Ora IN Salvini La paura FA 114 .49 milioni fregati agli italiani.

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La versione leghista su Savoini è smentita dai fatti. Il vicepremier è nervoso e prova a passare all’attacco insieme ai giornali a lui vicini

 

L’inchiesta sui fondi di Mosca alla Lega, o il tentativo di alcuni emissari di ottenere finanziamenti, sta mettendo in crisi il leader leghista. L’indagine della procura di Milano, che da mesi ha acquisito gli audio pubblicati nei giorni scorsi da BuzzFeed, potrebbe portare alla luce atteggiamenti poco chiari di uomini vicini al leader leghista. Uomini come quel Gianluca Savoini che è indagato per corruzione internazionale.

L’attacco dei giornali di destra

La preoccupazione del leader leghista è chiara se si guardano le prime pagine dei giornali più vicini al Carroccio, accompagnati da articoli ed editoriali che sono tutto un programma. Si va da Il Giornale che sottolinea come il Pci ricevesse soldi dall’Urss – fatto che risale a oltre quarant’anni fa – a La Verità che prova a gettare fango sul giornalista autore dello scoop etichettandolo come renziano. Questi attacchi sono un’alzata di scudi che dimostra come la macchina di propaganda leghista stia cercando di sviare l’attenzione.

Salvini cerca i “nemici”

Ora il leader leghista sta cercando i nemici, chi può essere stato a far partire tutto. Per Salvini qualcuno vuole gettare scredito sulla Lega. Il ragionamento del vicepremier è che sono “scomodi”. Nessuna riflessione sull’accaduto, solo rabbia e la volontà di trovare il “colpevole”.

Il sì del M5s alla richiesta di una Commissione parlamentare d’inchiesta, seppur con tutti i se del caso, è un altro colpo per lui. Si sente accerchiato e come scrive Verderami sul Corriere vuole capire da “dove è partito il colpo”. Continua a ripetere che non ha preso un rublo, ma sulla vicenda e sui colloqui solo un timido “non posso sapere con chi parla la gente”.

Salvini sa benissimo che la vicenda potrebbe avere ripercussioni sul governo e sul consenso che grazie a mesi di continua propaganda è riuscito a conquistare. Per uscire da questa situazione fa quello che gli riesce meglio, vale a dire attaccare gli avversari. Il video di ieri in cui dice che la riforma voluta da Renzi sulle provincie è “una riforma del ca..o” è sintomatico del suo nervosismo. Così come l’attacco al M5s, in particolare al leader movimentista Fico, su Decreto sicurezza bis e autonomie è un modo per spostare l’attenzione mediatica.

Le menzogne leghiste su Savoini

Oggi Carlo Bonini su Repubblica nota la linea di difesa leghista. Savoini, di cui non si può negare il rapporto con Salvini, viene disegnato come personaggio secondario. La portavoce del viceministro riporta Bonini parla così del rapporto tra i due e con l’associazione: “L’associazione Lombardia-Russia non ha nulla a che vedere con la Lega. Gianluca Savoini non ha mai fatto parte di delegazioni ufficiali in missione a Mosca con il ministro”. Il problema che a smentire Salvini e la sua difesa è lo stesso Salvini e la sua passione social. Infatti Savoini è in primo piano nella foto twittata dal ministro dell’Interno durante un tavolo con l’omologo russo (16 luglio 2018). Certo la portavoce dice che la presenza nella foto “non significa che fosse lì perché era nella delegazione”, ma appare alquanto improbabile che una persona al di fuori della delegazione possa sedere ad un tavolo istituzionale con tanto di microfono. Tra l’altro lo stesso Savoini ha ammesso in passato di aver sempre fatto parte delle delegazioni in Russia di Salvini.

Ora IN Salvini La paura FA 114 .49 milioni fregati agli italiani.ultima modifica: 2019-07-12T12:03:13+02:00da bezzifer
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