ORA DANNO LA COLPA AGLI IMPRENDITORI DEI LORO CRIMINI

Stasera mi è capitato nelle orecchie un passaggio di Marco Travaglio che mi ha lasciato di stucco. Dopo aver preso atto, visto che non era più possibile negarlo, della crisi profonda in cui il governo da lui auspicato e difeso ha gettato il paese, cosa si inventa?

Che la colpa è degli imprenditori, perché non investono, perché sono brutti e cattivi.

Ora, io con alcuni imprenditori e con alcune branche, ho polemizzato spesso, ma sentir dire che la responsabilità del disastro italiano è loro, veramente mi fa saltare sulla sedia sbalordito.

Perché? Semplicemente perché, se questo paese sta ancora in piedi, se si può permettere un benessere comunque diffuso, se si può permettere un welfare non perfetto ma su alcuni comparti ai primi posti nel mondo, ebbene questo lo dobbiamo solo agli imprenditori italiani.

Sì, gli imprenditori che anche in anni di crisi profonda, non si sono depressi, anche quando la produzione, il mercato, il mondo stava cambiando e il nostro manifatturiero, la nostra trasformazione non poteva più stare in piedi, loro hanno inventato il made in Italy, che non esiste, ma lo hanno inventato. Loro senza l’aiuto di nessuno, prendono ogni giorno la valigetta e girano il mondo a vendere prodotti italiani e spesso anche fumo. Loro hanno continuato a produrre anche in Italia, dove le condizioni sono pessime, per rapporto con le maestranze e con i sindacati, per la spada di damocle dell’art.18 (sì avete capito bene, dell’art. 18, perché il 99,9% di chi lo aveva prima lo ha ancora adesso) per costi aggiuntivi, per le migliaia di adempimenti fuori dal mondo a cui sono sottoposti.

In altri paesi gli imprenditori hanno alle spalle lo stato, che gli organizza i viaggi, le fiere, gli incontri, ha camere di commercio estere efficientissime per la promozione dei loro prodotti. In Italia i nostri imprenditori hanno fatto tutto da soli. In Cina ci erano arrivati da decenni avendo capito le potenzialità del mercato, non ce li ha portati Di Maio.

Il primo governo che aveva pensato a qualcosa per loro, aveva approntato un aereo apposta per questo servizio, un aereo che doveva girare il mondo a vendere l’Italia. La grettezza e ignoranza di certa politica ha fatto sì che quell’aereo rimanesse nell’hangar.

Nessun imprenditore al mondo è ostacolato nel proprio lavoro come in Italia, per la burocrazia, per la lentezza, per non parlare della magistratura. Se un’impresa ha un cliente che non paga, la pratica legale può durare 10 o 12 anni ed arrivare a conclusione quando del cliente non c’è più nessuna traccia. E vogliamo parlare delle infrastrutture? Stiamo ostacolando la Tav, ma lo sappiamo che siamo l’unico paese europeo che non ha un’organizzazione di trasporto su rotaia? E le strade? Ne parliamo? Ricordo la bergamasca negli anni 70, c’erano zone come la Val Seriana, zona alta, con una concentrazione di industrie da far paura. La valle era unita a Bergamo da una stretta provinciale che ogni pomeriggio era completamente bloccata dai Tir. Ricordo anche di aver conosciuto proprio lì i primi leghisti, che vedevano quella loro strada di cui non si occupava nessuno, poi andavano in Calabria e vedevano autostrade nel deserte, completamente vuote.

Erano gli anni 70, sapete com’è oggi la situazione? uguale. Per non parlare dei servizi, delle telecomunicazioni, delle banda larga che non esiste.

E infine, non investono? Ma che ne sapete voi, ma andateci in giro per le fabbriche e guardate che tecnologia e automazione c’è ovunque, siamo fra i paesi più evoluti. Si sono dovuti adeguare per forza, perché con la produttività più bassa d’Europa che abbiamo, si salvano solo con la tecnologia.  Anche perché se non fosse così forse non avremmo il problema della disoccupazione.

ORA DANNO LA COLPA AGLI IMPRENDITORI DEI LORO CRIMINIultima modifica: 2019-04-16T10:56:31+02:00da bezzifer
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