L’umiliante naufragio della politica.

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Qual è l’aspetto più grave del lungo e drammatico braccio di ferro avvenuto sulla pelle di oltre 40 persone a Lampedusa? Nessun passo avanti verso un quadro regolativo e impegni delle istituzioni europee e nazionali per la gestione razionale dei flussi dei profughi. Anzi, si conferma, quindi si aggrava, l’abbandono del terreno politico da chi, per mestiere, non dovrebbe fare né il cacciatore con la bava alla bocca di ong, ma lo sceglie, né l’ong, ma ne è costretto. Ancora una volta, la politica, intesa come razionale attività per la risoluzione dei conflitti, per la composizione degli interessi diversi e contrapposti, per la definizione e l’attuazione di soluzioni a problemi complessi e strutturali, è rimasta ai margini.

È sequestrata dallo spettacolo, anzi è spettacolo, abilmente organizzato dal Ministro dell’Interno. Sul piano umanitario, la soluzione alla fine è arrivata. Sul piano politico, è una umiliante sconfitta generale, in Italia e nell’Unione europea, per la Commissione e i governi nazionali, direttamente o indirettamente coinvolti. Non è una novità. È l’ennesimo episodio di una lunga serie. Un’interminabile serie: un altro paio di SeaWatch3 sono in arrivo nei prossimi giorni. Il Ministro social Salvini è già ripartito per Lampedusa su Twitter. Una serie di successo, per chi dalla vantaggiosa posizione di governo fonda il suo consenso sulle apparenti risposte d’ordine per alimentare il disordine, in un circuito vizioso soffocante per la democrazia.

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Faccio presente che la UE, la Commissione e i governi dei paesi più influenti (Germania, Francia e satelliti vari) si trovano attualmente in una posizione di assoluto stallo per i motivi che tutti conosciamo. Sul caso di Carola Rackete, mi pare che la reazione dell’opinione pubblica tedesca si sia rivolta soprattutto contro il tentativo di criminalizzare il suo operato e di non tener conto degli aspetti umanitari della vicenda. Sul tema della redistribuzione dei profughi, invece, il governo tedesco resta – a mio parere – piuttosto reticente ed ambiguo. Ma questo è dovuto al fatto che anche l’alleato di governo della cancelliera (la SPD) ha su questo tema una posizione poco chiara e, in fin dei conti, subalterna a quella del partito di maggioranza (CDU). La stessa incertezza credo di poter cogliere all’interno dei Verdi, il partito emergente in Germania e probabile futuro alleato di governo. A ciò si aggiunge la constatazione che la burocrazia ministeriale tedesca punta – per tradizione – all’immobilismo e al vantaggioso status-quo. Sono quindi abbastanza scettico sulle possibilità di influenzare nel breve e medio periodo le direttive dell’elefante tedesco, sia a livello nazionale che comunitario. Resta poi il fatto che l’attuale governo italiano viene preso in scarsa considerazione, perché all’estero non si capisce se il premier sia Conte o Salvini e le tirate anti-tedesche e anti-UE di Salvini vengono prese sul serio.

Aggiungiamo che il ministro responsabile della tale situazione,non si presenta mai alle riunioni europee,fatte per discutere analizzare confrontarsi proporre attuare soluzioni,per il tema proposto,il gioco e fatto,siamo isolati,e non presi in considerazione,e ci troviamo in questa situazione politica tragico comica,vita dal europa,ma in ITALIA ha il vento in poppa, e non si vede la fine della commedia tragico comica.Ho semplificato, ma questa è – mi pare – la sostanza del problema.

Sono politicamente e moralmente sbalordito di ciò che e successo sulla Sea swatchs. Non avrei mai pensato che il nostro Paese, e l’intero continente, cadessero così in basso. Non avrei mai pensato che una larga maggioranza dei nostri concittadini fosse così abbondantemente cinica. Mi dispiace dirlo, ma penso che il mio continuo e costante impegno civile andrà a farsi benedire. Perchè poi la stampa in generale fa titoloni su le imprese di Salvini e trascura tutto il resto. Infine non vi sentite anche voi , in qualche modo, complici di questo sfragello culturale che subisce il nostro paese?

Caro politico! A me non interessa niente delle belle parole, so solo che le persone continuano a morire in mare, so solo che una volta accolti, non siamo in grado di garantirgli una casa, un lavoro, e se musulmani un posto per pregare, so solo che i musulmani non possono frequentare le nostre spiagge, causa l’indecenza delle donne mezze nude che umiliano il loro credo, so solo che le bambine dei profughi sono costrette ad andare a scuola in classi miste, e 9 ragazzi su 10 hanno immagini porno sul cellulare, che sicuramente faranno vedere alle ragazze musulmane.Potrei continuare, ma mi fermo qui, e chiedo al politico di turno che può e deve emanare leggi e regole umanitarie e democratiche , di fare delle leggi a favore dei profughi, così evitiamo di umiliarli con la nostra assurda cultura.

 

L’umiliante naufragio della politica.ultima modifica: 2019-07-02T11:45:09+02:00da bezzifer
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