EMERGENZA ECONOMIA Tagliate di netto le stime di crescita: non più 1 per cento, ma 0,2.

Risultati immagini per fmi EMERGENZA ECONOMIAI timori del Fondo monetario internazionale: “Le politiche rendono l’Italia vulnerabile” Così su quota 100: “Si rischia l’aumento dei costi pensionistici” e il Reddito di cittadinanza rischia di essere “disincentivo al lavoro”Non c’è niente da fare, l’FMI ha ragione. E c’ha ragione si!!! In un Paese dove si studia poco e male, dove si lavora poco (forse meglio dire in pochi) e male, la strategia del governo quel’è ??? Aumentare il debito, tagliare i fondi alla scuola per far lavorare meno la gente mandandola in pensione prima o non farla lavorare proprio grazie al RDC.Una politica composta da incompetenti bulli e approssimativi, era inevitabile che non capisse che queste scellerate e irresponsabili manovre, porteranno ad “un disincentivo al lavoro o la probabile creazione di “dipendenza dal welfare”.
Occorrerebbe avere un po’ di cultura in merito e non eleggere l’ignoranza a virtù sociale ed eviteremmo sperperi di soldi, figure indegne in Europa , mentre il paese collassa sull’ignoranza di questo inconcludente Governo del Degrado.

Immagino cosa potrà succedere quando arriveranno i giudizi delle agenzie di rating! E nessuno potrà dire che non ci siano stati segnali di allarme.
Lo sapevano tutti, Giorgetti lo aveva detto prima dell’aprovazione della NADEF, poi ci sono stati gli allarmi di bankit, UPB, Confindustria etc. etc.
L’altro giorno, in audizione, questi concetti sono stati ribaditi e confermati da Boeri e dalle associazioni di categoria.
Solo Fassina non se ne è accorto e i sindacati, che scioperano perché non gli basta e vogliono allargare le maglie delle pensioni.
Purtroppo con la demagogia non si governa, ma si finisce come in Argentina o in Venezuela.

In Italia per nostra fortuna esiste, dal 1924, la Batteria del Viminale. Si tratta di un super-centralino telefonico gestito da una ventina di ufficiali di polizia. Nel giro di pochi secondi sono in grado di raggiungere chiunque. Hanno i numeri di tutti, fidanzate e amanti comprese. Possono interrompere conversazioni in corso e inserirsi d’autorità. Hanno la precedenza su tutto.

Temo che prima dell’estate, o al massimo all’inizio dell’autunno i ragazzi della Batteria avranno molto lavoro. L’Unione europea ha appena rivisto le previsioni sulla crescita italiana e il verdetto è quasi da infarto: non più 1,2 per cento (o 1 per cento, come diceva il governo), ma 0,2 per cento, cioè di fatto a ridosso della recessione.

E non si tratta di una previsione volutamente catastrofica. In realtà, non fa altro che allinearsi a quelle dei più qualificati centri internazionali (Goldman Sachs era arrivata allo 0,4 per cento da mesi). Il fantasioso boom di Di Maio passerà alla storia per quello che è: una delle più colossali cretinate mai sentite.

Stiamo correndo, cioè, verso un’emergenza più grave del previsto. Dubito che questi governanti gialloverdi, guidati da due noti scansafatiche, siano in grado di gestire quello che sta arrivando.

Come sempre, toccherà al buon Mattarella collegarsi alla Batteria del Viminale e cercare qualche rimedio. L’ideale sarebbe vedere i gialloverdi che ritirano le truppe e vanno a casa, ma forse è sperare troppo.

Si può solo puntare sul fatto che Mattarella riesca a convincerli che al governo serve qualche vera intelligenza e che al paese serve una politica antirecessione ben studiata. La gente per fare tutto ciò, per fortuna, l’abbiamo: Cottarelli, Monti, Elsa Fornero, Mario Draghi, e altri ancora. E c’è sempre la grande riserva della Banca d’Italia.

Il problema sarà convincere i gialloverdi che con le Lezzi, i Toninelli e le Laura Castelli ci stanno portando verso un disastro venezuelano.

Però, la partita, ormai, è chiara: qui si sta rischiando una catastrofe economica. Di barconi non se ne vedono più, non esistono pericoli di terrorismo. L’unico pericolo è il governo, un’accozzaglia di incapaci e dilettanti superiore a ogni pessimistica previsione.

Prima alzano bandiera bianca, meglio è. Anche Berlusconi, a questo punto, dovrebbe scendere in campo e suonare la sveglia.

Per non parlare del Pd.

 

EMERGENZA ECONOMIA Tagliate di netto le stime di crescita: non più 1 per cento, ma 0,2.ultima modifica: 2019-02-06T19:05:38+01:00da bezzifer
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