Reddito di cittadinanza e quota cento mi ricordano un film di qualche anno fa un pò thriller un pò sexy “Sotto il vestito niente”

Non trovano intesa perché influenzati da bruxelles, quindi…devono scegliere se perdere la poltrona o perdere la faccia, quest’ultima l’hanno gia persa.Ma mandano avanti un sconosciuto dicendoli  VAI AVANTI TE CHE HA ME SCAPPA DA RIDERE. E LUI ORGOGLIOSAMENTE COGLIONE RIPORTA «Tutto risolto, tutto bene, il testo è pronto – ha detto il sottosegretario al lavoro Durigon lasciando Palazzo Chigi – Il nodo del Tfr agli statali è stato risolto e sono state trovate le coperture». 

Il tutto mi fa ritenere più appropriato il riferimento musicale a Lucio Battisti “guidare come pazzi a fari spenti nella notte per vedere, se poi, è così difficile…..” andare a sbattere non sempre consente poi di “tornare indietro”.Questo provvedimento legislativo, al di fuori e direi addiritttura contro ogni visione programmatoria complessiva di medio termine, ha in sè un potenziale contenuto eversivo che anche le critiche piu’ aspre hanno finora sottovalutato.
1) rompere gli equilibri del sistema previdenziale senza avere a disposizione un qualsivoglia “paracadute” fiscale di sostegno , può far perdere ai lavoratori la finora “relativa certezza” di percepire una pensione di anzianità. Cio’ in particolar modo se al già previsto allungamento della vita media si andrà a sommare un epriodo prevedibile di disoccupazione da tecnologia, non riassorbita nel breve periodo. L’opposto de “i diritti acquisiti non si toccano”.
2) se il sistema di attribuzione del cosiddetto “reddito di cittadinanza” incontrerà il duplice ostacolo di una tecnologia di riconoscimento farraginosa e facilmente aggirabile ( divorzi e donazioni di comodo, unite al non aggiornamento catastale di parte considerevole del patrimonio immobiliare nel sud italia), nonchè di una ripartizione territoriale squilibrata, porterà allo sfascio del fragile legame solidaristico nazionale.
L’attuale governo mi sembra dire: 1) sistemeremo le cose noi dopo, a seguito di una grande vittoria elettorale, che permetterà di fare bilanci costantemente in deficit crescente; 2) piano bis, qualcuno poi provvederà.

La promessa elettorale é diventata la rappresentazione teatrale continua di un governo che non sa come uscire senza sputtanarsi troppo. Il rito del “é colpa di Renzi e del PD” ha oramai perso forza e slancio. Tocca trovare qualche altro slogan ma alla Casaleggio&Grillo Associati SpA non hanno ancora trovato di meglio. Il Casalino con tutta la buona volontà di parare comincia a perdere il controllo, riesce a parlare anche Tria ormai.

Ma se il reddito di cittadinanza dovrebbe essere di 780 € mensili per una platea di 5 milioni di persone, il conto totale al netto delle eventuali tasse porta a 46.800.000.000 € ma ne sono stati stanziati 6.000.000.000, non c’è qualcosa che non quadra?

Non ci sono i ” piccioli “, non ci sono soldi, mancano le ” palanche”. O questo popolo ingenuo lo capisce o i nostri figli e nipoti , tra qualche decennio, si ritroveranno in un situazione economica a dir poco drammatica se non irreversibile. Questi sono degli incapaci, sono al governo con il solito stratagemma politico , sicuramente non fuori dalla legge Costituzionale, ma sempre senza un vero effettivo consenso popolare. Due forze alternative politicamente al governo cosa possono dimostrare o attuare ? Nulla. Troppo distanti. Governo ed opposizione mescolati in un unica soluzione indigesta per l’intera comunità del Paese. Ennesimo CDM. Ennesimo flop. E noi ? Sempre pronti ad applaudire i goal di cr7 !

 

Reddito di cittadinanza e quota cento mi ricordano un film di qualche anno fa un pò thriller un pò sexy “Sotto il vestito niente”ultima modifica: 2019-01-17T12:41:50+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share