Che questa sgangherata e minacciosa testa calda piaccia al nostro dichiarato ed esagitato filo-madurista Dibba é naturale; intanto Giggino che come al solito non capisce una mazza su cosa accade, segue scodinzolando col suo falso sorriso giulivo.

Chalençon e Di Maio

Il gillet giallo che ha incontrato Di Maio: “Ci sono paramilitari pronti ad attaccare Macron” L’inviata di Piazza Pulita ha incontrato Chalençon, leader controverso, che ha rilasciato dichiarazioni inquietanti: se qualcuno mi ucciderà Macron sarà ghigliottinato.

“Con noi i paramilitari pronti a far cadere il Governo”. Così Christophe Chalençon, il gilet giallo incontrato da Di Maio e Di Battista.In un fuori onda dell’intervista realizzata da Piazzapulita Chalencon minaccia: “Siamo sull’orlo della guerra civile”

“Sono contento di aver incontrato Di Maio perché abbiamo avuto un riconoscimento politico da un leader estero”. Con questa dichirazione Chalençon, leader controverso dei gilet gialli francesi, che il M5s ha incontrato in vista delle europee immaginando una possibile alleanza, ha colto nel segno il punto: Di Maio ha dato credito alla parte più violenta e pericolosa del movimento dei gilet gialli francesi. 
Nell’intervista Chalençon afferma che loro sono pronti a rovesciare il governo Macron con la forza anche attraverso l’aiuto dei paramilitari. Non solo ha anche affermato che se lui morisse per mano della polizia si arriverebbe al golpe e Macron verrebbe ghigliottinato. Un folle o un terrorista lucido? Non si sa. Ma ciò che è certo è che il nostro vice premier ha incontrato un personaggio così losco che vuole fare un colpo di Stato in Francia.

Mi auguro che questo soggetto fosse sotto l’effetto di qualche sostanza, o avesse bevuto.
E M5S va a parlare con questi e Conte si meraviglia se viene attaccato nel Parlamento Europeo? Questi sono gli alleati del nostro vicepresidente del Consiglio? Qui bisogna cominciare ad interdire alcuni soggetti, io non voglio al governo questi escrementi di stalla pentastellata.

Perfetto. Sono dei golpisti stile repubblica delle banane. Adesso, conoscendo la Francia e i francesi, li impacchetteranno ben bene e finiranno diritti in un bel tribunale
E bravi 5s, belle frequentazioni, bravi, oltre che i gno ran ti, pre sun tuo si e poco inclini alla democrazia, ora anche golpisti

Ma non e finita dopo la figura di merda LANCIANDO IL SASSO Luigi Di Maio: “Sì al dialogo con i gilet gialli, ma non con chi parla di guerra civile” NASCONDE LA MANO. Ore mi chiedo! In che mani si è messo il “popolo” italiano. E questi dovrebbero rappresentare il nostro paese? Si vergognino. Sono da rinchiudere in un penitenziario per psicolabili a cominciare da Di Maio e Di Battista e poi buttare via la chiave.Di Maio scarica il terrorista solo perché costretto dalla pubblicazione del fuorionda, altrimenti stava ancora a difenderli. Di Maio dovrebbe chiedere scusa ai francesi e agli italiani che ha ingannato.

Io penso che i francesi, e parlo delle autorità governative francesi, abbiano dimostrato un livello di “comprensione e di umana pietà” nei confronti di Di Maio oltre la norma, considerando che si trattava del VICE PREMIER di una nazione non proprio marginale. In un momento storico per certi versi drammatici , quello che fatto Di Maio, come politico di alto livello nel senso di posizione occupata è di una pericolosità inaudita , se i francesi avessero voluto strumentalizzarla fino in fondo.Credo che il contatto di Mattarella con Macron abbia scongiurato GUAI BEN PEGGIORI e spero che gli italiani comincino e rendersi conto in CHE MANI SONO FINITI.

Dai non parliamone più, tutto questo non ha senso un’anno invaghito di Macron poi di un gilet giallo che gioca a fare il golpista, qualcuno ha creduto che uno valesse uno ? bene il risultato è questo superficialità cialtroneria ignoranza e assenza totale di idee sensate e praticabili e per il paese tutto vale tutto e all’occorrenza nulla.

Ho detto in altra occasione che Conte è veramente il burattino gestito da Di Maio e Salvini. Confermo la parte di Conte, che resta quella del burattino. Infatti anche in questa occasione, gravissima per la nostra politica estera, Conte non ha profferito parola se non di condivisione a quanto fatto da Di Maio. Ma si impone però una correzione sostanziale. Di Maio sicuramente tira i fili del burattino Conte, solo che lui ci mette solo il corpo, perché la regìa si trova a Milano, nelle segrete stanze della Casaleggio Associati.

Che questa sgangherata e minacciosa testa calda piaccia al nostro dichiarato ed esagitato filo-madurista Dibba é naturale; intanto Giggino che come al solito non capisce una mazza su cosa accade, segue scodinzolando col suo falso sorriso giulivo.ultima modifica: 2019-02-15T09:48:39+01:00da bezzifer
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