L’assenteismo non ha niente a che vedere ne con le ferie usufruite, ne con i permessi per la legge 104 o la malattia.

Assenteismo, c’è chi sparisce per tre mesi. Ecco la classifica degli impiegati comunali che si eclissano (e sono pagati lo stesso) A Locri il record nazionale con 99 giorni di assenza media mentre i colleghi lombardi di Biasonno si assentano per due settimane finendo per lavorare 74 giorni di più. Da un’elaborazione sul conto annuale 2015 dei comuni emerge la graduatoria dei furbetti che va ben oltre la cronaca: ecco, tra grandi centri e piccoli municipi, dove si annidano davvero le sacche di assenteismo. Sul podio, ma sarà un caso, salgono le località di mare.

Assenteismo, c’è chi sparisce per tre mesi. Ecco la classifica degli impiegati comunali che si eclissano (e sono pagati lo stesso)

Con questi articoli volete solo creare guerra tra poveri, non sono gli assenteisti i problemi reali che affliggono gli italiani i milioni di disoccupati, e sodati, pensionati, stipendiati che vivono in miseria, usate il vostro potere per far togliere la legge Fornero che e’ il danno gravissimo che sta tenendo in ginocchio il popolo italia, giovani e vecchi. togliete la legge Fornero. Una media di 10 gg di malattia all’anno, e questo e’ assenteismo? ma anche il Fatto quotidiano ha perso lucidità, o volete cominciare anche voi a pensare che ferie, 104, maternità, permessi studio vadano aboliti? ma i giornalisti non si ammalano mai? non fanno figli? non vanno in ferie? beh si organizzassero per ottenere maggiori diritti, altrimenti se questo non è vero si sta facendo cattiva informazione. Perchè molto semplicemente non vi licenziano? Semplice, perché devono continuare, affinché i giornali possano scrivere titoli che suscitano indignazione e riprovazione verso meridionali e/o impiegati pubblici (questa volta sono due piccioni con una fava; meridionali e impiegati statali, nel caso del vigile che timbra in mutande a Sanremo solo un piccione..).

E allora, la media delle assenze dai dati nazionali 2015 risultata pari a 50,2 giorni come risultante dei seguenti valori: 31,3 giorni di ferie, 10,3 di malattia, 3,4 di assenza per legge 104/1992 (invalidità), 3 per maternità e congedo parentale e 2,3 per concorsi, esami, lutti etc scusate ma le anomalie quali sarebbero? non capisco? Come al solito per buttare un po’ di fango si sparano queste cifre del nulla. Quando si dice che i dipendenti sono troppi allora si che ci sarebbe da discutere, ma questo delle assenze generalizzate è solo aria fritta. ripeto basterebbe responsabilizzare i dirigenti e punire veramente e subito i furbi. Il problema è che nella mia regione cerano 1200 dipendenti provinciali e di questi 600 erano in esubero e sono stati inseriti nelle altre amministrazioni…questi sono i veri problemi!! altro che i giorni di assenza!

L’assenteismo non ha niente a che vedere ne con le ferie usufruite, ne con i permessi per la legge 104 o la malattia. Questi sono dei diritti, a meno che dopo il blocco dei contratti non si voglia mettere in discussione anche quanto sancito dalla Costituzione. Niente di strano. Assenteismo è timbrare e andarsene a fare gli affari propri, fuori o dentro l’ufficio poco importa. Sarebbe interessante leggere una bella inchiesta sui facenti funzione dirigenziale, le Posizioni Organizzative Temporanee, sui concorsi per dirigenti che non vengono fatti nonostante sentenze inequivocabili. Queste non sono notizie, sono chiacchiere da bar.

Questi articoli sono delle baggianate. per risolvere i problemi dell’assenteismo basterebbero pochi mesi. 1 cominciare a responsabilizzare, anche penalmente, i dirigenti perché non credo che un dirigente non si accorga se il dipendente timbra e poi va via. 2 punire in maniera veloce chi si assenta senza giustificato motivo, togliendogli subito i soldi dalla busta paga e licenziandolo se persiste (procedura che dovrebbero fare sempre i dirigenti) Tutto qui!!!! L’assenteismo si combatte con una coscienza civile e con leggi certe. Purtroppo manchiamo di tutte e due.

Il punto centrale della questione non è la validità di un diritto ma l’uso che di questi si fà. Permessi per malattie o assistenza dovrebbero essere fruiti per reali necessità e non utilizzati arduatamente (con la compiacenza del Medico di Base nel certificare lo stato di salute ed il periodo di convalescenza necessario) per eludere i propri doveri. Certamente ogni generalizzazione è sbagliata ed è plausibilissimo che una persona che si assenta per lungo periodo lo faccia per reali necessità e non altro. Ma la statistica è impietosa, i dati ci dicono chiaramente che in generale c’è un ABUSO dei diritti nel settore pubblico (come certamente ci saranno anche in quello privato) e questo è grave, non solo perché qualcuno si approfitta della situazione ma anche perché così quelle risorse sono drenate da altre destinazioni. I giorni di malattia sono pagati in parte dal datore di lavoro (l’ente pubblico per i rispettivi dipendenti) ed in parte dall’INPS (le modalità di ripartizione sono articolate e sarebbe lungo spiegarle) ovvero dell’assenza del lavoratore di Locri (solo per afferirmi ad un dato dell’articolo) non paga solo il comune di Locri e dunque i suoi cittadini in minor servizi (dovuti all’assenza del lavoratore dal servizio) ma TUTTI i cittadini italiani che vedono drenate dall’INPS parte delle risorse. Poi ci lamentiamo – giustamente – di dover restare troppo a lungo al lavoro perché ci sono pochi soldi per le pensioni….

L’assenteismo non ha niente a che vedere ne con le ferie usufruite, ne con i permessi per la legge 104 o la malattia.ultima modifica: 2017-11-15T11:29:55+01:00da bezzifer
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