E pensare che sarebbe bastato un referendum per spazzare via i senatori parassiti

La “proposta Richetti” sui vitalizi non sarà approvata

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Era stata votata dalla Camera a luglio e serviva a tagliare i vitalizi dei politici in pensione: il Senato però è riuscito a bloccarla.È fallito l’ultimo tentativo di far approvare entro la fine della legislatura la cosiddetta “proposta Richetti“, una legge che avrebbe portato al taglio dei vitalizi dei politici che si trovano in pensione. Matteo Richetti, deputato del PD e autore della proposta, ha tentato di far inserire la sua legge all’interno della manovra finanziaria. La sua richiesta, però, ieri è stata dichiarata inammissibile. La “proposta Richetti” era stata approvata alla Camera lo scorso luglio e ora è ferma al Senato. L’unico modo di approvarla definitivamente adesso è che venga messa ai voti e approvata regolarmente, senza utilizzare la scorciatoia di un suo inserimento nella manovra. Al momento, però, della proposta non c’è traccia all’interno dell’ultimo calendario dei lavori del Senato, quello che arriva fino al termine dell’attuale legislatura.

Ma il problema non è la partita di serie A, è che l’Italia è un paese fondato su caste e diritti acquisiti e a parole gli italiani sono tutti d’accordo nel fare tabula rasa, però solo fintanto che sono interessati solo 3000 politici o giù di lì.Quando invece tocca perdere i propri diritti acquisiti… Meh, forse siamo stati avventati… Meglio la partita di calcio.E allora chi stabilisce quali caste debbano essere smantellate? Lasciamo che sia un comico fallito a decidere? Politici e notai via: ricchi bastardi nullafacenti.Tassinari? Noooo, bravi ragazzi col duce sul cruscotto.Questa non è rivoluzione, è classismo.

L’ altra faccia della medaglia mi da l’impressione è che siano tutti bravissimi a trovare cavilli di possibile incostituzionalità quando di mezzo va il loro portafogli. Ed è anche un problema di miopia politica in questo caso: approvarla (e correre il rischio di farsela rimbalzare dalla Corte Costituzionale, cosa che sarebbe avvenuta inevitabilmente dopo le elezioni) avrebbe voluto dire privare gli stellotti di una potentissima arma di distrazione di massa (*).Non mi stupisce che ci siano di mezzo persone “vicine ai fuoriusciti”, dato che tradizionalmente il primo punto programmatico dei partiti di centro-sinistra è “far perdere gli altri partiti di centro-sinistra, costi quel che costi (a noi ed al Paese)”.Non credo neppure che sarebbe stato così catastrofico il “precedente” della retroattività di un passaggio dal retributivo al contributivo: se i sindacati hanno dimostrato qualcosa, è che sono efficacissimi nella protezione della maggioranza dei loro iscritti, i pensionati. (*) Non che a qualcuno importi seriamente di quanti soldi i parlamentari passati, presenti e futuri prendono (come a nessuno importava seriamente dei finanziamenti pubblici ai partiti, che è un problema serio solo quando il finanziamento è russo o privato): queste sono questioni che vengono fuori in tempi di vuoto politico, quando non ci sono proposte utili o meritevoli e l’impressione (?) è che i rappresentanti siano solo buoni a scaldare la sedi.E quando c’è gente che da l’impressione di scaldare la sedia, il miglior modo per attaccarla è dire quanto guadagna per il “nulla” che sta facendo. Dalla pagina tre del manuale del perfetto populista: è facile turlupinare le persone arrabbiate, ed un modo sicuro per farle arrabbiare è parlare loro di altre persone ben pagate per nulla (di evidente). La pagina continua con un how-to sulla creazione del nemico e della paura per consolidare il proprio consenso. E poi ha una foto di Grillo e Casaleggio con un mazzo di rubbli in una mano e nell’altra i fili delle marionette con cui controllano Di Maio.

IO Mi trovo d’accordo con tutti i punti della PROPOSTA GIACHETTI e faccio qualche nota o esempio: – L’avvocato che lascia il lavoro per essere eletto e soddisfare, con l’elezione, i propri interessi, non ha certo “bisogno” del vitalizio, perché “speculerà” sulla carica ottenuta.Perciò, a questo ipotetico avvocato “birichino” l’abolizione del vitalizio non fa né caldo né freddo; mentre fa sicuramente danni all’avvocato “angioletto”, che vorrebbe fare qualcosa per il futuro dei suoi figli, ma è trattenuto, perché nel frattempo i suoi figli li deve pure “sfamare”.- Non so se, finora, l’azione legislativa contro gli interessi economici fosse “facile” (però mi pare che, fino agli anni ’90, politica e poteri economici non fossero così distanti, come potere effettivo); so, però, che, senza vitalizi, sarà (per me, certamente) più difficile.- Garanzia di indipendenza: non è il vitalizio a “rendere” indipendente il parlamentare, ma il vitalizio può aiutare il parlamentare (che lo vuole) a rimanere tale.Senza vitalizio, la situazione mi pare peggiori sicuramente.- Sul reclutamento, mi pare che il vitalizio possa pure rappresentare un fattore che favorisca l’entrata di facce nuove, proprio perché rende più “leggero” (almeno economicamente) l’impatto dell’impegno richiesto all’eletto. La politica come “professione” non la vedo affatto come una cosa negativa di per sé: se un politico è bravo e lavora bene per l’interesse degli elettori, mi pare il minimo che guadagni bene (al pari di ogni altro dirigente di alto livello) e che possa vivere della sua professione. Che facciamo, deponiamo Churchill perché ha fatto tre mandati? Mi pare la solita menata ultra-demagogica. Mi trovo d’accordo con tutti i punti PROPOSTA GIACHETTI, purtroppo ciò che avviene nella pratica smentisce l’ottima teoria di come dovrebbe funzionare:
– garanzia di indipendenza: realmente si è indipendenti una volta eletti? o “si fa squadra”?
– l’azione legislativa fino ad ora era facile da svolgere contro gli interessi economici?
– risarcimento dell’ottimo posto di lavoro lasciato: tipo gli avvocati che non esercitano durante il mandato? o lasciano ciò per cui son stati eletti per gli interessi personali?
– reclutamento: è alla portata di tutti, quindi, e non di chi è in politica da sempre (con quasi tutte le ultime leggi elettorali)?

La teoria è bellissima, potrebbe funzionare, è stata pensata da grandi legislatori, ma aggirata in tanti modi da chi, volta per volta, ha principalmente messo il proprio interesse davanti a quello del paese. Questo ha generato la sfiducia che ha creato il populismo e quindi chiede risposte anche tipo questa; il risparmio potrà anche essere risibile, ma visti i risultati (non sempre catastrofici, ma comunque non encomiabili) non me la sentirei di togliere anche al resto dei godenti vitalizi per dare equità ai parlamentari. D’altronde gli altri, probabilmente, il loro lavoro l’hanno svolto bene.

E pensare che sarebbe bastato un referendum per spazzare via i senatori parassitiultima modifica: 2017-12-13T10:11:45+01:00da bezzifer
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