Tessere, sondaggi e chat su una app. La rivoluzione di Zingaretti 2.0

“L’applicazione è complementare ai circoli, non intende superarli”, spiegano i vertici dem a caccia di nuovi iscritti dopo la scissione di Matteo Renzi

“La app serve a rigenerare il Pd, a raggiungere persone che altrimenti non verrebbero coinvolte, e anche a ripopolare i circoli” Ecco questa è una grande contradizzione, le app isolano dal mondo e consentono di svolgere cose e chiedere cose senza nessun contatto. La democrazia via web è limitare la democrazia, lo dimostra il mondo del m5s che attraverso il web gestisce la democrazia interna. Tutti vedono che quel tipo di gestione è fasulla, non solo per il tipo di controllo che viene esercitato sul sistema web, ma perchè coinvolge pochissime persone e non consente nessun tipo di discussione. Grillizzare il pd è un errore grandissimo, pensateci sig.ri dirigenti del partito.

Dicono: In particolare le sezioni “consultazioni” e “contributi”. Non può che incrementare il coinvolgimento di iscritti ed elettori che hanno qualcosa da dire. BALLE. Ma le app possono servire solo se il PD zingarettiano fa autocritica sulla segreteria renziana che lo ha obnubilato dal 2012. E’ lì che si è consumata la più grave scissione dal popolo di elettori e militanti di sinistra che è stato solo l’epifenomeno negativo. Purtroppo alla sinistra del PD oggi non c’è chiarezza..ma lavoriamo ancora per una nuovo ulivo largo e autorevole.

Renzi ve lo sognate anche la notte, ma perché Zingaretti dovrebbe fare autocritica per il renzismo adesso che Renzi non fa più parte del PD? vi faccio presente che Renzi ha vinto le primarie con percentuali bulgare, il popolo del PD lo voleva, sopratutto quelli che preferivano la voce chiara di un leader al vocio confuso di un’assemblea. Renzi ha fallito nel cambiare il PD e quindi se n’è andato, non ci pensare più.