Renzi, forza e coraggio! Il 4 marzo sarà per il PD una vittoria sofferta, ma che mutilerà la “vanagloria” di tanti politici immeritevoli e mediocri.

Pd, spaccatura nella notte: direzione approva le liste, ma minoranza non vota.

Direzione congelata fino alle due e trenta in attesa di definire le candidature. Minoranza contesta: “Non siamo noi la causa, non siamo stati consultati”. Poi si astiene dal voto al Nazareno. Renzi: “Esperienza devastante”. I collegi: Boschi a Bolzano, Lorenzin a Modena, Bonino a Roma, Padoan a Siena e Minniti a Pesaro. A Parma c’è Lucia Annibali.

Le candidature del Pd sono passate senza il voto delle minoranze. Nella lunga notte del Nazareno, le componenti che fanno capo ad Andrea Orlando e Michele Emiliano hanno accettato, dopo qualche esitazione, di entrare e partecipare alla direzione del partito, inziata alle due trenta, ma il Guardasigilli dal palco ha espresso le sue perplessità sul metodo di scelta che ha portato a condividere le scelte con le minoranze solo – ha affermato – al termine una giornata di fibrillazione ininterrotta: “Non è questione di posti, ma non siamo stati consultati: chiediamo un’ora di tempo per capire come sono stati decisi alcuni nomi”, è il senso dell’intervento di Orlando nella riunione a porte chiuse. La richiesta è stata messa ai voti e bocciata. A quel punto il ministro e il governatore pugliese hanno abbandonato la direzione insieme a Gianni Cuperlo e ai loro fedelissimi. E alla fine, quando mancavano pochi minuti alle quattro del mattino, la direzione ha approvato le liste ma senza le minoranze.

· L’ELENCO DELLE CANDIDATURE
A snocciolare la litania dei candidati e dei collegi davanti alla direzione è stato in il coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini: Maria Elena Boschi corre nel collegio uninominale di Bolzano alla Camera, Beatrice Lorenzin sarà candidata alla Camera nel collegio di Modena, Valeria Fedeli al Senato nel collegio di Pisa. Il segretario Matteo Renzi sarà candidato, come annunciato, nel collegio uninominale di Firenze al Senato e in due listini plurinominali, in Campania e Umbria. Pier Ferdinando Casini correrà nel collegio uninominale di Bologna per il Senato. In Emilia anche Lucia Annibali all’uninominale Camera a Parma, Dario Franceschini alla Camera a Ferrara, a Reggio Emilia Graziano Delrio (Camera) e a Ferrara Senato Sandra Zampa, mentre Emma Bonino è a Roma per il Senato. Paolo Gentiloni sarà candidato al collegio Roma 1 per la Camera e in due listini proporzionali nelle Marche e in Sicilia. Saranno candidati Cesare Damiano Barbara Pollastrini, che in un primo momento erano stati esclusi. A Roma 2 correrà Marianna Madia, mentre Matteo Orfini sarà a Torre Angela. Confermata la candidatura di Pier Carlo Padoan a Siena e quella di Marco Minniti a Pesaro. Correrà a Nardò invece Teresa BellanovaBenedetto Della Vedova sarà candidato al collegio di Prato alla Camera. Beppe Fioroni è in lista a Viterbo al Senato.

Spazio per Riccardo Nencini nel difficile collegio di Arezzo, Gianni Cuperlo a Sassuolo, Gianni Pittella a Potenza. È in lista anche l’ex presidente della Basilicata Vito De Filippo. Torna il costituzionalista Stefano Ceccanti mentre tra le new entry c’è il portavoce di Gentiloni (e già di Renzi), Filippo Sensi. In Campania sarà candidato Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, ma anche Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli che era finito nella bufera per aver suggerito di offrire “fritture” per la campagna elettorale per il referendum.

Tra gli esclusi, Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa ed emblema dell’accoglienza ai migranti, e Sergio Lo Giudice, già presidente nazionale dell’Arcigay. Resta fuori anche il coordinatore di Dem Andrea Martella.

 RENZI: “L’ESPERIENZA PIU’ DEVASTANTE”
Quando Matteo Renzi è salito sul palco per avviare, dopo 4 ore di rinvii, i lavori della direzione, era ormai notte fonda: “Il passaggio della composizione delle liste è sempre difficile – ha detto – La legge elettorale ha degli effetti positivi, ma la decisione delle liste è un meccanismo veramente complicato. Dopo 48 ore di lavoro o più dico che  altri sistemi elettorali permettevano scelte più semplici. Tuttavia è un lavoro che abbiamo fatto con grande responsabilità”. Ma ammette: “Questa è una delle esperienze peggiori, una delle esperienze più devastanti dal punto di vista personale. Abbiamo ricevuto dei no, alcuni mi hanno fatto male: persone – ha aggiunto – con cui abbiamo fatto anche un pezzo di strada insieme”.

E ci fossero stati quelli di Art. 1-MDP ??? Per quello se ne sono andati, per mancanza di poltrone.Del resto dalla manna del porcellum alla Camera il calo è notevole.Qualcuno doveva pur farne le spese.Vuoi mettere quanto sono più democratici a Via Gerolamo Morone, 6, Milano, sede del Proprietario del Mò Vi Mento? Lì decide tutto il padrone e chi non è d’accordo è fuori dal Mò Vi Mento per frazionismo, a norma del regolamento più bello del mondo e che nessuno deve toccare. Perche qualora non se ne fosse accorto nessuno le liste del partito di proprietà di Casaleggio le fa il proprietario e, a differenza del partito democratico chi non è d’accordo è automaticamente fuori a norma di regolamento. Nel M5S non ci sono minoranza perché sono vietate dal regolamento, non perché sono tutti d’accordo. Spero che gli esclusi del M5S che credevano che l’azienda di casaleggio fosse un partito politico confluiscano nel PD, almeno potrebbero dire la loro e avrebbero anche maggiore attenzione da parte dei giornali e degli #idiotisenzap .Ma come di consuetudine ci sono ancora tifosi che presumono di sostenere la tesi che il loro leader sia molto migliore anzi, più migliore degli altri. Questa gente non ha capito nulla della vita perché a fare i moralisti, ne trovi sempre uno migliore di ciò che sei tu. Chi poi sale in politica lo fa esclusivamente per il potere, la poltrona, i benefici pecuniari e in natura, a meno che non abbia già una professione talmente avviata che si possa autofinanziare come accadeva una volta, mettendo nella politica solo passione. In questo i politici squattrinati, di solito sono quelli che dovrebbero cercarsi prima un lavoro invece di voler fare le rivoluzioni che alla fine fatalmente naufragano:  Bossi, Salvini e prossimamente Di Maio, docent.

Questo dimostra ancora una volta la democraticità del sistema Porcellum che ci ha consegnato per anni in mano a maggioranze falsate. Tutti questi anni persi dall’Italia, guidata da manipoli di “furbacchioni” arrivisti ai quali, ora, sarà necessaria togliere pure il vitalizio. Ma questa è solo la prima pietra di un cambiamento che è ancora nella sua fase iniziale. VOLEVANO.Grandi folcloristici spettacoli finti bisticci per far credere che gli asini volano con lo scopo di far andare a votare il popolino credulone bue-pecorone.
Nella realtà come è sempre avvenuto sono sempre tutti d’accordo e amore quando devono sostenere i vari governi imposti, fare guerre mascherate, spartire gli scranni del potere e affari di famiglia, difendere i politici che vengono inquisiti dai pochi Magistrati che applicano la Giustizia Uguale Per Tutti e che non sono sotto il controllo del CSM spartito. Credere nell’Italia come Nazione è stata la mia rovina, perché i politicanti hanno preferito fare i propri affari di famiglia, svendere la nazione dopo averla depredata e saccheggiata e poi per coprire il marciume hanno pensato bene di fare guerre mascherandole con la bella frase “Missioni di Pace” con tanto di campagna pubblicitaria con la allucinogena frase “Esportazione di Democrazia, Pace, Prosperità, Benessere, Fratellanza”. Le conseguenze sono visibili in tutto il mondo, terrorismo, morte, tribolazione, povertà, business dell’accoglienza.Forse ora il vento sta cambiando speriamo almeno,la speranza e ultima a morire,VAI RENZI CHE SEI SULLA STRADA GIUSTA GUARDA SEMPRE AVANTI E NON TI VOLTARE NON AVERE PENA DI CHI RIMANE FUORI.LA DEMOCRAZIA E ALTERNANZA COMPETENZA E DECISIONISMO.

ORLANDO, CUPERLO, EMILIANO, siete tre polli e meritate che Renzi vi tratti in questo modo e vi tenga sul girarrosto! Qualcuno deve pure dirvelo senza infingimenti ed ipocrisie! Mai stato del pd e, sopratutto, renziano! Non ho mai condiviso niente delle sue battaglie e furbe rottamazioni -financo della costituzione che mi onoro di aver difeso il 4 dicembre 2016, insieme a milioni di italiani-. Lui, ha fatto di tutto per divenire il capo ed il padrone del partito, altri lo avevano capito, voi -per cinici ed illusori calcoli che adesso vi stanno andando di traverso- no! Chi è causa del suo male pianga se stesso!

L’estinzione della specie è parzialmente compiuta. Adesso bisogna impedire che in futuro leggi ad personam tipo Porcellum rimettano in pista questa GENTE false e non rappresentative. Bisogna passare prima dall’azzeramento dei privilegi a questi furboni che ne hanno approfittato a piene mani sino ad oggi, ed a seguire bisogna sistemare la partita con la BCE con la quale questa gentaglia ha contratto 435 miliardi di debiti (oltre al debito pubblico) per conto degli italiani.

Renzi, forza e coraggio! Il 4 marzo sarà per il PD una vittoria sofferta, ma che mutilerà la “vanagloria” di tanti politici immeritevoli e mediocri.ultima modifica: 2018-01-27T08:55:56+01:00da bezzifer
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