DAI CHE CI SIAMO Avanti con le ruspe, mi viene da dire.E MANDATE A CASA QUESTO SGOVERNO DELLA BANDA BASSOTTI.

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«No alla Tav o a casa», Di Maio e M5S pronti alla crisi di governo.

  • Non si ferma il braccio di ferro nel governo tra M5S e Lega su tav Torino-Lione e processo a Salvini
  • I pentastellati e Luigi Di Maio sono disposti anche alla crisi per mantenere la loro linea sull’opera in Piemonte
  • «Non finisce come Tap e Ilva», avrebbe detto il vicepremier ai suoi parlamentari

Non s’interrompe il braccio di ferro tra Movimento 5 Stelle e Lega sui temi più caldi dell’agenda di governo giallo-verde. Su Tav e caso Diciotti, con rischio di processo per Matteo Salvini, i pentastellati non sembrano disposti al momento a fare concessioni agli alleati della Lega. Non è ancora chiara la linea che seguirà in aula del Movimento sull’autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier leghista, accusato di sequestro di persona aggravato dal Tribunale dei ministri di Catania, ed è escluso un passo indietro sulla Torino-Lione, che i grillini ritengono opera inutile.

Tav Torino-Lione, Di Maio e il M5S disposti anche alla crisi di governo

Stando a quanto riporta oggi il quotidiano Repubblica (articolo di Tommaso Ciriaco e Carmelo Lopapa) Luigi Di Maio sarebbe disposto anche ad affrontare una crisi di governo. «Forse – sono parole attribuite al capo politico M5S – non hanno capito che la Tav con questo governo non si farà mai, qui non finisce come Tap e Ilva. Piuttosto che dare il via libera lo facciamo cadere, il governo. Ma non arriveranno a tanto». Il vicepremier si sarebbe sfogato con diversi parlamentari grillini che lo hanno fermato nei corridoi di Montecitorio. E avrebbe anche ordinato ai suoi di tacere sugli scontri con gli alleati perché «quando Salvini vorrà tornare da Berlusconi– è il ragionamento del ministro del Lavoro – caleranno di nuovo i suoi consensi». Secondo i 5 Stelle il leader leghista si muove in questi giorni in maniera scomposta per due motivi: da una parte per distogliere l’attenzione dal caso Diciotti e dall’altra perché messo in difficoltà proprio dalla linea dura dei pentastellati.

In ogni caso, anche Salvini prepara le contromosse. Oggi il capo della Lega si farà vedere in pubblico ancora con gli storici alleati del centrodestra, con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, a Pescara, in vista del voto delle Regionali abruzzesi di domenica. Per quanto riguarda il dossier sulla Tav, appena consegnato ai francesi, l’analisi costi-benefici realizzata da un gruppo di esperti nominati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, una pubblicazione ufficiale dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana, forse venerdì 15.

Avanti con le ruspe, mi viene da dire. E basta con le fregnacce di questa ridicola analisi costi-benefici,per dirne una, messe in piedi dal circo Barnum 5stalle: si sapeva fin dall’inizio che sono pilotate e fatte dai settari santoni del movimento, ridicoli pure loro appena si decidono di entrare in argomenti tecnici per i quali non hanno nè competenza nè capacità … mica si può pensare di governare problemi complessi con le formulette di Pierino!

Detto che la Lega è un partito che non voterei mai e che Salvini è uno sbruffone cacasotto e razzistoide con capacità politiche inferiori allo zero – tuttavia ha nei suoi quadri gente con quel tanto di raziocinio e di senso comune politico in grado almeno di circoscrivere i disastri. Ci penseranno poi altri a ricostruire dalle rovine, dopo aver liberato dalle macerie.

I 5S sono una storia diversa, è quasi impossibile definirli. Il loro faro politico è l’insulto e la menzogna. La loro ignoranza, non soltanto politica, non trova definizioni adeguate anche dopo aver passato la mattinata a sfogliare un vocabolario. Incarnazioni di ignoranza trascendente come Toninelli, come le indescrivibili Castelli e Lezzi, pozzi di volgarità come Taverna, bambocci mai cresciuti come Di Battista, capace tuttavia di ogni violenza verbale e, se fosse al governo, reale e tangibile. Di Maio ministro e vicepremier è una barzelletta impensabile, come, per dire, un Lino Banfi all’Unicef. Impossibilità. Come se gli americani avessero eletto un sociopatico narcisista come Trump…..…..ops…

Teniamoci forte e prepariamoci al peggio. Enjoy life

DAI CHE CI SIAMO Avanti con le ruspe, mi viene da dire.E MANDATE A CASA QUESTO SGOVERNO DELLA BANDA BASSOTTI.ultima modifica: 2019-02-08T09:48:40+01:00da bezzifer
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