Di Maio parla della guerra in Libia su Facebook: ditegli di smettere e andare alla Farnesina

Risultati immagini per il cravattino più amato da Orietta Berti è addirittura ministro degli EsteriPochi giorni orsono era stato lo stesso Giggino da Avellino a compiacersi del fatto che la nuova ministra dell’interno, la prefetta Lamorgese, non avesse i social.
Ma adesso, visto che senza alcun merito e senza alcuna competenza, il cravattino più amato da Orietta Berti è addirittura ministro degli Esteri, sarebbe bene che fosse lui il primo a cambiare registro.
Non sono già sufficienti gli incidenti diplomatici provocati per le sue avventatezza e arroganza con la Francia? Evidentemente no. Visto che il nostro invece di lavorare in silenzio e ottenere risultati continua a pontificare sui social con la spensieratezza di un avventore di bar, dimenticando che è un ministro.
E cosa ha fatto? Si è messo a sparare sentenze sulla Libia, dicendo da un lato ovvietà da un lato e rinfacciando un passato rinfacciato almeno 100 volte (Globalist si schierò contro l’intervento Nato in Libia sostenendo che si sarebbe aperto il vaso di Pandora, ndr) ossia entrare subito in conflitto con gli alleati/competitor regionali, che poi al momento opportuno se ne possono sempre ricordare.Insomma, uno che dovrebbe essere a capo della diplomazia e dare le linee guida lo dovrebbe fare in maniera consona dalla Farnesina e non mettendo insieme tre ovvietà su Facebook. Che ha detto? Qui il testo:
“L’Italia deve impegnarsi al massimo per fare cessare la guerra in Libia: una guerra in cui siamo stati trascinati nel 2011 da governanti che non immaginavano altre risposte oltre a conflitto, repressione e violenza”.
“E qual è stato il risultato? Un Paese distrutto, martoriato, teatro di torture e violenze, e punto di partenza in una tratta di disperati che dobbiamo fermare al più presto. Per il bene della Libia e dell’Italia che non può più farsi carico, da sola, di gestire flussi migratori. Il dialogo, e non la guerra, è la strada verso la pace per la Libia. E la redistribuzione dei migranti in tutta Europa è la risposta che come governo chiediamo e che da un anno e mezzo stiamo ottenendo. Questa redistribuzione dovrà diventare automatica, e a questo stiamo lavorando”, ha concluso Di Maio.
Speriamo che il presidente Conte (e chissà se anche il Quirinale) spieghino a questi ministri improbabili che il governo non è un giocherello.
Di mezzo ci va l’Italia che vale più di qualche like sui social

Di Maio parla della guerra in Libia su Facebook: ditegli di smettere e andare alla Farnesinaultima modifica: 2019-09-23T10:45:27+02:00da bezzifer
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