Zingaretti bugie ed irresponsabilità su voto umbro ed altre cose.

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Certo Zingaretti ha vinto le primarie del Pd e non si può dire che la sua direzione sia illegittima.Se però andiamo a snocciolare i presupposti di questa vittoria scopriamo che molti di questi sono falsi. Elenchiamoli
  1. Renzi ha perso in maniera catastrofica le elezioni del 2018. Falso. La più grave sconfitta del Pd é del 2013 quando con Bersani segretario, passò dal 33,4% al 25,4%. Fu in quella occasione che vi fu uno smottamento immane verso i cinque stelle che divennero il primo partito in Italia col 25,6.
  2. Zingaretti é stato l’unico a vincere nel 2018 con una formula vincente, recuperando in sede regionale i voti persi a livello nazionale. Falso. Nella regione Lazio la coalizione di Zingaretti con LeU perse il 7,3% passando dal 40,2% dei voti del 2013 al 32,9 del 2018. Mentre a livello nazionale il ridimensionamento del Pd e della coalizione é stato del 6,6% e qui ha subito il peso della scissione.
  3. Il modello Lazio evocato da Zingaretti é quello perdente ma ci si é ostinati da parte dello stesso a gabbarlo come vincente.
  4. In Umbria si é perso col 35% dei voti. In Sardegna col 33%. In Abruzzo col 32%. Nel Lazio si è vinto col 32,9%, grazie al fatto che il centro destra si sia spaccato con Pirozzi che ha sottratto 4,5% i punti alla coalizione di centro destra. La narrazione che lui sia un vincente é in buona parte Falsa.Più che fattore Zingaretti la vittoria nel Lazio occorrerebbe ribattezzarla fattore Pirozzi.
  5. Renzi ha subito una scissione nel 2018 e la concorrenza di LeU che presentò liste in contrapposizione assoluta al Pd con lo scopo di farlo perdere. In Umbria Italia Viva non ha presentato liste e per la gran parte i voti renziani sono confluiti nella coalizione a guida Bianconi. Falso che abbia contribuito a far perdere il Pd visto che lo stesso riconferma i voti delle recenti Europee.
  6. La Bellanova é stata nella settimana finale in Umbria ad illustrare alcune misure del governo giallorosso. E questo é stato certamente un endorsement preciso. Evocare il fantasma di Renzi per la sconfitta in Umbria é semplicemente disonesto e falso.
  7. In Umbria si é perso rovinosamente perchè gli elettori dei cinque stelle per buona metà, si sono rifiutati di votare la coalizione rispetto alle Europee di qualche mese fa. Erano allora al 14% e ora sono arrivati al 7%. Chi teorizza che i cinque stelle siano di sinistra vaneggia il falso. Nel corso dell’ultimo anno buona parte di elettorato pentastellato si é spostato verso la Lega. Come il risultato delle Europee ed i sondaggi nazionali dimostrano. Ribaditi dall’analisi dei flussi elettorali in Umbria dell’Istituto Cattaneo in base ai quali i voti dei 5* alle politiche del 2018 sono finiti alle Lega in misura maggiore di quelli che hanno confermato il loro voto alla coalizione col Pd in Umbria. Ma questo non lo può dire perchè sconfesserebbe tutta la sua strategia. Meglio rifugiarsi nel tranquillante adagio:”Ha stato Renzi”
  8. La retorica sul voto di appartenenza e sulla fedeltà elettorale invocata ad ogni piè sospinto dalla ditta può essere messa in soffitta, é un falso. I voti si conquistano con le proposte e gli esempi di buona amministrazione. Come dimostrano i risultati delle amministrative di Milano, Firenze, Bari e Bergamo e non certo con le alchimie politiche imposte dall’alto.
  9. Zingaretti non ha avuto alcun mandato dagli organismi del Pd per prospettare l’alleanza strategica coi cinque stelle. Lo ha fatto dagli studi televisivi di Otto e mezzo. Certo per chi si presentava come l’uomo del noi e l’antitesi dell’uomo solo al comando non è certo un esempio di coerenza ma un falso. Magari si sarà consultato con Franceschini e Bettini e questo per lui sarà bastato.
  10. Il Pd dopo le elezioni umbre non ha più una proposta politica e neanche una guida autorevole. Le stilettate di Floris sulla irresponsabilità di chi non accetta la sconfitta e cerca di attribuirla a chi non é più segretario del Pd da un anno e mezzo passeranno agli annali delllo sberleffo.
In conclusione possiamo affermare che chi costruisce il suo futuro sulla falsificazione del passato é destinato a perdere. Ed anche questo ce lo ha ricordato Paolo Mieli che ha attribuito il principale motivo della sconfitta renziana del 2018 al cosiddetto fuoco amico.
Quello sì che é stato vero. Il tempo é galantuomo.
Zingaretti bugie ed irresponsabilità su voto umbro ed altre cose.ultima modifica: 2019-10-29T17:06:26+01:00da bezzifer
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