ORA SERVE! Lavorare per l’Italia che sarà tra vent’anni

 

Risultati immagini per Lavorare per l’Italia che sarà tra vent’anniScordarsi i sondaggi fino al 2023. Agire come se fino ad allora non si votasse mai e avere il coraggio di perderle, eventualmente, le prossime elezioni. Questo è l’atteggiamento che distingue il politicante dallo statista. Quello che oltre alle proprie legittime aspirazioni, è conscio dell’onere di avere una responsabilità nei confronti delle future generazioni. Questo nuovo governo sembra rappresentare una sorta di trampolino di rilancio per molti leader politici; ma se durasse fino a fine legislatura, cosa tutta da verificare, avrebbe la grande chance di lavorare per il 2039, per l’Italia che sarà tra vent’anni. Ci sono tante cose che dovevamo fare 20-30 anni fa e che non abbiamo fatto, ma il “secondo” miglior momento è questo.

Tra esse ne vorrei indicare tre. In primis si dovrebbe avere il coraggio di tagliare la spesa pubblica improduttiva, togliere prebende a inutili carrozzoni e chiudere i pozzi senza fondo nella pubblica amministrazione scordandosi perciò di poter godere di quel bacino di voti francamente dopato a cui tutti aspirano.

In secondo luogo, come accade in buona parte dell’Europa, permettere che le scuole assumano direttamente gli insegnanti, in perfetta autonomia e responsabilità. Dando poi loro la possibilità di premiare i docenti in base al merito e non all’anzianità. In Italia nessuno ha il coraggio di toccare la scuola, se non per inserire elementi di appiattimento verso il basso. Se non cambia la politica di selezione del personale docente e non si garantisce autonomia nella didattica, sia a livello regionale sia a livello di singolo istituto, il declino è certo.

Infine è insensato continuare a buttare nelle discariche milioni di tonnellate di rifiuti solo perché non si vogliono realizzare i termovalorizzatori. Molte capitali europee hanno i termovalorizzatori in centro città, noi invece spediamo all’estero i rifiuti di Roma, inquinando mezza Europa con i gas di scarico dei camion che li trasportano. E poi, non paghi, ripianiamo con 12 miliardi di decreto Salva Roma i debiti della Capitale.

Un governo serio sul fronte della spesa pubblica vedrebbe inoltre scendere il debito anche perché potrebbe rifinanziarsi a costi nettamente inferiori agli attuali, avviando così un circolo virtuoso. Ma ci vuole coraggio e statura morale. Questo distingue Mattarella dagli altri, oggi. Speriamo di rimanere positivamente sorpresi.

ORA SERVE! Lavorare per l’Italia che sarà tra vent’anniultima modifica: 2019-09-03T18:19:22+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share