Il Pride dei docenti.Qui non abbiamo un discorso di “sono d’accordo” o “non sono d’accordo” con il contenuto. Qui si parla di DEMOCRAZIA.

Il Pride dei docenti, lezioni alternative nelle classi d'ItaliaIl Pride dei docenti, lezioni alternative nelle classi d’Italia.

C’è chi legge la Costituzione e chi Montale: la mobilitazione del mondo della scuola per la prof sospesa.

Uno dei tanti post recita: “Lettura in classe, sospendeteci tutti”. Al liceo Agnesi di Milano i docenti hanno visto il video incriminato con gli studenti poi commentano con ironia: “E’ stato un utile spunto di riflessione. La trasgressione ha toccato l’apice con la lettura degli articoli della Costituzione: altro momento utile in vista della Maturità, dove a cittadinanza-Costituzione è stato riservato un momento apposito (purché non la si dimentichi, verrebbe da pensare). Poi siamo tornati a Montale, alla sua lezione morale, alla sua sottoscrizione del Manifesto degli intellettuali antifascisti”. Lezioni alternative, la lettura a voce alta nelle classi e nelle aule di università degli articoli 21 e 33 della Costituzione, quelli sulla libertà di pensiero, della scienza, dell’insegnamento. Oggi è il giorno del Teacher pride. Orgoglio docente a sostegno della docente di Palermo Rosa Maria Dell’Aria sospesa per 15 giorni per omesso controllo su una ricerca dei suoi studenti in cui si tracciava un parallelo fra le leggi razziali del 1938 e il decreto sicurezza del 2018.

Premesso che l’articolo 33 della Costituzione dispone che l’insegnamento è libero, premesso che l’accostamento del decreto sicurezza alle leggi razziali è del tutto incoerente e premesso che personalmente non avrei adottato un simile provvedimento, mi stupisco di chi si stupisce della forma di autotutela adottata da una parte del mondo scolastico.L’intero comparto dell’insegnamento, dalla scuola all’università, è sempre stato terreno di sinistra.La stragrande maggioranza degli insegnanti affonda le proprie radici nella cultura post-sessantotto, orientando le discussioni ed il proprio insegnamento a quei valori.Insomma, niente di nuovo.Ma qui non abbiamo un discorso di “sono d’accordo” o “non sono d’accordo” con il contenuto. Qui si parla di DEMOCRAZIA. Ogni uno deve essere libero di esprimersi, ANCHE a scuola, se non lo fa in modo violento o minaccioso. Io conosco diversi leghisti che credono nella democrazia, quindi non ne faccio un discorso di colore politico.Complimenti anche a chi non voleva farlo vedere, in questo modo è riuscito a fare conoscere questo filmato a milioni di persone.

A Salvini e i suoi colleghi leghisti di governo va dato atto che sono riusciti in un’impresa ritenuta impossibile: far ritrovare un’identità professionale a gente che si sentiva dimenticata e disprezzata dalla comunità italiana.E spero che dopo il 26 vengano dimenticati e disprezzati nuovamente e definitivamente. Invece un applauso per i docenti che si sono trovati riuniti nel definire neofascista un personaggio che ricopre indegnamente un posto di governo; trovarsi uniti in migliaia e in tutta italia nello spedire al mittente il tentativo di limitare la loro libertà didattica.  Chi  fa veramente pena e direi ribrezzo sono i vari funzionari, dal ministero della PI al Provveditorato che hanno tentato la via disciplinare per punire l’insegnante tranne poi giustificarsi come qualsiasi imputato nazista di avere obbedito agli ordini. Per questo aggiungo che. La parola d’ordine ‘sospendeteci tutti’ appare limitativa. Preferibile: ‘Sospendiamo gli autori del diktat’. Il 26 maggio si vota per l’Europa. Una occasione formidabile per rimettere ciascuno al suo posto: chi dentro, chi fuori.Basta osservare un aspetto che pare essere sottovalutato dalla cosiddetta comunicazione: nessuno, fra i tre ministri implicati (Istruzione, Cultura, Interno), si è assunto pubblicamente la responsabilità dell’atto! Un coraggio leonino, anche se dall’insieme traspare un vecchio e orrido adagio: colpisci uno (una) per educarne cento.Terroristico, non educativo.

Una scuola in cui gli allievi si fanno delle domande e raffrontano la storia, l’evoluzione, il passato con l presente con senso critico , la miseria e la ricchezza è quella che fa crescere la consapevolezza di essere cittadini e non sudditi. Grazie agli insegnanti che pongono domande e che non esigono risposte preconfezionate. Per questi pacchetti bastano le parole crociate.

CONOSCETE.Bella la metafora del maestro giardiniere. In Giappone, gli insegnanti sono gli unici che non si inchinano davanti al’imperatore. Quando ti definisci“spirito anarchico” è necessario spiegare che l’Anarchia è pacifista. La gente comune l’associa con i bombaroli, i terroristi che non hanno niente a che vedere con l’ideologia. Gli anarchici hanno storicamente contro qualsiasi forma politica e di potere. Quindi sotto mira di destra e sinistra. Gli anarchici non vogliono un governo centrale ma periferico, consiglio di quartiere, consiglio di istituto… dove si governa dal basso e non dal vertice. Insomma dei puri e vittime allo stesso tempo. È come gli atei. Odiati da tutte le religioni pur essendo i più fedeli. Fanno il bene per convinzione, per fede, senza aspettarsi un premio o temere un castigo.

Il Pride dei docenti.Qui non abbiamo un discorso di “sono d’accordo” o “non sono d’accordo” con il contenuto. Qui si parla di DEMOCRAZIA.ultima modifica: 2019-05-21T18:13:15+02:00da bezzifer
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