IL FATTO DI RAZZISMO ABERRANTE DI Cosenza dimostra che i veri piccoli siamo noi.

Bimbo immigrato preso a calci, la mamma:

IL FATTO DI RAZZISMO ABERRANTE.

R. ha tre anni. Non sa niente del razzismo o delle infinite divisioni tra gli esseri umani, è nell’età in cui le persone si dividono in due soli gruppi: i piccoli e i grandi. E i piccoli come lui lo incuriosiscono. Per questo s’è avvicinato a una carrozzina – come fanno spesso i bimbi piccoli – per guardare, forse per tentare di giocare con un piccolo più piccolo. Piccolissimo, visto che lui ha solo tre anni, non arriva a un metro d’altezza ed è il minore dei suoi fratelli.

Ma R. non poteva sapere di aver incontrato persone molto più piccole – diversamente piccole – di lui, una coppia che quando lui si è avvicinato alla carrozzina lo ha aggredito, anche se era piccolo e indifeso: l’uomo lo ha scalciato via. Gli ha dato un calcio nel petto e lo ha fatto, letteralmente, volare.

Per fortuna R. non si è fatto quasi nulla, di fisico. Ma per giorni, ferito come si possono ferire i piccoli (ferite grandi, di quelle che restano a lungo), ha ripetuto alla mamma “Cosa ho fatto di male?”, e la mamma non gli ha potuto spiegare che la gente si divide sì in piccola e grande, ma è una piccolezza diversa da quella che vede lui, e molta gente piccola – assai piccola – considera i bambini, le persone come R., che è di origine marocchina e vive con la sua famiglia a Cosenza, non desiderabili, nemici a prescindere, invasori e violatori dei confini (così ripetono certi politici molto molto piccoli, ogni giorno).

—————————————————————————————————————————-

Ho molto sofferto per questo episodio.  E ne prendo spunto per portare all’attenzione l’operato della ong Still I Rise per la protezione e l’educazione di minori rifugiati. Non sono argomenti distanti. Anzi. Il libro “Se fosse tuo figlio” di Nicolò Govoni nasce dall’impellenza di informare ed educare la società. Un grazie a chi si informerà e vorrà aiutare.

Io continuo a pensare che se non fosse stato nero, non lo avrebbero preso a calci.
Poi, capisco che per molti in Italia il razzismo e l’intolleranza non esiste. Tutto sommato, quella maggioranza (ahimè molto vasta) che non vuole soccorrere le persone in mare, sono solo casi isolati (come questo).I casi isolati confortano, non ci si sente mai partecipi.

Questo tizio è solo uno squallido ignorante razzista!!! Senza cercare tante giustificazioni ha preso a calci il piccolo perchè marrocchino o straniero!!!!!! Non credo che tenga isolato il proprio pargolo da tutti i bambini che incontra per strada.

La mamma: “Mio figlio voleva solo fare una carezza”Mi dispiace per il bambino,è un’esperienza molto pesante per un bambino.Mi dispiace per la figlia dell’aggressore, forse è ancora più a rischio

Grazie al capitano verde e alla sua collega ,l’Italiano medio pensa che qualsiasi persona dalla pelle scura sia uno dei poveri disgraziati sui barconi. Si crea un effetto di generalizzazione paurosa.In ogni caso, la violenza razzista della vicenda è da punire. Picchiare un bambino o picchiare chiunque è un abominio. Se poi a spingerti a farlo è il colore della pelle, sei solo da isolare a vita.Ma la colpa non c’è hanno loro ma questa destra che in questi anni ha versato odio prima contro le persone che abitavano al sud poi per le persone di colore è in fine per gli avversari politici tutta questa propaganda maleodorante che hanno versato sul popolino ed gli effetti si stanno vedendo.

IL FATTO DI RAZZISMO ABERRANTE DI Cosenza dimostra che i veri piccoli siamo noi.ultima modifica: 2019-09-09T11:39:41+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share