Milena Gabanelli dice addio alla Rai: “Le condizioni che mi sono state proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili” La giornalista ha detto no alla condirezione di Rainews e al ritorno a Report, ma allora cosa voleva? la direzione della rai!

La Gabanelli è una buona giornaliste, anche se non si comprende la scelta di lasciare Report. Poi, in Rai gli hanno offerto di tutto, mancava solo la Presidenza della Rai. Speriamo che a La Sette sia più gratificata.Dal mio punto di vista. O è una coraggiosa giornalista che porta avanti le sue idee a costo di dimettersi oppure è uno dei tanti giornalisti furbacchioni che vuole darsi in politica.
Lo sapremo dalle prossime sue mosse.Eh, qualcuno va via prima…Molti invece andranno via DOPO, dalle prossime elezioni…..Normale amministrazione !!  Forse chi grida al lupo al lupo non è abbastanza informato,la Gabanelli ha lasciato la conduzione di report di sua volontà,gli sono stati offerti altre testate di rilievo ha rinunciato confermando l’impressione che è impegnata verso altre emittenti(la 7),e comunque a me non sta bene ne la Pravda ne l’istituto luce,men che meno la 7(pensiero unico grillino)

Giornalista dalla schiena sempre dritta ,infatti non ci sono segni di scoliosi.Perbacco, andrà alla 7 più che schiena dritta direi faccia tosta.Ho assistito ad una presentazione di un suo libro in Feltrinelli, anni fa. Ad un certo punto ha detto – testuali parole – che se va ad una cena c’è sempre qualcuno che le racconta di un suo problema e lei avrebbe una voglia matta di rispondergli “Machissenefrega, ti sta bene!”. Il pubblico è scoppiato a ridere, io invece ritengo ci debba essere sempre una differenza tra quello che si pensa (legittimo) e quello che si dice.Questo episodio mi ha letteralmente disgustato.

In RAI aggiungo non mi sembra che i giornalisti scomodi vengano allontanati: Ranucci lo sta testimoniando e non è l’unico! Per quel che riguarda la Gabanelli, non mi risulta che sia stata allontanata da Rai3. È stata una sua scelta. Per il dopo poi non so quali prospettive avesse in mente, a me sinceramente ha dato l’impressione che pretendesse una soluzione non tenendo conto del fatto che la scelta non era nelle sue prerogative.

A leggere bene le dichiarazioni della Gabanelli, non si tratta di dinieghi e resistenze della Rai come ente. Sono i suoi colleghi (i 1700 circa giornalisti RAI, cifra cui vanno aggiunti innumerevoli collaboratori; per informazione, alla BBC, che copre, in modo eccellente, quasi ogni Paese del mondo, sono 2000 in tutto) ad opporsi alla creazione di un vero sito di informazione (quello attuale della Rai è mediocre e limitato, tant’è vero che i lettori in cerca di notizie e servizi di approfondimento, oltre che di cultura, costume e intrattenimento, vanno sui siti dei quotidiani). Perché ? Perché i vari mezzibusti preferiscono coltivare i propri (pagatissimi) orticelli, senza doversi stressare nell’interesse del (dis)servizio pubblico.