RENZI «Abbiamo perso 120 mila voti. E il flop del M5S è merito mio che bloccai un accordo di governo»

Renzi chiama a raccolta i suoi Comitati e frena ridimensiona l’ entusiasmo tutto suo di Zingaretti.

Matteo Renzi come tutti è appeso all’evoluzione del quadro politico, ma tanto per dare una dimostrazione di forza chiama a raccolta il 12 luglio a Milano i suoi Comitati civici, in una giornata contro «questo governo e le fake news». Perché «in questa vittoria di Salvini c’è una cosa positiva, cresce la voglia di lottare e di battersi. E noi siamo pronti a lottare con i Comitati civici e con i nostri amministratori e con chi è impegnato nel Pd per restituire all’Italia il gusto di sorridere».

Competition con Calenda

A questo primo appuntamento dei Comitati «ne vedremo delle belle», promette Renzi lanciando anche la decima edizione della Leopolda dal 18 al 20 ottobre come «un’edizione speciale per tantissimi motivi». Insomma, una chiamata alle armi, che in qualche modo lancia la suggestione di una sua forza politica autonoma (lui non ne fa cenno ma tant’è), che potrebbe essere creata in tandem o in concorrenza con quella che ha in animo di costruire Carlo Calenda come costola dei Dem. Entrambi concorrono sulla stessa platea potenziale e quindi vincerà chi si muoverà per primo. Ed entrambi hanno il problema di non poter mollare a cuor leggero il Pd: il primo perché ne è stato segretario e il secondo perché appena eletto come europarlamentare. Ma tutto dipenderà da cosa succederà nel governo. «Salvini ha vinto le europee ma non ha preso il 41% che prendemmo nel 2014. Il Pd ha vinto le amministrative e Di Maio ha perso tutto, ma scommetto che resterà attaccato alla poltrona».

Stop alle sirene pro-grilline

Renzi però sente montare un’aria minacciosa nei confronti di Di Maio, lo dimostrano uscite tipo quelle di un fedelissimo come Paragone. Che possono far presagire una resa dei conti. E quindi mette le mani avanti per stoppare qualsiasi ritorno di fiamma verso i grillini, attribuendosi in un certo senso il merito del loro flop. «Oggi la tattica del pop-corn dona una nuova chance al Pd e mostra l’insussistenza del M5s. Se si sta sgonfiando lo dobbiamo a tanti di noi che un anno fa hanno detto no all’accordo. Non ci dicano grazie ma non ci provino più, perchè vecchi e nuovi notabili lo rifarebbero».

I due scenari possibili

Ma il pallino lo ha in mano Matteo Salvini e dunque dalle parti dell’ex segretario si ragiona su due possibili scenari: se si votasse a settembre, i parlamentari a lui fedeli verrebbero falcidiati dalle liste e lui sarebbe uno dei pochi a salvarsi con il suo collegio blindato a Firenze. Discorso diverso se invece si votasse tra un anno: a quel punto ci sarebbe anche tempo per costruire una formazione di centro moderato da far alleare col Pd. Partito sul cui futuro Renzi si professa «straordinariamente ottimista», senza fargli però troppi complimenti. L’ex leader manda un avviso al suo successore Zingaretti. Reo di aver liquidato l’argomento che il Pd ha preso meno consensi del 2018 «come le comiche finali di una stagione politica superata».

Il colpo ai vari Prodi e Bersani

In diretta Facebook, Renzi sentenzia che «non c’è niente da festeggiare, siamo arrivati secondi come nel 2018 e abbiamo perso 120 mila voti. Poi certo il Pd ha guadagnato 4 punti percentuali, ma è normale, perché hanno votato Pd i D’Alema, i Bersani, Prodi che aveva votato nel 2018 un altro partito. È stato importante aver fatto tutti una campagna senza polemiche. Ma se avessimo avuto noi la stessa lealtà anche in passato avremmo ottenuto risultati migliori. Certo è un inizio, sarebbe assurdo dire che è una grande vittoria, ma è un piccolo passo avanti di cui siamo contenti».

E dunque si preannuncia scoppiettante la Direzione convocata da Gentiloni domani pomeriggio, dove potrebbe riandare in scena lo scontro tra maggioranza e renziani. Con buona pace dei ballottaggi alle comunali e della prova unitaria data fino all’altro ieri limitando al massimo gli effetti del «fuoco amico».

RENZI «Abbiamo perso 120 mila voti. E il flop del M5S è merito mio che bloccai un accordo di governo»ultima modifica: 2019-05-30T09:22:29+02:00da bezzifer
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