PER UN NUOVO CLN, SUBITO Bisogna fermare Salvini e i populisti con un fronte largo. Come si fece durante la guerra partigiana

Vedo che il mio amico Pino Granata rilancia l’idea di un nuovo Cln per contrastare la deriva salviniana e populista. Sono completamente d’accordo. E qui sotto ripubblico un articolo dell’ottobre scorso in cui segnalavo appunto l’idea di un nuovo Cln, una delle pagine migliori della recente storia italiana.

Dati i tempi e i personaggi in circolazione, mezze figure spente, temo che non se ne farà mai niente. Ma tentare non guasta.

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L’idea di chiamare il nuovo organismo Cln (comitato di liberazione nazionale) era ovviamente una provocazione. Qualunque altro nome va benissimo.

Del vecchio Cln, quello che ha guidato la guerra partigiana, va ricordato soprattutto il miracolo: ne facevano parte tutti, dai monarchici ai comunisti. Una composizione così larga non impedì al Cln di prendere decisioni coraggiose o fantasiose. Come quando, pochi giorni prima della Liberazione, nell’appartamento milanese della partigiana Tina Anselmi viene emanato l’ordine, all’unanimità, per l’immediata cattura e fucilazione di Mussolini.

Non per vendetta, ma perché si sapeva che i servizi segreti inglesi e americani (e anche italiani) erano sulle sue tracce per trasportarlo in luogo sicuro e poi discutere. Il Cln vuole evitare un post-fascismo tormentato e quindi l’ordine è: fucilazione immediata.

Non appena si ha notizia che è stato catturato dai partigiani di Como, il ClnAI (Cln Alta Italia) spedisce da quelle parti il colonnello Valerio con il compito d rintracciare il Duce, farselo consegnare e fucilarlo sul posto, insieme agli altri gerarchi colpevoli di crimini di guerra. Valerio chiede una scorta partigiana affidabile: gli viene fornita dal Conte Luchino Dal Verme, monarchico, ma eroe partigiano, appena sceso dalle montagne dell’Oltrepò pavese con i suoi uomini. Con la minaccia delle armi riusciranno a farsi consegnare Mussolini e a fucilarlo.

Altro aneddoto. Quando i nazisti invadono l’Italia, la principessa Maria José, moglie dell’erede al trono, chiede asilo politico alla Svizzera, che glielo concede immediatamente. Dalla confederazione elvetica, nonostante la proibizione e i controlli del governo, la principessa aiuta generosamente la Resistenza con armi e molti, molti, soldi. Poco prima del 25 aprile decide di rientrare clandestinamente in Italia. Lo fa valicando le Alpi di notte, sugli sci, aiutata da due guide alpine. Al confine italiano sono ad attenderla i partigiani piemontesi che la scorteranno fino al loro comando. Qui, Cino Moscatelli, appena se la trova di fronte, le offre il comando generale del Corpo Volontari della Libertà, cioè dell’ala combattente della Resistenza.

Maria José, che di nascita è una principessa belga, ma che per matrimonio è diventata membro di Casa Savoia, chiede il permesso al Re, che stupidamente lo negherà, non avendo capito niente dell’intelligente mossa politica di Moscatelli.

Maria José, comunque, festeggerà la liberazione italiana insieme ai partigiani piemontesi. Solo dopo rientrerà a Roma, e quindi in esilio.

Ecco, oggi non c’è nessuno da fucilare e quindi non servono i 12 partigiani del Conte Luchino Dal Verme e non abbiamo nemmeno una principessa Maria José sottomano. Però abbiamo il problema di liberarci dei populisti-sovranisti.

Come ha detto ieri il loro guru, lo stupido Grillo, il loro obiettivo non è solo la distruzione dell’economia italiana, ma la distruzione della democrazia italiana. Introducendo il vincolo di mandato, limitando i poteri del Quirinale, introducendo il referendum senza quorum. In sostanza, chi ha i voti, fa tutto quello che vuole. Poiché non ha mai letto niente nella sua vita, Grillo non sa che nessuna democrazia moderna funziona così, nemmeno quella americana, dove pure il presidente è eletto direttamente dal popolo.

Ecco perché a noi serve, adesso, non fra tre anni, un nuovo Cln, un’alleanza di tutti i non sovranisti, che contrasti minuto per minuto le scelte di questi sciagurati.

Ho anche un nome: Romano Prodi. Potrebbe presiedere il nuovo Cln: ex presidente del Consiglio italiano (due volte), ex presidente Commissione europea, inviato speciale dell’Onu nelle crisi africane, sarebbe l’uomo giusto, se avesse ancora voglia di perdere tempo per questo paese ingrato. Minniti potrebbe essere l’uomo dell’organizzazione.

Se Romano dovesse dire di no, Antonio Tajani allora. Attuale presidente del parlamento europeo e erede di Forza Italia. Sempre con Minniti all’organizzazione.

Compito del Cln sarebbe quello di lanciare un manifesto con le cose irrinunciabili della Costituzione italiana: democrazia non diretta, ma rappresentativa, libertà di commercio e di impresa, concorrenza, libertà personali e civili, coerenza di bilancio, rapporti stretti con Ue. E poi di contrastare i sovranisti in ogni luogo e in ogni loro manifestazione.

Può bastare tutto ciò? No, evidentemente. Ma il sasso è stato lanciato..

ps:

Buone ferie a chi è sotto l’ombrellone.

Mercoledì giorno della verità in Senato per capire se il Governo va avanti o no: si vota sulla TAV. Io scommetto sul fatto che la voglia di poltrone sarà più forte della dignità. Il Governo andrà avanti, l’Italia invece è ferma. E il bello è che tutti adesso si buttano sugli 80€, a cominciare da Tria sempre più simile all’imitazione che ne fa Crozza. Il colmo è che tutti, dopo aver criticato gli 80€ dicendo fosse una mancia elettorale, oggi vogliono intestarsi questa misura. Il tempo sarà anche galantuomo, ma certi ministri non lo sono affatto.

A proposito di certi ministri: sono intervenuto due volte su Salvini. Prima sulla vicenda del figlio poi rispondendo a un suo attacco. Ci sono state polemiche per la raccolta firme per le sue dimissioni, partita e poi interrotta per evitare polemiche. Ho scritto una email a tutti i firmatari, spiegando le ragioni del gesto. E chiedendo di dare una mano sempre di più alle iniziative di Azione Civile che lanceremo nelle prossime settimane. A tutti voi chiedo di darci una mano, in tutte le forme possibili. Creando un comitato, sostenendo la scuola “Meritare l’Italia” (anche economicamente, per chi può), preparandosi per la Leopolda. Il meglio deve ancora venire e dalla ripresa seguirò anche personalmente molto di più le iniziative dei Comitati Azione Civile contro i comportamenti incivili di Salvini e dei suoi alleati.

Sarà che sto tornando dagli Stati Uniti, ma mi colpisce la mancata consapevolezza sulle stragi in America. Non è solo la diffusione delle armi da fuoco, ma anche la conseguenza di un linguaggio di odio e di una violenza verbale che finiscono per esasperare gli estremisti. Che non discutono, sparano. A forza di parlare di invasioni, arrivano gli invasati, come il ragazzo che ha ucciso 20 persone a El Paso. Tra queste mi spacca il cuore l’immagine della mamma che muore per proteggere il figlio di 2 mesi, facendogli scudo con il proprio corpo. La politica in tutto il mondo dovrebbe fare una riflessione sulle parole e le armi. Anche in Italia.

Pensierino della sera. Nel giorno in cui Franky Zapata compie un’impresa che nessuno aveva mai realizzato prima, attraversare il Canale della Manica con un mezzo speciale, il Flyboard, mi vengono i brividi a leggere la storia di una ragazza piemontese. Aveva 28 anni Valentina. È morta sulle sue montagne in una escursione finita male. Su Facebook aveva scritto: “La vita va vissuta al 100%, senza risparmiarsi. Se in futuro mi si presenterà il conto sarò comunque felice di aver fatto tutto ciò che desideravo. Senza rimpianti.”
Quella di Franky è una storia a lieto fine, quella di Valentina una tragedia.
Ma entrambe le storie ci insegnano che il mondo va avanti anche perché ci sono persone che rischiano e che ogni giorno provano a fare meglio. Meglio di se stessi, innanzitutto
Abbraccio la famiglia di Valentina, distrutta dal dolore e priva di consolazione. Gli alpini in questi casi intonano un canto doloroso e bellissimo, il Signore delle Cime (“un nostro amico hai chiesto alla montagna”). A me piace rileggere anche le parole di Valentina: la vita va vissuta al 100%, sarò felice di aver fatto tutto ciò che desideravo. Buona strada, #RIP

Matteo Renzi.

PER UN NUOVO CLN, SUBITO Bisogna fermare Salvini e i populisti con un fronte largo. Come si fece durante la guerra partigianaultima modifica: 2019-08-06T15:02:26+02:00da bezzifer
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