Zingaretti chiude la porta: in caso di crisi nessun soccorso a M5s

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Il segretario democratico chiude le porte ai grillini: “Se accadesse bisognerebbe ridare la parola agli italiani”

Ha chiuso la porta. Perché con un movimento in mano a un reazionario mancato come Giggino Di Maio e a una società privata come la Casaleggio Associati non si può governare.
Diverso il giudizio sui tanti – anche a sinistra – che hanno votato M5s pensano di aver trovato la risposta ai loro problemi. 
’’Se si arriverà alla crisi la soluzione più corretta sarà quella di ridare la parola agli italiani perché il livello della crisi è talmente drammatico che nessun governo parlamentare la potrebbe affrontare”. Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti interpellato su possibile soccorso dem a M5s in caso di crisi di governo.
”E la lista unitaria del Pd alle Europee – ha aggiunto – è un messaggio all’Italia, è l’inizio dell’alternativa perché se vince questa lista alle europee questo governo andrà a casa e in Italia ci sarà più chiarezza”.

Forse…dico forse…il PD si sta accorgendo di quanto realmente siano pericolosi i 5 Stelle per la democrazia.
Ora Zingaretti si dedichi alla messa a punto di un programma serio e concreto, proponendo ai cittadini un programma di ampio respiro, che realmente affronti i problemi socio-economici che stiamo attraversando. L’antifascismo non basta più.

Mi riferivo alla Casaleggio Associati, società che concorre alla politica nazionale senza avere al suo interno alcun metodo democratico, come previsto dall’ art. 49 della Costituzione.
Mi riferivo al progetto, pubblicamente dichiarato, di sovvertire la democrazia parlamentare, sostituendola con un altro regime di “democrazia diretta”, gestita sul modello della piattaforma Rousseau. Quanto al resto, visto che i 5 Stelle strombazzano ai quattro venti di avere il merito esclusivo della politica economica del governo (mentre Salvini non fa un tubo) staremo a vedere…. .

Ammetto che l’attuale sistema dei partiti non sta funzionando, perchè non coinvolge abbastanza gli elettori ed il popolo da cui dovrebbe essere delegato, ma non credo che la “democrazia diretta” funzionerebbe meglio, perchè milioni di persone hanno ciascuna un pensiero che non è esattamente identico a quello degli altri ed è più difficile metterle d’accordo, anche con le tecnologie digitali di oggi.
Inoltre, la gente vive i problemi quotidiani (lavoro, bollette, disoccupazione, arrivare a fine mese, famiglia ecc.) e magari non ha il tempo di studiarsi bene tutte le questioni su cui decidere.
Per questo anche nell’antichità, quando certe democrazie erano di qualche migliaio di persone che potevano incontrarsi a discutere nelle piazze, nascevano comunque organizzazioni politiche che raggruppavano che la pensava in un determinato modo, facendo ovviamente una “sintesi per omogeneità” dei molti singoli pensieri..
Oggi cosa si vorrebbe fare?
Un sistema senza partiti, senza parlamento, in cui tutte le decisioni vengono prese con un click attraverso la piattaforma Rousseau?
I questo caso, il potere verrebbe sempre gestito da quei pochi che si occupano a tempo pieno delle questioni, con la differenza che vi sarebbe un “partito unico”… e la cosa non mi piace perchè assomiglierebbe più ad un “modello cinese”.
Preferirei che i partiti attuali cambiassero, introducendo un po’ di “democrazia diretta” al proprio interno, sempre nell’ambito di un sistema di rappresentanza parlamentare.

SI.Il PD fa più che bene a non allearsi con questi incompetenti, ignoranti che si sono fatti Inc…. E da Salvini che parla alla pancia degli italiani più ignorante, ma poi non fa nulla. A settembre ci sarà una finanziaria lacrime e sangue e ne dovranno rispondere la Lega e i 5 stelle.

 

Zingaretti chiude la porta: in caso di crisi nessun soccorso a M5sultima modifica: 2019-05-13T08:51:43+02:00da bezzifer
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