Se si guardassero i segnali, il solo valore dell’astensione sarebbe il primo problema, visto cosa nasconde.

PER QUALCUNO ALLA GRIGOLI LA Bonino,E refugium peccatorum

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gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/02/03/bonino-refugium-peccatorum/

Gilioli è bravo nell’analisi ma difetta un poco nella sintesi. Vorrei aiutarlo. Ha deciso di votare per D’Alema (poi ce lo dirà) perchè ritiene che sia il modo migliore per indebolire il PD a trazione renziana e favorirne (se possibile…) una mutazione con la cacciata del segretario. Insomma, non si butta via un partito di sinistra così grosso in modo liquidatorio e irrevocabile. Anche perchè Civati e i quattro del bar non è che lo sostituiscono facilmente nonostante le praterie che sognano. Meglio confidare in un suo cambiamento che – ovviamente – ha bisogno di una legnata. A costo, si sa, di avere Salvini al governo. Ma le medicine si sa, ce lo diceva anche Orazio, sono amare. Per cui diffidate dal sostenere la Bonino per tanti buoni motivi ma che si riassumono in uno solo: così facendo avvantaggiate Renzi. Non sia mai.Io invece credo che votare Bonino sia un modo (forse senza speranze, ma questo non rileva) per provare a mettere insieme due tentativi. Parto dal presupposto che si parli di elettori di sinistra orfani di un partito realmente progressista. Do anche per scontata la disperazione cui si fa riferimento nel post. Si cerca, con il voto alla Bonino di rinforzare il PD – oggettivamente il meno peggio o il migliore dal mio modesto punto di vista tra i possibili “vincitori” se gli altri sono grillini e leghisti. Si cerca di “mandare un segnale” allo stesso PD: non ci piace Renzi.

Ho sempre detestato chi vota (o peggio non vota) per mandare un segnale, l’unico modo di votare è tenere conto delle conseguenze concrete del proprio voto, il resto sono chiacchiere, come questo commento*.

Tipico esempio sono coloro che – ben conoscendo le conseguenze – erano troppo puri per sporcarsi col PD del 2008 o del 2013 e ci hanno regalato anni bui, non sono estranei alla situazione attuale.

Credo tuttavia che in questo caso ci sia una piccola differenza, in questo caso c’è la possibilità – oltre a votare una brava persona – in caso di buon risultato della lista di indebolire internamente la posizione di Renzi, senza per questo favorire i grilloleghisti. In caso di cattivo risultato, come nel post si prevede, si sarà votato per Renzi e ve ne faremo una ragione.

PS:Ma si fa finta di non sapere che la BONINO é vista molto, ma molto bene dalla razza padrona del globalismo prgressita del club degli ultra bricchi del “NWO di SOROS & C.” ? I termini DESTRA – SINISTRA hanno ancora un significato ?
(Anche alla luce del suicidio del figlio maggiore di Fidel Castro.).
Quella che oggi viene chiamata SINISTRA include anche il LENINISMO , che -però- si può considerare come ULTRA DESTRA.
I LENINISTI erano considerati interessati al POTERE POLITICO e più di chiunque altro soggetto politico.
Ma il leninismo non ha nulla a che vedere con i valori della sinistra .
Ossia è radicalmente opposto ad essi.
Il sistema propagandistico dell”’IDEOLOGIA GLOBALISTA PROGRESSISTA” (alla D’Alema ) ha decretato la scomparsa della parola profitto.
Il profitto non esiste più : esistono solo i” POSTI DI LAVORO”.
Così-ad esempio-i più grandi contratti stipulati ora dagli USA (tramite le corporation) con i paesi in via di sviluppo riguardano solo i posti di lavoro dell’industria USA.
Da questo fatto è sorta una scoperta straordinaria : il nuovo populismo USA è -ormai- quello esercitato dalle grandi corporation , che lo esercitano utilizzando la loro propaganda (adesso anche iniziando con la
“Proposta angelica” della AMAZON di far mettere al polso il braccialetto elettronico a tutti i propri dipendenti).
Così vediamo che oggi la SINISTRA SI RIVOLGE A MINUSCOLI PROBLEMI riguardanti il sesso , la razza, il colore della pelle e così via: ossia al narcisismo delle piccole differenze nelle politiche identitarie.
La destra si rivolge alle identità comuni della nazione (il patriottismo della Meloni), mentre la sinistra si accontenta delle piccole differenze(ossia al narcisismo delle piccole differenze nelle politiche identitarie) .
Si sono inventati “ la guerra alla droga” che è stato solo un tentativo propagandistico di criminalizzare settori della popolazione che vengono definiti “GENTE SUPERFLUA” , in quanto nei fatti non contribuisce a creare profitto per le grandi corporation globaliste.
La gente – se vuole -ha diritto di scegliere uno stile di vita personale (senza braccialetti di controllo aziendale al polso!) e senza- per questo motivo dover essere oppressa o criminalizzata.
In definitiva la propaganda globalista progressista vuole far credere che i RICCHI GLOBALISTI non sono soggetti al POPULISMO !

Se si guardassero i segnali, il solo valore dell’astensione sarebbe il primo problema, visto cosa nasconde.ultima modifica: 2018-02-03T16:54:26+01:00da bezzifer
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