Nella manovra 2020 previsto un aumento di 3 euro l’anno (25 centesimi al mese) per 2,8 milioni di persone con redditi tra i 1.522 e i 2.029 euro lordi. I sindacati parlano di «elemosina» e confermano la manifestazione di sabato 16 novembre.
Tecnicamente è un aumento, in sostanza un’elemosina. E i sindacati non l’hanno presa bene. Per i pensionati è arrivata la beffa di una mini rivalutazione per i redditi tra i 1.522 e i 2.029 euro lordi al mese che muove cifre risibili.
RECUPERO DELL’INFLAZIONE DAL 97% AL 100%
Nella manovra di bilancio 2020 pronta ad approdare in parlamento si prevede il recupero dell’inflazione piena per i trattamenti tra le tre e le quattro volte il trattamento minimo che nel 2019 percepivano il 97% dell’inflazione. Nel 2020 quindi si recupera il 100% dell’aumento dei prezzi a fronte del 97%: il problema è che questo passaggio equivale ad appena tre euro l’anno in più (25 centesimi al mese) per 2,8 milioni di pensionati, mentre nulla cambia per quelli che hanno assegni pensionistici superiori a 2.029 euro lordi al mese.
CHIESTA L’ESTENSIONE DELLA 14ESIMA
I sindacati hanno subito bocciato la misura, confermando la manifestazione a Roma della categoria prevista per sabato 16 novembre e ribadendo le richieste sulla rivalutazione piena per una fascia più ampia dei pensionati oltre all’estensione della 14esima anche alle persone che hanno redditi pensionistici tra i 1.000 e i 1.500 euro al mese.
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE INCONTRO CON LA MINISTRA DEL LAVORO
Intanto dovrebbe essere confermato l’incontro tra la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, e i leader dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil previsto per lunedi 4 novembre. Il leader dei pensionati Cgil Ivan Pedretti ha dichiarato: «Negli ultimi sette anni di blocco della perequazione i pensionati hanno lasciato allo Stato 44 miliardi. Il passaggio dal 97% al 100% della rivalutazione solo per le pensioni tra i 1.522 e i 2.029 euro lordi è un’elemosina. Confermiamo la manifestazione del 16 novembre».
UNA RIVALUTAZIONE DEFINITA «IMBARAZZANTE»
In pratica a fronte di un’inflazione allo 0,3% invece che 76 euro circa in un anno di recupero dell’aumento dei prezzi se ne percepirebbero 79. Il segretario confederale della Uil Domenico Proietti ha sottolineato: «È una rivalutazione imbarazzante, si tratta di pochissimi euro l’anno. Abbiamo chiesto di tornare alla rivalutazione pre Monti–Fornero e l’estensione della 14esima. Ci batteremo per questo durante l’iter parlamentare»
Chiediamo che il governo ci ripensi e abbia attenzione anche alla dignità dei pensionati e a quello che rappresentano per il PaesePatrizia. Volponi della Fnp-Cisl
La segretaria nazionale Fnp-Cisl Patrizia Volponi ha chiesto che «il governo garantisca il potere d’acquisto a tutte le pensioni anche se in materia decrescente in base all’importo della pensione, ma comunque minimo al 75%. Quello che c’è in manovra è un’elemosina. Chiediamo che il governo ci ripensi e abbia attenzione anche alla dignità dei pensionati e a quello che rappresentano per il Paese. Meritiamo rispetto. Confermiamo la manifestazione del 16. Vogliamo essere ascoltati».