Durante la prima edizione del Ventotene Europa Festival, un gruppo di giovani scriveranno una Dichiarazione che diventerà la base per una vera Costituzione Europea

Perché sono i giovani a dover scrivere la Costituzione europea.

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Noi europei siamo il 7% della popolazione mondiale, produciamo il 25% del Pil totale e consumiamo il 50% del welfare. Per cinquecento anni ci siamo fatti la guerra e da poco viviamo in pace. Siamo più fortunati di tanti altri abitanti del pianeta. A nulla servirà l’erezione di nuove barriere per frenare i migranti e mettere in sicurezza i cittadini. Nessuna frontiera potrà fermare la voglia di libertà. Nessuna guerra potrà ristabilire il diritto. Nessuna religione potrà sostituirsi allo Stato.

L’unico argine a nuovi nazionalismi e nuovi conflitti, sarà costruire la cultura della volontà dell’individuo. La cultura di essere diversi ma di avere le stesse ambizioni; la cultura di impegnarsi senza secondi fini nella solidarietà; la cultura della Memoria che mai dovrà scomparire; la cultura del contributo fornito dall’immigrazione nella storia dell’uomo. La cultura che solo i giovani possono avere. Il futuro cammina con loro.

Per questo come presidente de La Nuova Europa, associazione non profit per la diffusione dei valori solidali nell’Ue, sono contento che trenta ragazzi provenienti da Roma, Parigi e Berlino, scriveranno in questi giorni a Ventotene, durante la prima edizione del Ventotene Europa Festival, una Dichiarazione che diventi la base per una vera Costituzione Europea.

E’ una piccola grande cosa perché nasce dal basso ma punta in alto, al cuore e alla mente di tutti noi europeisti. Loro, tutti giovani tra i 16 e i 18 anni, sono europei e la desinenza fa la differenza. Sono loro i primi a  perdere tutto se l’Unione non avanzerà sulla strada dell’integrazione: libertà di movimento, libertà di studio, libertà di scegliere dove lavorare e libertà di cogliere le opportunità che l’Europa gli offre.
I ragazzi provenienti dai licei Mamiani e Pasteur di Roma, Honore’ de Balzac di Parigi e Humboldt di Berlino, lavoreranno nella scuola intitolata ad Altiero Spinelli, uno degli autori del Manifesto di Ventotene, e la consegneranno poi alla Presidente della Camera Laura Boldrini e del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, dopo una serie di incontri dedicati all’arte (con gli amici del Teatro dell’Elfo che leggeranno i brani del Manifesto) all’impegno (sarà collegato durante la proiezione di FuocoAmmare il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo) alla solidarietà (da Montecassino arriverà la fiaccola di San Benedetto, patrono d’Europa).

Che tutto ciò accada nei giorni del G7 è un segnale di grande vitalità della società civile europea.

Durante la prima edizione del Ventotene Europa Festival, un gruppo di giovani scriveranno una Dichiarazione che diventerà la base per una vera Costituzione Europeaultima modifica: 2017-05-28T10:26:15+02:00da bezzifer
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