Tutti promettono tutto, noi no. La nostra promessa è non fare promesse. E oggi presentiamo 100 impegni concreti raggiunti e 100 obiettivi che vogliamo raggiungere. Per noi valgono i risultati e la serietà, non gli slogan. Queste le prime prole di RENZI alla presentazione del programma del PD.

Renzi presenta il programma del Pd: «Il reddito di cittadinanza è un incentivo a farsi licenziare» Tra i punti del programma: un assegno universale per le famiglie e un sistema di welfare per chi deve prendersi cura dei figli: «C’è poi la sfida del salario minimo universale perché chi la sera porta le pizze non può guadagnare 5 euro»

Il segretario del Pd, Matteo Renzi, durante la presentazione del programma elettorale del partito nella sede dell’Opificio Golinelli (Ansa)

«Noi proponiamo un patto: smettiamo di parlare di vaccini in campagna elettorale. In cambio voi smettete di mettere in forse l’utilità dei vaccini». Così Matteo Renzi ha presentato il programma elettorale del Pd presso l’Opificio Golinelli di Bologna. Il segretario dem ha ricordato che sul tema «è in corso un dibattito allucinante dove Salvini, in una strana corrispondenza d’amorosi sensi con la Raggi, ha messo in discussione legge sui vaccini». E ancora: «Non spareremo cifre a caso come 100 miliardi per il reddito di cittadinanza. Noi diamo incentivi per assumere. Il reddito di cittadinanza, invece, è un incentivo per farsi licenziare». Se cercate «il Paese dei balocchi, avete sbagliato destinazione. Se cercate un Paese che con orgoglio, grinta e coraggio disegna il futuro dei nostri figli questa è la comunità del Pd».

Il bracciale Amazon? «Si dà la colpa di tutto al Jobs Act»

Il Partito democratico, invece, sul lavoro si propone di raggiungere la piena occupazione: «Il nostro obiettivo è di scendere sotto il 9 per cento» di disoccupazione nella prossima legislatura. Vogliamo scendere sotto il 20 per cento di disoccupazione giovanile» e arrivare a «24 milioni di occupati». E, a «una crescita superiore al 2 per cento». Nel rapporto debito/Pil «vogliamo ridurlo gradualmente dandoci un obiettivo decennale: dal 132 al 100 nell’arco di un decennio». Non è mancato, poi, un riferimento alla vicenda del braccialetto di Amazon, brevettato per controllare i lavoratori: «Si dà la colpa al Jobs Act per tutto. Si è aperta una polemica sulla scelta di un’importante multinazionale. Noi vogliamo riportare la discussione al pragmatismo».

«Dati su recupero evasione incredibili»

«Vi prego di andare a rivedere i dati sull’evasione fiscale in questa campagna elettorale che disperatamente deve essere riportata alla realtà. Sono dati incredibili: siamo passati da qualcosa come 10 miliardi di euro nel 2010 di recupero a oltre 20 mld lo scorso anno. Perché? Perché abbiamo incrociato le banche dati. Qui sta la differenza tra chi fa e chi soltanto parla», ha proseguito il segretario Pd. Non mancando di ringraziare la città di Bologna per l’accoglienza ricevuta, in un luogo di periferia: «Un luogo che profuma di futuro» e che «nasce da una intuizione, da una passione e da una generosità per il domani che il suo ispiratore e fondatore» (Marino Golinelli, ndr), «continua ad avere».

 
Un programma che sceglie l’Europa

I dettagli sono stati esposti, tra gli altri, da Tommaso Nannicini, responsabile del programma elettorale, che ha detto: «Tutti si aspettano effetti speciali. Questa campagna sembra la brutta copia di quella pubblicità e pensa che noi siamo così creduloni da crederci. Sembra che il dibattito politico non sia fatto su questioni reali, noi invece rimettiamo al centro il pragmatismo». «Vogliamo investire dieci miliardi su famiglie con figli: un assegno universale che coprirà tutte le famiglie con un sistema forte di welfare», ha spiegato Nannicini. «Si tratta di un programma credibile, perché accanto alle proposte ci sono i risultati ottenuti in questi anni. ma anche perché tutti gli impegni di spesa sono inferiori alle risorse mobilitate nelle ultime 4 leggi di bilancio. Facciamo proposte concrete misurabili su quello che possiamo fare perché buona politica vuol dire non prendere in giro gli elettori», ha aggiunto il responsabile del programma dem. «Queste quattro proposte sono il filo rosso che tiene insieme il programma. Ma ce ne sono alcune a cui tengo particolarmente: un piano forte per la non autosufficienza, un rischio che riguarda sempre più famiglie o un rafforzamento il reddito di inclusione». Il programma «sceglie l’Europa — ha detto ancora Nannicini — e noi non mettiamo la testa sotto la sabbia come chi promette un referendum sull’euro a giorni alterni. Sappiamo che 2018 sarà l’anno delle scelte per passare a politiche sulla crescita. Il nostro programma dice che vogliamo restare da protagonisti. Contro flat tax, la sfida è un investimento di 10 miliardi per le famiglie con figli».

Tutti promettono tutto, noi no. La nostra promessa è non fare promesse. E oggi presentiamo 100 impegni concreti raggiunti e 100 obiettivi che vogliamo raggiungere. Per noi valgono i risultati e la serietà, non gli slogan. Queste le prime prole di RENZI alla presentazione del programma del PD.ultima modifica: 2018-02-02T17:43:27+01:00da bezzifer
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