Le alleanze politiche e il M5S.

Risultati immagini per Le alleanze politiche e il M5S I FASCISTI

Oggi viviamo una fase politica nuova e s’impone il tema delle alleanze. “Allearsi non è tradire i principi” (Churchill). Ci sono momenti nella storia in cui cambiare – per realizzare i propri ideali – significa restare fedeli a se stessi. Il M5S, ora, deve crescere: il fascismo di Casa Pound è orrendo; il centrodestra si affida (ancora) a un federatore ottantenne plurinquisito e condannato, che non rinuncia ai voti dell’anti-Stato ed è visto dai giornali (non solo i suoi) come fosse immacolato; il Pd secondo voi svuota il partito della sua identità (Berlinguer SEMPRE secondo VOI avrebbe dovuto disertare la marcia antimafia di Ostia?).Ma per voi. Sono forze politiche diverse (talvolta opposte) pronte per allearsi a voi per il potere. Che fare? Può in questo quadro il M5S ancorarsi alla sua astratta purezza?

Non mi è piaciuto il post pubblicato sul blog di Grillo “No al soccorso rosso e no alla lega: per noi pari sono”. Anzitutto perché Lega e Sinistra (che vota No al referendum di dicembre e manifesta a Ostia contro la mafia) non sono uguali. E poi perché convergenze dopo le elezioni sono necessarie. Non si può parlare di tutti gli avversari solo con disprezzo: “Bersani va in giro a fare l’amico dei lavoratori, ma il jobs act… l’ha votato ‘per disciplina’. E l’etica che gli diceva?” L’etica. Non condivido la politica dell’ex segretario Pd sul jobs act ma lascerei da parte la morale. Altri siano gli obiettivi polemici. Insomma, che cos’è questa paura ossessiva delle alleanze, questa messa al bando del “nemico”, questa furia ostracizzante? La politica – caro Grillo, caro Di Maio – è fatta d’incontri, confronti e accordi per il bene del Paese. E’ fatta di mediazioni. Non è così?

Attendono risposta quanti come me che sono ostili al Movimento. Il problema non è l’alleanza in sé; ma con chi e come e su quali temi ci si allea. Nel ballottaggio di Ostia, vari leader di Sinistra invitano a votare contro il centrodestra. E’ la strada giusta. Sarebbe triste se i pentastellati, isolandosi per evitare il contagio (lo capisco solo come tattica pre-elettorale) perdessero di vista “il fine più alto”: dare un governo credibile al Paese. Attenti a ripetere errori del passato:D’Alema, Bersani, eccetera, garantirono onestà ed efficienza.Per fortuna e arrivato RENZI.L’alternativa SAREBBE STATO il disastro: il Caimano è tornato col suo repertorio – i messaggi registrati, le interviste sdraiate, le amicizie pericolose che portano voti – ed è pronto a tutto. Basta isolarsi ?.DA soli. Non raggiungerete mai statene certi il 51 per cento. Voi 5Stelle non siete pragmatici e non siete preparati a governare.Si preparino e fra 5-10 anni forse arriverà al momento in cui forse avranno i voti in Parlamento per fare un governo: l’idealismo dà le ali ai progetti politici, il realismo permette di concretizzarli. Fallire significa permettere al Caimano e al suo emulo fiorentino come lo chiamate voi di ridere delle “anime belle che aprono le porte a chi, da tempo, ha venduto l’anima al diavolo” .

E SPERO E AUGURO AL ITALIA CHE FALLISTE.

Le alleanze politiche e il M5S.ultima modifica: 2017-11-17T17:48:59+01:00da bezzifer
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