DOVE STA LA SINISTRA SINISTRA QUELLA VERA QUELLA GIUSTA QUELLA DEL POPOLO QUELLA DEI DIRITTI? IO MI VERGOGNO, STIAMO CONSEGNANDO IL PAESE AI FASCISTI.
PICCOLO MA SIGNIFICATIVO ESEMPIO! Periferia spinta dall’estrema Destra a perseguitare e scacciare i Rom. A Casal Bruciato è stato negato un appartamento, assegnato ad una famiglia Rom dalla Raggi, ma una donna di Casa Pound ha occupato, senza averne diritto. In questo momento Casa Pound guida la protesta contro i Rom, ma l’assenza di Governo, delle Forze dell’Ordine è tipico delle dittature. Mi vergogno di essere Italiano.
Ma la sinistra TANTO DECANTATA CHE MANCAVA NE PERIODO RENZIANO, ORA dove cazzo sta?
POI! Non ho capito una cosa e sarei felice se qualcuno m’illuminasse: a che serve andare a Governare con accozzaglie dell’ ultim’ora solo per il gusto di dire che si è al potere? Leggo che molti sono stufi di fare lotte e di scontrarsi con la sinistra e quindi bisogna essere uniti per sconfiggere il nemico. Vorrei sapere a cosa serve se poi insieme non possiamo comunque governare. Credo che si debba costruire un nuovo progetto, omogeneo e con gli stessi obbiettivi, altrimenti è tutto inutile e vanificato. Solo in questo modo c’è la sicurezza di poter fare qualcosa per il Paese. La storia insegna che le accozzaglie non hanno mai funzionato.
#maipiù con chi ha brindato alla sconfitta,
#maipiù con chi ha fatto una scissione “ad personam”
#maipiù con chi lavorato per far perdere il Pd
#maipiù con chi ora vorrebbe rientrare ora perché altrimenti non eleggerebbe nemmeno in europarlamentare.
#maipiù perché D’Alema Bersani e accoliti hanno fatto solo danni. Appunto: #maipiù
Solo qualche settimana fa, quando ci siamo permessi NOI RENZIANI di analizzare in modo diverso il voto in Basilicata, sostenendo che c’era poco da bearsi perché non rappresentava alcuna novità né dal punto di vista tattico (l’alleanza con le liste civiche c’è sempre stata) né da quello elettorale (abbiamo perso ancora e con un risultato quasi simmetrico a quello delle alleanze alle politiche), siamo stati tacciati di fuoco amico.
Ho deciso allora di restare in silenzio e lavorare da semplice militante per il Partito.Nel frattempo ho cercato di seguire l’evoluzione dell’attività del partito sforzandomi di rimuovere qualunque tipo di pregiudizio. Così, nel giro di un paio di settimane, mi sono imbattuto nella proposta di Zanda di ripristinare il finanziamento pubblico ai partiti (ottimo pretesto per rianimare gli attacchi frontali dei 5 stelle), in un dibattito surreale sulla opportunità o meno di mettere la fiducia sullo ius soli due anni fa, in un incontro di Zingaretti con i sindacati subito dopo il quale Landini lancia la proposta di una patrimoniale, nell’ennesima intervista di Smeriglio nella quale esalta l’accordo con i 5 stelle nel metodo Lazio, nell’ambigua affermazione del Segretario che sul reddito di cittadinanza “non è contrario ma preoccupato”.
E poi c’è il capitolo europee. Con il fallimento di un accordo con “più Europa” per la lista unica alle europee, con l’offerta e relativo rifiuto della candidatura a Lucia Annunziata e Susanna Camusso nelle nostre liste, con Parrini, autorevole rappresentante della costituenda corrente ‘riformista’ che osanna l’accordo con Enrico Rossi (presidente della regione Toscana e autorevole rappresentante degli scissionisti del PD), con Calenda capolista della nostra lista nella quale campeggia il logo del PSE e che, prima di un brindisi con D’Alema (che plaude alla lista unica con il PD da spostare però un po’ più a sinistra’) e Martina, al motto di ‘Nicola ti abbiamo anticipato’, non esclude una volta eletto di iscriversi al gruppo dell’ALDE, con i ripetuti annunci di nomi di ex scissionisti di Mdp che entrerebbero a far parte delle nostre liste.
Vorrei dirvi: fermatevi e riflettete. Sono settimane che la nostra attività principale è tutta tattica e politicistica, incentrata attorno all’accordo con Mdp, un partitino dell’1% che in gran parte è costituito da ceto politico. Voglio prescindere dal fatto che sono quelli che più di tutti hanno lavorato per fare male a tutta la nostra comunità, e voglio chiedervi: ma davvero così pensiamo di allargare, di crescere nei consensi? Davvero questo è il bacino di riferimento per riportare il Partito Democratico ad essere competitivo nel panorama politico? Ma se la notizia di oggi è che pure Di Maio sembra aver capito che il campo per recuperare consensi è quello dei moderati, dei delusi ritiratisi nel non voto, è possibile che solo noi continuiamo ad ignorare quel mondo dedicandoci sostanzialmente solo a tatticismi politici, accordicchi con ceto politico che non rappresenta praticamente nulla oltre che sé stesso?
Sono andato a riguardarmi dichiarazioni, interviste, post; si parla solo di tattica, di accordi, di alleanze. Ma dov’è la nostra proposta politica sull’Europa? Le nostre idee di cambiamento? La nostra alternativa ai populisti/sovranisti?
Dopo un piccolo sussulto dovuto alla spinta delle primarie, i sondaggi ci riportano inchiodati a quel 19-20% (che è esattamente il risultato delle politiche con l’aggiunta di Mdp e socialisti) e questo nonostante i partiti di governo litighino su tutto, nonostante ogni giorno vengano inchiodati alle loro responsabilità sul crollo economico/finanziario del nostro paese, nonostante gli scandali, le gaffes e i fallimenti che sono sotto gli occhi di tutti. Fermatevi un attimo, riflettete su dove state conducendo la barca, se davvero la nostra ambizione può essere quella di consolidare un partito a vocazione e destino minoritari. Forse il nostro popolo, quello che con un colpo di frusta ci ha rianimati con le primarie, merita qualcosa di più e di meglio.
