De Angelis, per favore! Calenda si rivolge alla società, non alle forze politiche. Cosa che il PD non sa e non può fare. E non fare finta di non capire!

L’illusione ottica della lista Calenda. Anche Pizzarotti si fa la sua lista con i Verdi, e resta solo il Pd. Ma di cosa stiamo parlando? È il solito riflesso anticomunista delle élite nazionali.Alessandro De Angelis Vicedirettore, L’Huffpost

De Angelis, come al solito, fa il tifo per gli scissionisti. É un dalemiano di ferro Come La L’Anunziatona. De Angelis è agitato perchè domenica a 1/2 in più ‘Annunziata ha formulato una domanda specifica hai tre candidati alla segreteria PD i quali hanno risposto che no Bersani non può essere utile, il loro programma è largo ai giovani. Quindi tutta l’operazione di recupero dei vecchi ex anche con Zingaretti rischia di andare a farsi benedire! questo perché  hanno il dubbio che i “comunisti” scissioni no appena si accorgono di non poter decidere loro la linea politica. Come dargli torto?

De Angelis sembra avere una forte nostalgia per i “comunisti”, sembra l’antitesi di Berlusconi.
Chi non tiene conto dei flussi della storia è proprio chi rimpiange il PCI+DC di sinistra, quel cattocomunismo che ha impedito la nascita di una vera cultura socialdemocratica o liberallaburista, schaicciandosi sul giustizialismo forcaiolo che caratterizzò la “gioiosa macchina da guerra” di Occhetto.

Mi contestano ciò che sostengo dicendomi! Veramente era proprio il PCI di Berlinguer a proporre una VERA socialdemocrazia, come la si intende in Europa.
Occhetto era già uno afferente al banale liberalismo di centro-destra.
Ma tutte queste sono cose che voi italiani medi non potete capire, perché negli ultimi 25 anni vi siete fatti rintontire da questi finti teatrini politici… dopotutto, lei definisce Occhetto un “comunista” e un “giustizialista forcaiolo”……non oso, quindi, nemmeno immaginare quale definizione Lei abbia in testa di “Socialdemocrazia”… praticamente il liberismo!

Il PCI di Berlinguer e Lama era socialdemocratico? Questo è uno scoop!

Berlinguer non era socialdemocratico, era contrario alla proprietà privata e diceva nei comizi che il suo modello di democrazia era Nicolae Ceausescu (non è una battuta lo diceva veramente). Esistono decine di sue affermazioni e foto di incontri con Castro, Tito, Kim Il Sung, Ho Chi Min e Pol Pot salutato come un liberatore dall’oppressione americana. Il partito comunista italiano era semplicemente un partito comunista, né più né meno come quello della Germania Est o della Corea del Nord o dell’Unione Sovietica, da cui dipendeva direttamente anche in termini materiali per i finanziamenti

Allora Craxi cosa rappresentava, l’ultraliberismo? Io sarò anche un italiano medio, ma a differenza di tanti, ho vissuto gli anni delll’oscurantismo del PCI, ottuso, omofobo e sostanzialmente illiberale, trascinato a difendere la legge sul divorzio “a sua insaputa”.
Le leggi sui primi diritti civili, dal divorzio all’aborto, infatti, portavano le firme di liberali come Baslini e socialisti (excomunista) come Fortuna.
Berlinguer non condannò mai, in maniera schietta, l’invasione russa dell’Ungheria (Fortuna e altri lasciarono il PCI per questo) e non ricordo grandi prese di posizione a difesa della Primavera di Praga.
Berlinguer NON era socialdemocratico, era comunista, come lo era Occhetto, che cercò, sulla scia di Gorbaciov, di salvare il salvabile di quello che restava della tradizione comunista, camuffandola con i residuati della DC di sinistra.
Io sarò un italiano medio, ma ho memoria lunga e, soprattutto, so quanto fossero violenti i cordoni del servizio d’ordine del PCI e della CGIL all’epoca, nei confronti di chi dissentiva!

Ecco perché e! Più che legittimo non cercare intese a sinistra della sinistra, trattandosi dei cascami di pratiche e visioni del tutto distaccate dalla realtà e bocciate dalla Storia su tutta la linea. Non è nemmeno più comunismo, ma comunismo d’accatto, perché si insiste laddove non c’è più alcun margine. Voler fare intese con gli ennesimi brandelli di tante scissioni della sinistra italiana è cosa illusoria. Chi oggi si dichiara comunista, al pari di chi si dice fascista, non è diverso da chi afferma di essere bonapartista: materiale umano romantico i più giovani, nostalgici i rimanenti, ma la politica è fatta di realtà.

L’avete mai letta la carta dei valori fondativa del Pd? Il Pd nasce di per sé per superare le tradizioni politiche del ‘900, in particolare comunismo/post comunismo e cattolicesimo democratico. Se no, ognuno se ne stava a casa sua e non c’era nemmeno bisogno di farlo il Pd…che altrimenti sarebbe stato solo una gigantesca operazione di trasformismo: cambio nome, mischio un po’ di classe dirigente e rimango come prima! Tutto ciò ab origine, ben prima di Renzi. Sorvoliamo sul resto perché il discorso è viziato dalle fondamenta.

Calenda lo voglio vedere all’opera per me potrebbe essere un grande statista non come il conte di Cavour che giocava d’azzardo. Il punto è che se voi non gli date fiducia e non lo votate non è che con lo 0,1% dei voti può rifondare l’Italia.E va bene, a queste europee vinceranno i populisti pentalegaioli e i loro alleati fascio-sovranisti europei. Pazienza, sarà una battuta d’arresto nel processo di una democratica Europa unita, ma penso che la Storia non finisca con le elezioni di maggio.
Non siamo in una gara di velocità, ma di fondo, dove conta l’obiettivo finale.
Salvini con il suo sovranismo ha portato la Lega dal 4 al 40%, fa parte del gioco democratico, vedremo se saprà mantenerlo e cosa succederà se l’Europa verrà distrutta.Vorrà dire che ripartiremo dalle macerie, non è la prima volta, non sarà l’ultima.

De Angelis, per favore! Calenda si rivolge alla società, non alle forze politiche. Cosa che il PD non sa e non può fare. E non fare finta di non capire!ultima modifica: 2019-02-19T10:40:11+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share