Si può sorridere (o indignarsi) per un governo che vuole salvare a tutti i costi Alitalia (un milione di perdite al giorno) e alla fine si ritrova con in mano solo l‘offerta del funambolico Lotito, presidente e padrone della Lazio e imprenditore non proprio attendibile (i soldi sono della moglie), che gestisce imprese di pulizia e di catering. Come si può sorridere per la decisione di fare la guerra ai negozi pachistani e etnici in generale.
Si può tirare giù qualche madonna per questa sciocca insistenza sui mini-bot, bocciati da chiunque abbia fatto almeno la terza media. Ma ci si può indignare anche per la storia delle cassette di sicurezza, che stanno diventando una questione seria.
Nel senso che se uno è titolare di una cassetta e non corre a pagare la tassa voluta da Salvini, sostenendo che dentro ci sono solo le fotografie della nonna, la guardia di finanza metterà il tipo in un elenco speciale e gli andrà a rompere le scatole un giorno sì e l’altro pure.
Siamo al regime demenziale-bulgaro-sovietico, ma che sembra ottenere comunque il consenso degli italiani (ma i 5 stelle sono già stati mandati a quel paese…).
In queste condizioni, e spiace per i puristi della politica, la sinistra o la destra (Forza Italia) possono ben poco. La politica tradizionale è stata battuta, e alla grande, da queste masse di popolo, che sembrano non ascoltare altro.
Solo dopo oltre dieci anni la gente ha cominciato a capire che il Movimento, ad esempio, era una buffonata inventata da un buffone al grido di ”Vaffanculo”, unico suo contributo alla scienza politica del 21° secolo. Salvini e la Lega sono anche peggio perché sono pure autoritari con nessun rispetto per le libertà civili e i valori della carta Costituzionale. Ma resistono nel consenso popolare.
Non ci sono molte spiegazioni. La gente è così depressa e scoraggiata che Salvini appare come una salvezza. Ha messo su una squadra che sembra l’elenco dei reati del codice penale, ma non importa. Promette di tagliare le tasse, e quindi va bene. Ma, soprattutto, ha l’aria di essere l’uomo forte, colui che riparerà i torti e farà giustizia, magari andando a frugare nelle cassette di sicurezza, oggi, e domani nel nostro tinello e sotto il nostro materasso.
Una storia così, e mi spiace appunto per i puristi della politica, non può essere abbattuta dalla politica sonnolenta di Zingaretti o catatonica di Forza Italia. Solo la commissione Ue può fare qualcosa e, ancora di più, i mercati. L’appuntamento è per l’autunno, quando bisognerà scrivere la nuova legge di stabilità.
Lì salterà tutto per aria perché i conti sono i conti.
Ma, forse, qualcosa si muoverà anche prima. Salvini, con la faccia di tolla che ormai gli conosciamo, dice che questa commissione è delegittimata a procedere contro l’Italia. Non è vero, è una bugia, ma non importa: contro l’Italia e le sue spese pazze, assistenziali, si sono schierati 27 paesi Ue su 28 (meno l’Italia, cioè).
Durante tutta la campagna elettorale Salvini ha urlato che avrebbe cambiato l’Europa. Da come si stanno mettendo le cose, l’Europa cambierà lui, nel senso che lo manderà a casa.
Viva l’Europa.
