Mi sembra una bellissima notizia, è ora che l’Europa esca dalla fase di stallo in cui è stata per anni, anche e soprattutto per colpa del Regno Unito, che ha sempre posto il veto su ogni passo avanti. Ora che si sono tolti dalle scatole possiamo finalmente proseguire il processo di integrazione, fino ad arrivare agli Stati Uniti d’Europa.

L’asse franco-tedesco e il ruolo dell’Italia in Europa.

Francia e Germania hanno festeggiato solennemente il cinquantacinquesimo anniversario del Trattato dell’Eliseo. Dopo una fase politica complicata, in cui soprattutto alla Francia è mancata la forza politica ed economica per stare dietro alla Germania dell’era Merkel, ora, dopo l’elezione di Emmanuel Macron, tra Parigi e Berlino è tornata l’intesa di un tempo. Il governo tedesco, spesso a disagio nel ruolo di guida dell’Unione Europea, oggi può contare su un alleato fondamentale per contrastare i governi neo-sovranisti dell’Europa dell’Est, le stravaganze politiche di Trump e il ritorno dell’euroscetticismo in Europa.

Il nuovo protagonismo politico di Francia, Germania e Italia è una necessaria conseguenza della crisi politica degli ultimi anni e rappresenta il principale argine al neo-sovranismo europeo, ma è anche parte integrante del percorso politico inaugurato dalla dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017 in occasione dei sessant’anni anni dei Trattati di Roma in cui venne rilanciata l’Europa a più velocità (“Restare uniti è la migliore opportunità che abbiamo… Agiremo congiuntamente, a ritmi e con intensità diversi… ma sempre procedendo nella stessa direzione”) e ridata centralità al nucleo originario dell’Ue dei tre principali Paesi (Francia, Germania e Italia).

Nel 2015, in un’intervista alla rivista il Mulino, l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer sottolineava come nell’asse franco-tedesco l’Italia avesse un essenziale ruolo di mediazione e di equilibrio. Un ruolo che l’Italia, negli ultimi anni, a causa di un insolito e crescente euroscetticismo della sua classe politica, aveva perso.

Alla luce del progetto di un Trattato del Quirinale tra Italia e Francia e dei lavori su una riforma dell’eurozona in corso tra Parigi e Berlino, anche l’Italia può ora giocare un ruolo nei nuovi processi politici. È questa la sfida a cui sono chiamati il prossimo parlamento italiano e il prossimo governo nazionale dopo le elezioni del 4 marzo.

Lontani sono gli anni in cui qualche bontempone poteva addirittura fare cucu’ alla Merkel… adesso c’e’ veramente poco da ridere.E.Noi italiani, tutti, capiremo bene le cose a cominciare da una data precisa: Gennaio 2018, data in cui Mr Mario ha detto che sarà concluso il QE della BCE. Capiremo perché se metteremo l’ITALIA nelle mani di certi individui avremo danni direttamente sulla nostra pelle.Anche altri paesi UE sono ostaggio di un’opinione pubblica che erroneamente attribuisce all’Europa la fonte di tutti i propri problemi. Basti pensare che in Italia i populisti dicono che siamo “servi della Merkel” mentre in Germania dicono che “la Merkel non fa gli interessi del proprio paese”. Spero che nei prossimi anni nascano gli Stati Uniti di Europa.

Mi sembra una bellissima notizia, è ora che l’Europa esca dalla fase di stallo in cui è stata per anni, anche e soprattutto per colpa del Regno Unito, che ha sempre posto il veto su ogni passo avanti. Ora che si sono tolti dalle scatole possiamo finalmente proseguire il processo di integrazione, fino ad arrivare agli Stati Uniti d’Europa.ultima modifica: 2018-01-23T12:28:32+01:00da bezzifer
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