CON!Il nuovo governo Conte.Spazi di governabilità superiori

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Il nuovo governo Conte che, forse, a giorni nascerà non è così innaturale e nemmeno così folle. Non lo è né dal punto di vista delle regole di politica costituzionale né da quello del merito politico. Le prime non impongono di governare solo con i propri compagni di lista o coalizione. Quelle, casomai, sono le regole elettorali, e l’attuale legge, per la sua vocazione proporzionale, si presta proprio ad alleanze da “Prima Repubblica” (dove partiti con piattaforme programmatiche e basi elettorali lontane sono in grado di coalizzarsi o su progetti comuni o su ragioni di scambio politico).

Tuttavia, lo stridore suscitato dai modi di risoluzione di questa crisi non è infondato. In primo luogo, non va sottaciuto il paradosso di una forza politica che ha basato il suo successo sul Vaffa contro i vecchi partiti e che si è trovata, in tempi record di poco più di un anno, a stringere consecutivamente alleanze proprio con i due più vecchi partiti politici del paese. Una gran delusione per i suoi elettori, così attenti a tenere le distanze con chi c’era prima, per definizione marcio e corrotto.

A livello più generale, invece, lo stridore dipende dal fatto che del periodo a vocazione maggioritaria sono rimasti i toni di un immaturo conflitto. Le alleanze di governo non sono una bestialità, sono però una contraddizione irritante laddove i rappresentanti dei partiti sono abituati, ahinoi, a insultare il nemico politico anziché argomentare contro le sue idee, a screditare le persone anziché le loro proposte. A causa di questo livello sempre più volgare di discussione pubblica, il governo nasce con le più ostili premesse, ma i suoi spazi di governabilità, con un premier mediatore come Giuseppe Conte, potrebbero essere di gran lunga superiori al precedente, se il Pd sapesse dimostrarsi compatto.

A ben vedere, è molto più naturale un’alleanza tra Pd e M5s, specie con Zingaretti segretario, che non tra Salvini e Di Maio. (Hanno più in comune il reddito di inclusione e quello di cittadinanza che non quest’ultimo e quota 100. L’idea di giustizia del ministro Bonafede è più simile a quella del suo predecessore Orlando che non alla legittima difesa di Salvini. Renzi, prima di di Maio, ha sempre sostenuto la necessità di far sentire una voce più stentorea ai tavoli di Bruxelles). Per l’anno o poco più che potrà durare, sarà il governo della spesa e della protezione sociale al posto della protezione della “Nazione” (in questa alleanza che potrebbe essere tenuta insieme da qualcosa di più forte della estromissione del Truce). Un’opportunità, per chi crede non solo che gli -ismi di Salvini vadano spenti ora o mai più (auguri!), ma anche per chi crede necessario uno Stato fortemente interventista.

Ma la vera grande opportunità potrebbe essere un’altra. Chissà che gli italiani, dopo aver assistito a un esempio da manuale di strategia e tattica politica, imparino che la politica non distingue alleati e avversari, ma chi governa e chi no. Gli uni da una parte, il Terzo Stato dall’altra. Se da ciò sorgesse una giusta dose di diffidenza verso i primi, le loro promesse elettorali e i rigorosi principi morali che inneggiano, sarebbe un’opportunità ben colta.

CON!Il nuovo governo Conte.Spazi di governabilità superioriultima modifica: 2019-09-03T18:22:37+02:00da bezzifer
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