QUESTI INTELLETTUALI TUTTOLOGI SINISTRATI.Quelle due curve gemelle e fedeli.Delirio senza fine. Mi spiace tanto per voi.E PER L’ITALIA.

Quelle due curve gemelle e fedeli.Tra gli effetti della fine delle ideologie e della crisi delle democrazie c’è la fedeltà assoluta al Capo, che appunto ha già sostituito le ideologie e sta sostituendo anche le democrazie.Era uno dei temi di cui parlava spesso l’ultimo Bauman, che – per minore intelligenza mia – semplificherò molto: l’esternalizzazione dei poteri dalle democrazie parlamentari ai mercati (e in generale alle dinamiche economiche) ha reso deboli i partiti e i parlamenti, quindi le persone non credono più che i partiti e i parlamenti possano davvero modificare il reale facendo i loro interessi, quindi ci si affida sempre di più a un capo assoluto sperando che lui – proprio in quanto assoluto, sciolto da vincoli, discussioni, parlamenti etc – abbia i muscoli per fare quello che le democrazie non riescono più a fare. Le ideologie hanno fallito, hanno tradito, le loro declinazioni parlamentari si sono annacquate e scolorite fino al nulla, le loro possibilità di migliorare le nostre vite si sono ridotte infinitamente, quindi ci resta solo il Capo bravo e buono a cui affidarci, in cui sperare. Di qui il passaggio graduale ma visibile dalle democrazie alle “democrature”. Di qui la sostituzione dei partiti con i nomi dei loro capi (voto Berlusconi, voto la Meloni, voto Renzi, voto Salvini, voto Di Maio, ma anche voto De Magistris, è uguale).

Ormai gli intellettuali di sinistra sarebbero capaci, a chiacchiere, di comparare un rognone crudo, a Luigi e ai 5 stelle, e aggiungerlo ad un risotto di Cannavacciuolo. Delirio senza fine. Mi spiace tanto per voi.

Anche le “Democrazie parlamentari” hanno bisogno di un esecutivo con un Premier a capo. Cosa c’è di strano? Anche le “Democrazie parlamentari” hanno bisogno di una opposizione che esprima leaders. Cosa c’è di strano? Bisogna essere fortunati a trovare il capo giusto per capacità e rispetto del popolo. Impresa ardua in una nazione giovane (relativamente alla democrazia) con un passato campanilistico che dopo la caduta dell’Impero Romano è vissuto in lotta continua e perenne disgregazione con inciuci, alleanze rimangiate e continui tradimenti sotto tante bandiere e capi. Di cosa ci meravigliamo? Oggi non ci si pugnala alle spalle materialmente ma ci si pugnala politicamente con inciuci, alleanze rimangiate e continui tradimenti sotto tanti simboli partitici e ducetti politici. Curva Sud VS Curva Nord allo stadio e nella vita, negli interessi sia collettivi sia personali. Con le chiacchiere da bar espolose sui social e media, con continui dibattiti che non vedono soluzioni ma scontri verbali “ad infinitum” .Se si potesse recuperare, come fonte alternativa ai fossili, l’energia sprigionata da tanto fervore e livore politico, sociale e, ahimè, culturale oltre che la cattiveria denigratoria verbale e scritta che si scatena dietro una tastiera, la nostra Nazione avrebbe i prossimi 5 secoli (iperbole) senza più inquinamento e accise assassine. La domanda sorge spontanea:- siamo contenti di tutto ciò?-
La mia paura rassegnata è che saremo sempre contenti di ciò perchè è nella natura campanilistica ed egoistica che corre lungo tutto il nostro Stivale “ad infinitum”.

Mi spiace tanto per voi.CARI SINISTRATI.Sulla leadership: E Churchill? e Obama? e Lincoln? Berlinguer? ecc. ecc.

Ho sempre trovato questo dibattito sulla leadership ozioso (oltre che sbagliato) e guarda caso sempre sulla bocca di chi leader capaci non riesce ad esprimerli da tempo. (forse proprio perché tende a fagocitarli)

Resta il fatto che un Leader, in democrazia, deve avere dietro di se una struttura politica di spessore (valori,condivisioni, visioni, idee, uomini) che lo supporti ma anche che lo controlli, come è certo che una struttura politica (partito, movimento) senza un leader capace serve a poco, come un esercito senza generale.

In effetti la curva declinante del Renzi non è paragonabile a quella di D’alema.
Non siamo ancora ai festeggiamenti del secondo per la sconfitta del Paese al referendum del dicembre 2016,ma l’arroccamento è palese.
All’ultima leopolda il tal fermento era assai presenti e lo stesso Renzi mi era apparso ancora ancorato al futuro.
Quando ho letto ciò scritto della Mogherini,mi sono cadute le braccia!
Così com’è ora,la fase riformista è ferma,il toscano è un fuoriclasse politico che ha tutte le carte in regola per non fare la fine,triste e livorosa,di D’alema.
Ma deve uscire dal loop autoreferenziale in cui è entrato,dove la clache adorante lo sta rendendo ridicolo.
Un vero dispiacere per me(e credo per molti altri) dal momento che ho creduto alla sua forza,che è stata reale fino dopo la sconfitta referendaria.
Andrò a votare alle primarie per Giachetti che mi ha sempre convinto come politico fin dai tempi della Roma rutelliana,ma sarà una votazione di “bandiera” a morto del pd.
Zingaretti porterà il partito vicino alla sinistra corbyniana dove non esiste nulla di nuovo,ma solo conservatorismo stantio da anni ’70 del secolo scorso senza essere negli anni ’70 del secolo scorso e Martina è un gregario dai polmoni grandi,discreto in ogni fase della gara,ma nemmeno lontanamente sfiorato dal carisma di leader.
Giachetti,metti caso improbabile di vittoria,sarebbe subito ricoperto dello stesso letame riservato a Renzi.
Non vedo prospettive per impattare sulle sfide degli anni a venire,nel pd attuale.
Calenda sta tergiversando troppo col grosso rischio di farsi cannibalizzare da un partito con troppi zombies e se non decide subito se staccarsi dal partito,oppure essere organico della componente di Giachetti la sua preparazione ed esperienza economico-politica legata ai suoi provvedimenti innovativi nei passati governi di Renzi e Gentiloni,verrà resa sterile.
L’unico colpo di coda politico che potrebbe riportare le istanze liberalsocialiste al centro del dibattito sia italiano che europeo,sarebbe una creazione post-primarie di un soggetto formato dalle componenti tali del pd e di +Europa con dentro da Renzi a Tabacci.
Ormai è chiaro che senza Giachetti alla guida pd,il riformismo entrerà nel limbo assegnatogli sempre all’interno del partito e uscito prepotentemente con il fiorentino negli ultimi anni.
In questi tempi di cambiamenti repentini e radicali,velocissimi. Una interminabile serie di distinguo all’interno di un futuro pd sia di Zingaretti che di Martina,con gli equilibri sempre fragili e sempre sotto contrattazione sono facenti pietra sopra la tomba,spero che la “sbandata” contro i 5s vi abbia resi più attenti al sodo e non ai fumogeni.
Sono sicuro che se aveste la possibilità di cambiare i vostri ultimi voti,qualcuno lo cambiereste.

QUESTI INTELLETTUALI TUTTOLOGI SINISTRATI.Quelle due curve gemelle e fedeli.Delirio senza fine. Mi spiace tanto per voi.E PER L’ITALIA.ultima modifica: 2019-02-26T12:30:35+01:00da bezzifer
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