Calenda il bandeurola per interessi, “io sindaco di Roma? Perché no”: il problema è trovare chi lo candida.IN POCHE PAROLE STA CERCANDO CHI LO SPONSORIZZA. AUGURI ROMANI.

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Vuole fare il sindaco di Roma, anche se dice che adesso non può, ma per ora nessuno glielo ha chiesto, intanto mena fendenti a destra e a manca alimentando una sovraesposizione mediatica che non ha niente da invidiare a quella di Renzi e Salvini dei quali dice peste e corna. A Carlo Calenda non difetta l’esuberanza né il piglio polemico, oltre una gran considerazione di sé stesso, ha competenze da vendere, parla bene e in maniera colta, ha l’aplomb della persona perbene, di quelle che ispirano fiducia. Eppure, non penetra nei cuori.

E’ bravo sì, ma non emoziona”, questo è il commento più frequente che si sente fare quando si parla di lui. Sarà forse quell’aria pariolina, un po’ radical chic, ad indisporre le persone che se lo vedono spuntare a qualsiasi ora del giorno in televisione, o sui social di cui è assiduo frequentatore, pure se dice cose sensate.

Sta di fatto che dopo l’elezione al parlamento europeo, con un’exploit di voti eccezionale, ha messo in fila una serie di iniziative politiche di dubbia efficacia e utilità. Ha prima lasciato il Pd in cui era entrato giusto in tempo per farsi candidare a Strasburgo, ha trasformato la sua lista ‘Siamo Europei’ in un movimento che si appresta a diventare partito e ha rotto definitivamente i ponti con Matteo Renzi del quale è diventato competitore dello stesso bacino elettorale. Con queste premesse è un po’ difficile che qualcuno lo candidi a primo cittadino della Capitale, anche se uno come lui sarebbe l’ideale.

Ieri, nel corso di un’intervista al direttore dell’agenzia Dire Nico Perrone, ha confessato la sua voglia di cimentarsi nell’impresa. “Me la sentirei – ha detto – sarebbe anche una sfida interessante”. Insomma, disponibile casomai dovessero maturare le condizioni politiche che, come abbiamo visto, al momento non ci sono.

Intanto si ‘consola’ con l’idea di qualcosa che prova a immaginare più importante, “un’alternativa” cioè “alla polarizzazione tra un polo di destra guidato dalla Lega e uno di sinistra”. E che proseguirà, ci ha tenuto a far sapere, “a stare vicino a Roma e lavorando per Roma”, delle cui sorti è preoccupato.

A Roma “mi aspetto un disastro al giorno, del tipo dell’ultimo sulla metropolitana di Baldo degli Ubaldi, chiusa per tre mesi per manutenzione delle scale mobili… Ho scoperto che riparare scale mobili a Roma è più complicato che mandare l’uomo sulla luna”, ha ironizzato parlando con l’intervistatore.

Roma, ha proseguito allarmato, “è fuori controllo nei suoi due assi fondamentali che sono il decoro urbano e i trasporti. Non si merita quello che sta succedendo. La Raggi – ha aggiunto – deve essere fatta dimettere dai partiti politici e la città va commissariata per due anni. Va commissariata mettendo a gestire un manager capace, una giunta tecnica con poteri straordinari e fondi straordinari. Non possiamo avere una situazione devastante che non si è avuta neanche nelle lotte tardo imperiali”.

A farla dimettere, Calenda sa bene, non ci pensa nessuno. I Cinque stelle la difendono ad oltranza e anche il Pd, che fino all’altro ieri avrebbe fatto carte false per mandarla a casa, adesso ha smesso di incalzarla, mandandolo su tutte le furie. “Il Pd appoggia la Raggi – è sbottato indignato – è un’altra di quelle giravolte francamente indecorosa”. Questo può voler dire “o che Zingaretti non passa mai per Roma, o che è disposto a fare qualunque compromesso per mandare avanti il governo con M5S”.

Probabilmente la seconda ipotesi è quella giusta, non c’è altro modo allora che provare a fare da soli. “Nelle prossime settimane – ha annunciato – oltre al lavoro nazionale, ne farò uno a Roma per cercare di mobilitare la popolazione a sfiduciare la Raggi in un modo così potente che i partiti non potranno girarsi dall’altra parte”. Al Campidoglio, dicono, hanno iniziato a tremare.

Calenda il bandeurola per interessi, “io sindaco di Roma? Perché no”: il problema è trovare chi lo candida.IN POCHE PAROLE STA CERCANDO CHI LO SPONSORIZZA. AUGURI ROMANI.ultima modifica: 2019-10-18T11:33:04+02:00da bezzifer
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