Luigi Marattin
✔@marattin
Da oggi al lavoro per una legge che obblighi chiunque apra un profilo social a farlo con un valido documento d’identità. Poi prendi il nickname che vuoi (perché è giusto preservare quella scelta) ma il profilo lo apri solo così.
Privacy, la proposta di ITALIA VIVA: “Per aprire un profilo social bisogna depositare un documento d’identità”
Luigi Marattin. Da oggi al lavoro per una legge che obblighi chiunque apra un profilo
social a farlo con un valido documento d’identità. Poi prendi il nickname che vuoi (perché è giusto preservare quella scelta) ma il profilo lo apri solo così.OTTIMA idea! Sarebbe la fine per quei bastardi che insultano e denigrano. Faccio un esempio per tutti : la persecuzione alla senatrice Lilana Segre.E’ l’unico modo per sapere chi c’è dietro la
tastiera o il telefonino…Chi offre il sevizio deve tenere le informazioni sull’identità
SEGRETISSIME! PERCHÉ Nessuno va difronte alla gente a dargli del figlio di.. o dicendo che è un poco di buono per le sue opinioni ecc ad un bar o in una piazza, ma sui social invece avviene! Basta con l’odio, le cattiverie, le falsità che purtroppo non si limitano solo ad essere atti riprovevoli ma arrivano a condizionare la vita sociale, politica, personale. Io non ho nulla da nascondere e molto volentieri mi qualifico prima di parlare pubblicamente. Approvo quindi che si ponga un freno all’imbarbarimento che sta travolgendo tutto e tutti.
MA GIÀ C È CHI CONTESTA E DICE OFFENDENDO!Idioti: basta registrarsi su i .com, .fr, .de, ovunque tu voglia, e poi impostare la lingua italiana. Un profilo social non ha localizzazione reale, la legge italiana si ferma al confine, a meno che non diventi poi reato penale per un italiano iscriversi su una qualsiasi piattaforma delocalizzata che abbia il dominio .it Per eliminare molti degli haters, andrebbe semplicemente obbligato il gestore del sito di pubblicare il dominio IP dal quale l’utente si sta connettendo. Ah, gia’, la privacy.Ennesima proposta populista ed inutile degli antipopulisti. Ma non basta il codice ID, come finora è stato in tutto il mondo, per risalire all’autore di reati commessi in rete? (c’è ben di peggio di qualche cretino che scrive sciocchezze offensive facilmente rintracciabile). Inoltre, come praticamente succede a tutti, faccio notare che copia del mio documento di identità è distribuito, senza alcuna regola e precauzione grazie al genio di Bassanini, in decine di uffici ed aziende e potrebbe essere utilizzato in modo fraudolento da centinaia di persone. Inoltre noto che la politica del PD si basa ormai sulla boutade del regista, dell’attore, del personaggio famoso che si professa di sinistra, degli scritti del tuttologo incompetente e campione di odio Saviano e simili e, soprattutto, sulla linea che detta Repubblica, il tutto con risultati disastrosi. Avanti così
Vi sfugge che regalare i suoi dati personali, e la gestione degli stessi e di tutti gli altri suoi dati, a facebook e simili non le impedirebbe di pubblicare baggianate né di essere tracciato i caso di reato dalla polizia postale, nick o non nick, con gli strumenti già esistenti. Ma il regalino, potenzialmente di miliardi di euro, dei renziani ai giganti del web li autorizza, da subito e con il suo (estorto) consenso, ad utilizzare i suoi dati per qualsiasi fine e motivo loro aggrada anche sei di baggianate e di reati non ne commette, il che riguarda il 99,99% degli utenti dei social. La differenza non è poi così difficile da comprendere, sono certo che ci può arrivare, se volete.
OK IN QUESTO MOMENTO PRENDERE UNA POSIZIONE TRA UNA PROPOSTA O ACCETTARE TUTTO QUESTO ODDIO SUI SOCIAL.IO ACCETTO LA PROPOSTA PERCHÉ SIA IL PRIMO PASSO PER REGOLARE O FRENARE QUESTO SCHIFI.POI SE CI SONO ALTRE VIE E SOLUZIONI BEN VENGANO,MAGARI PURE REGOLE INTERNAZIONALI.BRAVO MARATTIN
Così Luigi Marattin su Twitter. E poche ore prima la stessa proposta lanciata dal regista Gabriele Muccinoultima modifica: 2019-10-29T11:22:22+01:00da
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