Basta col teatrino, Salvini e Di Maio si dimettano.Ci risparmino inutili sceneggiate mentre i cittadini e le imprese stanno continuando a pagare il dilettantismo e l’incapacità di questo governo.
Non si dimetteranno mai. Nemmeno di fronte alle evidenze. Continueranno a giostrarsi tra la propaganda continua e le nuove fidanzate. Col sorriso sul volto, tanto paghiamo noi. Mai visto personaggi tanto imbarazzanti, nemmeno ai tempi di Berlusconi.
Zingaretti, se siamo in queste condizioni qualche colpa i suoi sodali di partito non crede ce l’abbiano. faccia il suo lavoro e non basta mandarli a casa questi SGOVERNANTI arrivati al governo per merito dei tuoi compari,servono proposte idee per poter rimettere in piedi questa povera ITALIA,non basta far salire sul tran PD chi prima e sceso o chi sul tram denigrava solo l’autista .ORA LE DICI DIMETTETEVI PERCHÉ .Non si dimetteranno mai perché lo vuoi te. Avete rotto un motore referendario e di crescita,pur lenta che funzionava.Ora. Nemmeno difronte alle evidenze continueranno a giostrarsi tra la propaganda continua e le nuove fidanzate. Col sorriso sul volto, tanto paghiamo noi. Mai visto personaggi tanto imbarazzanti, nemmeno ai tempi di Berlusconi.E la colpa e vostra della vecchia sinistra,che tu ora vuoi “RI IMBARCARE”
Per i cari amici leghisti e grillini ecs PD. Vi stanno bene questi ignorantoni che vi stanno governando senza consenso popolare. ?OK Teneteveli.MA. Forse ancora per poco tempo. PERCHÉ .Gli italiani , quelli veri, quelli che sudano la pagnotta tutto il giorno, quelli che non alzano il braccio e la mano tesa in nome di quel luridume del passato, stanno capendo la verità che è stata nascosta. Certo il PD ha commesso un sacco di bestialità, la più grossa fare la guerra al RENZI che stava risanando l’ITALIA. . L’altra grossa bestialità è quella di non aver capito che la Lega del fascistoide Salvini stava avanzando nel consenso popolare in quanto strumentalizzatrice dell’odio razziale . Non crediate che sia tutto finito e che i ” sinistri” come li definite voi, siano spariti dalla circolazione. Sono sempre li, in attesa di riavvicinarsi alla politica , a quella politica vera, reale che sta al fianco dei lavoratori, quelli che pagano le tasse sino all’ultimo centesimo. Poi naturalmente siete tutti liberi di pensare e condividere la politica di questo esecutivo formato da due forze politiche in contrasto giornaliero da quando si è formalizzato. Ma i nodi, cari amici gialloverdi, stanno arrivando nel pettine. Ed in Italia la calvizia è in diminuzione quindi………non ci sarà ancora molto da aspettare ! I dati economici sono ormai acclarati. Ogni istituto o ente nazionale o internazionale ha dato il suo responso. Con questa finanziaria l’Italia sprofonda sempre di più. La prossima sarà lacrime e sangue e non credo che potranno continuare a dare la colpa agli altri o come, parenti serpenti, l’uno all’altro, in un gioco di specchi, giusto per ingannare gli elettori.Ormai il gioco sta per finire e le maschere dovranno calare e mostrare il reale volto dell’incapacità al governo !O se vogliamo delle velleitarie e sbagliate cosi dette riforme.
Quello che si deve fare è essere pronti con una proposta alternativa, credibile e praticabile.
Ricerca, investimenti, lavoro.Queste dovranno essere la parole d’ordine.
Indubbiamente sarà necessario un nuovo “patto sociale” che permetta la ripartenza.
Una totale lotta all’evasione, senza se e senza ma, adottando al massimo la moneta elettronica.
Una riorganizzazione del lavoro che preveda, a parità di salario, una riduzione dell’orario del lavoro, soprattutto per certe categorie di disagiati.
La pratica del part time per coloro i quali in prossimità della pensione subiscono il peso degli anni e di certe mansioni.
Fiscalizzazione degli oneri sociali e del costo del lavoro in funzione dei due punti di cui sopra e per un calo del carico fiscale.
E soprattutto controlli, controlli, controlli a tappeto su tutto quello che potrebbe danneggiare lo Stato e la società civile, liberandola dal malaffare, dalla corruzione, dalla concussione, dalla varie mafie.
Soltanto con qualcosa di radicale si potrà pensare di sostituire questa maggioranza che sta portando l’Italia al macello. E per fare tutto questo c’è solo una strada ritornare al governo renziano, e con RENZI,altra strade non ci sono.
SE CIO NO SI CI SARA ,IL VENEZUELA E DIETRO L’ANGOLO CON TE CARO ZINGARETTI NON SI VA DA NESSUNA PARTE. Con la proposta che dai per risolvere i problemi degli itaiani:
” … contrastare efficacemente le disuguaglianze, creando lavoro di qualità, puntando sul rilancio degli investimenti pubblici e privati, sulla lotta al cambiamento climatico, sui giovani, sulla riduzione delle differenze di genere…”Si – me la sarei aspettata da una partecipante a miss Italia, non da uno spacciato dai media, dopo Renzi, come un nuovo statista che serve al Paese. E poi questi bei intenti valevano anche 5 anni fa, quando il PD ha iniziato il suo quinquennio di governo. Che voi non avete permesso l’attuazione.
Tutto giusto vero ZINGA… perciò per riuscire a fare almeno un 1% delle belle cose che ha in mente, come sinistra moderna, occorrerebbe avere il coraggio di liberarsi della tanta zavorra che impedisce il volo e per zavorra intendo sindacati tipo CGIL di Landini, ultrasinistra, burocrazia, ideologia post-comunista, concertazione, statalismo, ecc, ecc. Ho elencato in ordine sparso solo alcuni dei fardelli che bloccano qualsiasi tentativo di cambiare le cose… sempre che dalle parole si voglia passare ai fatti. Altrimenti, se lo scopo è solo il confezionare questa bell’analisi accorata del dramma odierno sarebbe bastato un Bertinotti qualunque; maestro insuperabile del piagnisteo analitico e autentico faro della conservazione totale.
Insomma, caro Zingaretti, occorrerebbe una bella conversione al pensiero liberal-democratico, l’unica dottrina che oggi può offrire una qualche soluzione, da centro-sinistra, ai drammi contemporanei.
Se lei non sa di cosa stiamo parlando potrebbe chiedere lumi a Matteo Renzi…. ah già… però l’avete buttato giù da un dirupo e pure con tanta cattiveria.Mah!…. La vedo durissima allora.
