I lavoratori tedeschi non hanno mai votato per peracottai tipo i nostri statisti…e nemmeno hanno sindacalisti…come i nostri…

Settimana con solo 28 ore di lavoro, accordo storico in Germania tra il sindacato dei metalmeccanici Ig Metall e gli industriali.Chi sceglierà l’orario ridotto per occuparsi dei figli piccoli o di parenti malati o perché svolge un lavoro usurante non subirà neanche il taglio dello stipendio.

Con una disoccupazione generale al 10,8% e quella giovanile al 32,2%, un tasso di inattività salito al 34,8%, e una riforma, il Jobs act,che per mentalità retrograde sindacali  e industriali italiche , non è riuscita a rinvigorire i contratti a tempo indeterminato, l’Italia è un Paese dove lavorare di più è imprescindibile. In Germania, invece, chi lo vorrà, potrà ridurre il proprio orario lavorativo settimanale fino a 28 ore. A stabilirlo è l’accordo storico sull’orario di lavoro siglato tra il sindacato dei metalmeccanici Ig Metall e gli industriali. Chi sceglierà di lavorare 28 ore alla settimana per occuparsi dei figli piccoli o di parenti malati o perché svolge un lavoro usurante non subirà il taglio dello stipendio.

In Germania dovranno lavorare 28 ore, invece in Italia con il reddito di cittadinanza e un po’ di lavoro nero ce la caveremo meglio.Non mi stupisce. Conosco molto bene la realtà lavorativa tedesca, pubblica e privata. Non esistono, o quasi, i “pianisti” che timbrano i cartellini per gli altri. Non esistono lavoratori che stanno fermi mentre parlano di quanto lavorano e di quanto si sentano stanchi, etc. Ovviamente non è tutto oro quel che luce, ma mentalmente siamo distanti anni luce. Molti italiani non riescono neppure a capire di cosa si stia parlando.

28 invece di 35.La soluzione per lavorare meno è lavorare meglio.E’ QUESTA LA SOLA VIA UTILE DA SEGUIRE PER SALVARCI DAL BARATRO DELLA DISOCCUPAZIONE E DELLA FAME. Aggiungo, per curiosità, che nel lontano 1952 Stalin sosteneva, in un suo scritto sull’economia socialista, che l’automazione rendeva necessaria la riduzione dell’orario di lavoro, che col tempo si sarebbe ridotto a pochissime ore settimanali, da sostituire con l’istruzione gratuita, non solo tecnologica, per tutti i lavoratori, e CHE QUESTA SOLUZIONE SAREBBE STATA NECESSARIA NON SOLO NELL’ECONOMIA SOCIALISTA MA ANCHE IN QUELLA CAPITALISTICA. Speriamo che sia la Germania a riportarci sulla strada di uno sviluppo intelligente, dove si comprenda che la più grande ricchezza da perseguire è IL TEMPO LIBERO…”chi sceglierà l’orario ridotto….non subirà neanche il taglio dello stipendio”. Beato chi nasce crucco.

Come sempre sarebbe utile vedere e analizzare il testo completo.Intanto, anche in Italia molti contratti prevedono le 38 ore anziché le 40, a parità di stipendio.
Poi qui si parla non di 28 ore standard, ma per un periodo limitato (da 6 a 24 mesi) con invarianza di salario per certe tipologie di lavoratori.
Ricordiamo che, in Italia, abbiamo una legge, la 104, che già prevede, per il lavoratore che abbia in carico disabili, la possibilità di aspettativa retribuita fino a 24 mesi (con una serie di limitazioni) e nella finanziaria 2018 sono previste agevolazioni per chi deve assistere malati o disabili.Poi c’è un aspetto, la produttività oraria tedesca è molto superiore a quella italiana, con un costo unitario di prodotto più basso, cosa che agevola l’esportazione.Con l’iper e il super ammortamento anche le aziende italiane stanno migliorando, vedremo se il trend continuerà.In tutti i casi, non è riducendo l’orario di lavoro che si crea più occupazione (vedi il fallimento della legge francese delle 35 ore o del tentativo bertinottiano di importarlo in Italia).

I lavoratori tedeschi non hanno mai votato per peracottai tipo i nostri statisti…e nemmeno hanno sindacalisti…come i nostri…ultima modifica: 2018-02-06T18:27:46+01:00da bezzifer
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