Che idiozia parlare di “larghe intese” quando due parlamentari europee, indipendentemente dal loro colore politico, cercano di fare gli interessi del proprio Paese. Il titolista di HP dovrebbe cambiare mestiere (come tanti “giornalisti” del resto).

Larghe intese tra Pd e Forza Italia in Europa per riprendersi l’Agenzia del farmaco.La dem Toia e la forzista Gardini presentano un’interrogazione alla Commissione europea e al Consiglio: “Ritardi ad Amsterdam”

SERVE:Riconsiderare l’assegnazione dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), alla luce dei ritardi di Amsterdam. È quanto chiedono congiuntamente in un’interrogazione alla Commissione europea e al Consiglio, Patrizia Toia, capo delegazione del Pd al Parlamento europeo e Elisabetta Gardini, capo delegazione di Forza Italia. Nel testo depositato dalle due eurodeputate si legge tra l’altro che “articoli di stampa evidenziano la mancata disponibilità di una sede, seppure provvisoria, dell’Agenzia europea del farmaco ad Amsterdam entro marzo 2019”. A causa di tali ritardi, che secondo Toia e Gardini danneggiano il diritto alla salute dei cittadini, non rispettando il principio della continuità e arrecando costi aggiuntivi al bilancio Ue, le due eurodeputate chiedono alla Commissione e al Consiglio se “ritengano ancora valida la valutazione tecnica fornita prima dell’assegnazione e se non considerino il mancato rispetto degli impegni presi ragione per riaprire la procedura”.

Ema, lavori in ritardo ad Amsterda e Milano torna a sperare: “Il Pirellone c’è”

Forse la parola fine non è ancora scritta. Milano torna alla carica per ottenere la sede dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco che la città meneghina si è vista scippare lo scorso 20 novembre da Amsterdam, che aveva avuto la meglio al lancio della monetina dopo che le votazioni erano finite in parità assoluta.

A riaccendere le speranze, nella giornata di martedì, ci hanno pensato Patrizia Toia, capo delegazione del Pd al Parlamento europeo, e Elisabetta Gardini, capo delegazione di Forza Italia. Le due eurodeputate hanno infatti presentato un’interrogazione congiunta alla Commissione europea e al Consiglio per chiedere di riconsiderare la scelta di assegnare alla capitale olandese la nuova sede dell’Ema. Amsterdam, infatti, non ha ancora uffici pronti ad accogliere i membri dello staff e – questo il punto fondamentale – sembra che i lavori nella zona di Zuidas, dove dovrebbe sorgere l’agenzia europea del farmaco, siano in forte ritardo.

Nella loro interrogazione, Toia e Gardini hanno evidenziato proprio la “mancata disponibilità di una sede, seppure provvisoria, dell’Agenzia europea del farmaco ad Amsterdam entro marzo 2019”, sottolineando come i ritardi “danneggiano il diritto alla salute dei cittadini, non rispettando il principio della continuità e arrecando costi aggiuntivi al bilancio Ue”. Quindi, la richiesta formale ai due organi per capire se “ritengano ancora valida la valutazione tecnica fornita prima dell’assegnazione e se non considerino il mancato rispetto degli impegni presi ragione per riaprire la procedura”. 

Un po’ tirata per i capelli e probabilmente non funzionerà comunque apprezzabile il tentativo.È i peppinielli assieme ai tamarri verdi che fanno? Un kazzo tutto il giorno, sparano minkiate populiste da peracottari, incassano stipendi e privilegi faraonici. E ci sono pirla che li votano.

Che idiozia parlare di “larghe intese” quando due parlamentari europee, indipendentemente dal loro colore politico, cercano di fare gli interessi del proprio Paese. Il titolista di HP dovrebbe cambiare mestiere (come tanti “giornalisti” del resto).ultima modifica: 2017-12-13T11:44:23+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share