RENZI ZINGARETTI IL PD.

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Renzi fa bene rivendicare i suoi due meriti;il fatto di essere stato eletto Segretario del Pd con le primarie e che dopo le sconfitte si si e’ sempre dimesso convocando nuove primarie dimostrando dignità che altri non hanno.Bisogna però anche considerare che avendo avuto, nel bene e nel male, un ruolo importante nella politica italiana con riflessi anche in Europa, non gli si può negare il diritto di rilasciare interviste che sotto segnali di pace si nascondano risentimenti, rabbia, voglia di rivalsa e giustificazione dei suoi comportamenti che lui ritiene giusti e gli altri errati.E nel tempo vedremo chi avrà ragione.

Ora di certo e che.Il PD non può e non deve più sbagliare. Assodato che il PD è un grande partito a cui sono legati milioni di elettori, iscritti e non iscritti, votanti e non votanti, al neo Segretario Nicola Zingaretti spetta il compito di rimettere a posto le cose al fine di riportare numericamente il consenso ad una percentuale che si attesti intorno al 35%, quota consona al potenziale di simpatia che la sinistra riscuoterebbe in Italia se ci fosse un partito in grado di calamitare su di sé fiducia ed approvazione sui programmi e sui comportamenti dei dirigenti.

Perché ciò possa verificarsi è soprattutto importante mettere da parte gli egoismi personali che hanno creato nel Partito Democratico sin dall’inizio veleni ed impedimenti per un percorso costruttivo e condiviso.

Mi vengono alla mente figure controverse come quelle di D’Alema e Renzi che non le manda a dire e che hanno sempre assunto atteggiamenti indisponenti per la loro forte personalità e presunzione di essere (culturalmente e dialetticamente) una spanna sopra gli altri. Se questi due personaggi presupponenti e narcisisti fossero stati più umili e dialoganti, oggi il Partito Democratico sarebbe il partito che ha anteposto agli egoismi personali il senso dello Stato e i bisogni della gente.

Zingaretti pare abbia il giusto carattere, la giusta tempra dell’uomo normale che sa di non essere dotato di alcuna spiccata qualità o cosiddetto quid che altri non hanno, per cui si trova a prendere in mano le redini di un partito ridotto al 17% ma che la grave situazione del Paese in recessione, la delusione e la pochezza del M5S, potrebbero metterlo nelle condizioni di riportare in auge il PD.

Renzi ha capito che non può più scorticare il PD con azioni di disturbo. In questa fase di risveglio della sinistra gli conviene evitare di fare la parte del cane bastonato che sotto sotto ringhia vendetta. Non è facile perché i suoi fedelissimi premono affinché non si dimentichi di loro e, se lo facesse, sarebbe per loro l’entrata nel dimenticatoio e la fine della loro (breve) carriera politica. A Zingaretti il compito di non disperdere le potenzialità dei renziani e di accontentarli senza escluderli totalmente dalle poltrone disponibili tra europee e ormai prossime politiche anticipate. Se ogni tanto Renzi si lascerà andare a difese nostalgiche del suo operato, è umano per uno che ha saputo portare l’ITALIA fuori dal baratro e assaporato il potere e di averlo perso a causa di alcune autoreti beghe interne al PD..

I prossimi mesi stravolgeranno di nuovo il voto politico in Italia. E questo, grazie anche al senso di pace che Zingaretti saprà trasmettere all’interno del redivivo PD.Ma non deve fare la corte alle MUMMIE GIURASSICHE del passato.Causa delle beghe sovra citate.E nel tempo vedremo chi avrà ragione.

RENZI ZINGARETTI IL PD.ultima modifica: 2019-03-11T10:39:12+01:00da bezzifer
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