Il succo politico dell’iniziativa milanese sulle fake news

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Matteo Renzi –  qualche settimane fa ha tenuto per circa quattro ore un discorso stile Fidel Castro al teatro Elfo Puccini di Milano davanti al popolo dei suoi fans più accaniti e cocciuti, le centinaia di persone dei ‘suoi’ Comitati civici Azione civile – ha deciso: nessun nuovo partito, nessuna fuga ‘in solitaria’. L’obiettivo è riprendersi il Pd, riconquistarlo. Il combinato disposto della riforma Fraccaro (taglio del numero dei parlamentari) e del Rosatellum (la sciagurata legge elettorale da Renzi voluta e oggi in vigore), con soglie di sbarramento che diventano altissime e che rendono, di fatto, la Lega il solo partito ‘pigliatutto’, alle prossime elezioni politiche, con tutti gli altri dietro, schiacciati a numero di eletti, per i piccoli, infinitesimali, non permettono esperimenti in vitro, partitini, avventure solitarie, velleitarie. Meglio, dunque, puntare all’obiettivo ‘grosso’: riprendersi il Pd, partito da cui oggi Renzi si sente scippato come se ne sentiva scippato .

Gli ‘hyksos’, i barbari venuti dal mare, Zingaretti&co., hanno conquistato ed espugnato un fortino che era suo come i renziani distrussero e incendiarono la ex ‘Ditta’. Ma i partiti servono, senza di loro la politica, banalmente, non esiste. Sono uno strumento e – come Renzi ha scoperto, avendo sul punto, cambiato idea (alla ‘cugina’ Elisa Simoni una volta disse: “Io voglio un partito personale, solo e tutto mio, senza corpi intermedi di nessun tipo”, lei ne inorridì) -sono come la serva per Totò, ‘servono’. E così l’operazione reconquista è partita. Sarà operazione complessa e faticosa, oltre che ardita, ma tant’è. A Renzi, si sa, le sfide esaltano: “Il collante di Lega e M5S è il potere che hanno appena assaggiato: Non si vota”, nota soddisfatto l’ex premier dal palco – anche perché, con elezioni anticipate, i renziani sarebbero stati decimati, essendo oggi il potere, dentro il Pd, in mano a Zingaretti – , “mettetevi comodi. La partita sarà lunga, ci vuole calma, bisogna restare lucidi e sereni, impostare una strategia Ci aspetta un lungo lavoro culturale, di studio, sui territori”. Sembra di sentir parlare un Togliatti 2.0, ma ‘Matteo’ – osannato e applaudito come una star – è in giacca bianca (colore che si porta tantissimo, tra i maschi, anche in sala) e jeans slavati e sdruciti, giovane tra i giovani, anche se i veri ‘giovani’, sugli spalti, son pochi, abbondano chiome canute. Ma, sotto i baffi, Renzi già pregusta la vendetta a posteriori, un piatto che, come si sa, è più gustoso se servito freddo.

Il succo politico dell’iniziativa milanese sulle fake newsultima modifica: 2019-08-23T12:24:56+02:00da bezzifer
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