La scrittrice Michela Murgia risponde alle offese di Matteo Salvini con il gioco della “sinossi dei curriculum”.L’autrice di “Accabadora” ricorda quando era studente lavoratrice, poi insegnante precaria, operaia in una centrale termoelettrica e ancora cameriera d’albergo e infine operatrice di un call center prima di arrivare ai successi editoriali. “Lei invece, signor ministro?”
Michela Murgia risponde per le rime all’ennesimo tweet offensivo di Matteo Salvini che ha definito la scrittrice, autrice del bestseller “Accabadora” e vincitrice dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello, una “intellettuale radical chic e snob”. Murgia replica al ministro dell’Interno con un lungo post su Facebook proponendogli un gioco, la “sinossi dei curriculum”.
Che dire? Non c’é da aggiungere una virgola a ciò che ha scritto Michela Murgia. Aspettiamo la replica del ministro, anche se già ce la possiamo immaginare.
SALVINI: Non credo capirà quanto le ha scritto, se lo farà tradurre da qualche servo benevolo che avrà l’ingrato compito di edulcorare il suo messaggio. Perciò quale replica di quale “ministro” ? io non vedo alcun “ministro” degli interni,io vedo solo uno che è stato mantenuto dallo Stato e dai finanziamenti pubblici, privati e “non manifesti” (leggasi occulti) io vedo solo uno che allude al Fascismo, alleandosi ai fascisti italiani ed europei e non-europei io vedo solo una marionetta guidata da Bannon e vicina a Putin, Erdogan e altri il cui rispetto della vita umana è vicino a zero o negativo io vedo solo un finto poliziotto, un finto pompiere, un finto ministro degli interni che appunto fa finta di essere il DUX dell’Italia io vedo solo il DEBITO PUBBLICO ITALIANO ingigantire per affossare deliberatamente l’italia e l’Europa io vedo solo muri che si alzano a prezzo di morti annegati.
Michela. La mia unica preoccupazione è che il bulletto affetto da sindrome di zelig non capisca quello che Lei scrive con tanta eleganza e autorevolezza. Se me lo consente, le do qualche suggerimento. Scriva delle fasi più brevi, del tipo, soggetto predicato e oggetto. Non usi parole difficili come lavoro e politica e poi ancora sinossi e curriculum. Se proprio non ne può fare a meno, ne spieghi il significato con parole povere o per immagini. Infine, e qui la faccenda si complica, non dia per scontato che il suo percorso, che molti di noi definirebbero esemplare, lo sia anche per uno come il succitato e, per tutti quelli, che come lui, ovunque si collochino politicamente e socialmente, pensano che sia meglio ricorrere alle scorciatoie. Grazie di esserci.