Conte indigesto alla cena fra Di Maio e Zingaretti. Di Maio: “Conte è il perno di un nuovo Governo”. Zingaretti dice no: “Il problema non è personale, ma politico”. Poi informa Renzi, che concorda. Tutti i sospetti sul doppio forno dei 5 stelle.

PERCHÉ CONTE NO,perché Conte è un simbolo. In quanto titolare (almeno formalmente) del passato governo, di cui ha rivendicato per altro tutto, proporre un Conte bis per i 5stelle equivale a difendere il proprio operato governativo e a presentare il nuovo governo come continuazione del precedente; inoltre Conte vanta nei sondaggi (per me poco meritatamente) un alto indice di consenso e appoggiarsi a lui è per gli stellini un toccasana in un momento di crisi.
Per le stesse ragioni il pd, che interpreta negativamente l’operato del passato governo, ritiene inconcepibile un Conte bis, che equivarrebbe a un disconoscimento delle ragioni della propria opposizione al governo gialloverde ed un evidente cedimento alla narrazione grillina. No, la questione non è oziosa, anche se concordo con sul fatto che le priorità dovrebbero essere altre.

Conte le ha cantate a Salvini dopo 14 mesi in cui è rimasto in silenzio, a subire il protagonismo del suo ministro. E, in più, Conte ha rivendicato ogni cosa del suo governo. Quindi crescita zero, leggi illiberali e altre schifezze varie che poco hanno a che fare con la vita delle persone, ma molto hanno a che fare con la ricerca di consenso e la propaganda. Fa bene Zingaretti, unico a dimostrare alla fine di essere una persona MOLLE ma seria in tutto questo ambaradan, a chiedere una discontinuità. E’ una questione politica, ma anche di principio. Politica che i 5S, in primis Di Maio, dimostrano davvero di non sapere fare. Perchè questa proposta di un Conte Bis dimostra, ancora una volta, l’ambiguità politica di questo movimento, pronto a cambiare idea al minimo movimento di vento in senso opposto al proprio interno. La base mormora? Si cambia opinione. Di Battista fa un post? Ma sì, cambiamo opinione. Grillo dice una cosa? Ok, cambiamo opinione. Coerenza zero, autocritica zero, comportamento serio zero. E il loro elettorato è la dimostrazione palese di questo modo di comportarsi. Non vi è un minimo discorso serio o una minima argomentazione che abbia un senso nelle bacheche dei leader pentastellati da parte dei propri militanti. IL M5S è stato una calamità per la politica italiana, nel senso di “costruzione di pensiero”, di analisi politica. Non hanno portato niente di positivo. E se tornano con la Lega, cosa che ormai sospetto fortemente, siamo alla conferma che abbiamo davanti un movimento politico che ostenta cambiamento, ma si muove nel solco dell’ambiguità. Una ambigità che persone razionali non ammetterebbero, ma a quanto pare nel loro elettorato i neuroni pare di capire siano davvero pochi.

PS: È necessario sotterrare le asce di guerra (casomai lasciandole a Salvini per tagliarsi i gioiellini), e mettere la testa a far bene il proprio lavoro (se ne sono in grado) per cui sono profumatamente pagati. Con l’umiltà di lasciare a chi più competente ciascun ministero, ormai siamo nel “fango marrone” e non c’è più tempo per fare i bisticci.
Questo possibile governo ha l’ultimissima chance, se falliscono ancora, le prossime elezioni vedranno Salvini al 60%

SEGLIETE! Fine di un sistema o tragedia del Paese