Il governo di Grillo.Il fondatore torna dove era stato cacciato nel 2009: alla porta del Pd. Il suo progetto di oggi è lo stesso di allora: disarticolare il partito e divorarlo. Per tenere in vita M5s.
Grillo può anche pensarlo, quanto a riuscirci non dispone delle truppe che si sono fatte turlupinare da uno come Salvini per 14 mesi e se non era per Conte sarebbero ancora lì.
Non so perché ci casco sempre a leggere le elucubrazioni di questa strana signora che come logica propone visioni astruse che , andandole a rileggere dopo qualche tempo , denotano solo tentativi di destabilizzare tutto ciò che non parla con la lingua di una sinistra estrema , cioè quella che non costruisce mai.
Semplicemente questo governo è nato per fermare un pazzo narcisista con idee che avrebbero distrutto il paese.E TUTTO IL MERITO VA DATO AL RENZI.POI: A gestire la costruzione di questa coalizione i personaggi erano molto modesti e tra questi Zingaretti ha mostrato i suoi limiti ( Annunziata lo riconosca , visto che lo ha sempre sostenuto , anziché fare articoli senza senso).
Comunque Salvini è stato fermato DA RENZI ed ora il PD trovi il tempo per pulirsi dai residui di politici da poltrona o allucinati da dietrologie dalemiane e cerchi di darsi una strategia adeguata ai tempi . Tra i nuovi uomini le idee ci sono e sarebbe ora di fare una vera rottamazione .
Per quanto riguarda Grillo con la politica della casalinga di Voghera a fare il ministro delle finanze o con la decrescita felice andrà poco distante, riuscirà solo ad esistere finché contesterà e la butterà in barzelletta . Con i Toninelli & C all’opera troverà sempre una Lega cui regalare i voti .
Dopo ANNI di continui tentativi di demolizione la signora Annunziata ha ritenuto opportuno pubblicare questo ennesimo attacco al tentativo del PD e della sinistra di provare a fare un governo coi 5S. SONO settimane che tutto il gruppo GEDI cerca di smontare tutto questo tentativo con considerazioni serie a volte con atteggiamenti di scherno. Lascio da parte analisi psico politiche cui allude Annunziata. Anche perché ho il serio dubbio che nel caso, cioè sull’atteggiamento da battaglia di tutto il GEDI, non servano. Ci sarà qualche motivo che non capisco, qualcuno dice che lo capiranno tra 50 anni, mah!
Stesso discorso di D’Alema: si è perso un anno. La determinazione deriva dalla falsa premessa: m5s 4 Marzo2018=m5s 8 Agosto 2019.Tutto scorre 2500 anni fa diceva Eraclito.
Cara dott.ssa Annunziata! E’ ormai risaputo che circa 60 mila anni fa una nuova specie umana, Homo Sapiens, uscì dall’Africa centrale risalì fino al Medioriente e da lì si sparse fra l’Asia e L’Europa.
Qui incontrarono un’altra specie, pure loro usciti dall’Africa centinaia di migliaia di anni prima, i Neanderthal… ma l’antropologia ci racconta che solo Homo Sapiens sopravvisse, mentre Neanderthal si estinse.
Insomma per farla breve e arrivare ai giorni nostri… l’incontro 5* e Pd produrrà lo stesso risultato, ma ancora non ho ben capito chi dei due sia Homo Sapiens. Ma guardando la composizione del governo giallorosso! Ricordo alla dott.ssa Annunziata che: 1. PD+LeU hanno 10 ministri, i 5S 9 nonostante abbiano quasi il doppio dei parlamentari. 2. Il PD controlla ministeri strategici come Economia e MISE (+ il commissario europeo ), che definiscono la poltica economica e le nomine decisive della grandi partecipate (il vero potere). 3. L’alleanza 5S-PD, allora sotto choc dopo la sconfitta, non era matura nel 2018 mentre oggi rimette in gioco il PD in posizione di forza. 5.A parte Salvini, il principe degli sconfitti, anche Di Maio ne esce ridimensionato e lontano dai dicasteri economici, di fatto commissariato da Grillo con il PdC Conte padrone della situazione. 5. Il M5S fagociterà il PD? Dubito che possa farlo un movimento non ideologico e non strutturato.
AGGIUNGO !Beppe Grillo, classe 1948, ha in realtà parlato ai giovani, ovvero a quella categoria che vive in un’epoca di assoluta incertezza. Questo mondo sta cambiando alla velocità della luce, ci saranno nuove sfide e paradossalmente, nonostante i reciproci vaffanc.ulo, Pd e M5s sono chiamati a gestire una nazione talmente complessa che il solo fatto di averci provato merita un applauso. Funzionerà? Lo spero. Sono certo pero’ che la chiave non sia l’isolazionismo e la paura del diverso, anche perchè oggi tocca ai migranti, domani non lo sappiamo. La morale?? PD, molti nemici molto onore….lo diceva Giulio Cesare. “ Non lo so e non mi avventuro in analisi psico-politiche. Qualunque cosa sia, impareremo a saperlo molto presto.”
Alla fine del solito, arzigogolato articolo, dove una delle cosiddette “teste pensanti” dello sventurato giornalismo italiano( dove sono Biagi, Barbato, Bocca….?) intenderebbe raccontarci e spiegarci quello che è successo e pure quello che succederà, questa è la sola frase che abbia un vero senso. Ma Annunziata si è avventurata in “analisi psico- politiche” per tutta la durata dell’articolo. Forse non se ne è accorta. Annunziata detta la direttora (non sò di cosa) lei, ovviamente fa il suo mestiere che mi ricorda tanto quello dei Suoi colleghi della “Domenica Sportiva”, ossia criticare il calcio giocato trasformandolo in calcio delle chiacchiere, dove il “popolo sovrano” viene incoraggiato a trasformarsi in milioni di allenatori “la-formazione-l’avrei-fatta-così…” Quello che manca costantemente nell’analisi, ma è probabilmente un retaggio di questa società “liquida”, è il focus sui problemi. La capacità di comprendere da dove derivi la crisi strutturale da cui il paese è attanagliato. Da decenni. Per esempio si è smesso di considerare che lo Stato , soprattutto in un mondo globalizzato, cammini su due gambe: quella politica e quella economica. Si parla solo della prima, come si parlerebbe di un derby di campionato, ma si trascura la seconda. Soprattutto non si riesce a cogliere come la prima debba essere preminente sulla seconda e indirizzarla ai fini di “economia sociale di mercato” o, per dirla in modo più moderno, di un capitalismo 4.0 che sappia fare i conti con l’esigenza ineludibile di trovare le compatibilità ambientali. Senza una visione organica e prospettica, si incoraggia un “liberi tutti”, dove la complessità diventa una delle tante varianti del pettegolezzo.
