli ex nullafacenti che aspirano al Governo del Paese. Ci sto a vedere come funziona la fabbrica delle fregnacce da dare in pasto ai grulli.
Ci sto, ma non mi diverte. Perché è un gioco pericoloso fatto da inconscienti inconsapevoli per il divertimento di un comico che vuol vedere realizzate le assurde teorie della democrazia diretta vaneggiate da un autentico folle amico suo.
Ci sto a vedere un movimento politico completamente eterodiretto da un buffone e da una azienda privata. Ci sto, ma non pensiate che io sia uno spettatore passivo. Nel mio piccolo farò quanto in mio potere per ostacolare questo tentativo di portare ad una rovina irreversibile il mio e vostro Paese.

Arroganti, presuntuosi, maleducati. Un commento farcito di sospetti e retro pensieri degni di persona settarie che per il proprio credo hanno portato il loro cervello all’ammasso. Scrivete, scrivete, così farete capire a tutti quello che avete al posto del cervello, liquame e basta.

L’alleanza Italia Francia è un pilastro fondamentale per contare in Europa e quindi cambiarla in meglio. Ovvio che Lega e Grilloidi siano ostili a Renzi… loro hanno da difendere la Russia di Putin.

COMUNQUE CARA SETTA ROSICONA E STATO:Un incontro in agenda da tempo, richiesto dal segretario Pd Matteo Renzi. «Il presidente lo incontra in quanto candidato alle prossime elezioni, come già fatto anche in altre occasioni, ad esempio con Martin Schulz», fanno sapere dall’entourage di Emmanuel Macron. Il faccia a faccia tra i due è avvenuto stamane, un appuntamento privato all’Eliseo durato circa un’ora e commentato dal leader Pd con un gran sorriso dall’auto: «È andata molto bene».

Nella sede della presidenza francese blindata come ormai d’abitudine in una Parigi provata da numerosi attentati, Renzi si presenta pochi minuti prima delle 10, accompagnato dal sottosegretario Sandro Gozi e dal consigliere Giuliano Da Empoli. Sul tavolo, alcuni temi che interessano entrambi, l’ex premier italiano e l’attuale presidente francese che, quasi coetanei, si conoscono da quando uno stava a Palazzo Chigi e l’altro nella squadra di Hollande. A cominciare dall’Europa, da rifondare forse, da cambiare comunque in molti aspetti, ma da non abbandonare, conviene Renzi con il capo di Stato la cui elezione è avvenuta sulle note dell’Inno alla gioia, l’inno europeo. Dall’elezione diretta del presidente della Commissione alle liste transnazionali per creare partiti politici europei eletti dai cittadini, ci sono alcune proposte dell’uno e dell’altro leader su cui è possibile trovare una convergenza, in un momento delicato e importante per rilanciare l’Unione. 

E poi il contrasto a populismi e estremismi: a pochi mesi dalle elezioni politiche, convinto come ripete che «il Pd sia l’unico argine ai populismi», Renzi ne parla con chi, in Francia, è riuscito a fermare l’onda lepenista arrivata stavolta alle porte dell’Eliseo.  

Si è trattato di un incontro politico e non istituzionale, per cui i temi erano liberi, con una scaletta molto meno «ingessata» di quando si tratta di incontri tra capi di governo: chissà se, con il presidente transalpino, Renzi si è confidato anche sui travagli interni della sinistra italiana e la fatica di costruire una coalizione di centrosinistra. E chissà se Macron può capire: lui che, da destra a sinistra, la sua discesa in campo l’ha fatta travolgendo tutto. 

COMUNQUE CARA SETTA ROSICONA E STATO:Un incontro in agenda da tempo, richiesto dal segretario Pd Matteo Renzi.ultima modifica: 2017-11-21T16:45:38+01:00da bezzifer
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