SERVE CHIEDERE SCUSA.

Caso Cucchi, altri due carabinieri indagati: mentirono al pm. Giallo sul registro della caserma.

Nell’inchiesta spuntano i nomi di due marescialli, padre e figlio, che negarono di aver visto il giovane malconcio. Intanto si indaga sulle correzioni fatte col bianchetto sul report del foto segnalamento.

Si allarga l’inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi. Altri due carabinieri finiscono nel registro degli indagati accusati di falsa informazioni al pm, si tratta di Enrico e Sabatino Mastronardi. Ma non è questa l’unica novità dell’indagine coordinata dal pm Giovanni Musarò. La polizia scientifica ha infatti decifrato completamente il registro di foto segnalamento: l’elenco volutamente occultato dai militari che arrestarono il geometra 32enne per eliminare ogni traccia del suo passaggio nella stazione Casilina, dove con ogni probabilità Cucchi venne picchiato.

Chiedere scusa ad Ilaria e’ un gesto bello ma inutile che non ripara al torto subito da lei e da tutte le istituzioni vilipese da questa ingiuriosa condotta collettiva di militari e medici. Quello che dovremmo chiedere a gran voce e’ una pena esemplare per tutti, inclusi coloro che avrebbero ostacolato le indagini, per ristabilire il principio che la legge in Italia e’ uguale per tutti e che protegge noi cittadini anche dagli abusi di coloro preposti a tutelarci senza troppi ideologismi e resistenze endemiche.

lo hanno pestato ed è morto, non c’è altro da aggiungere, una pagina OSCENA della nostra giustizia, la mettiamo insieme a tortora.

La gente ha da tempo capito come sono andati i fatti e, indipendentemente dal fatto se Stefano “trafficasse” o meno con piccole quantità di fumo che comunque non possono “giustificare” la fine subita, preferisco attendere che quelle scuse, da sempre palesi e necessarie, siano “imposte” per sentenza perchè è fin troppo chiaro che, chi non ha voluto capire finora, non capirà neanche a seguito delle richieste della Procura.Gli stessi che han massacrato cucchi fan parte della categoria che poi difende corrotti, evasori e, di fatto, cocainomani seduti nei luoghi del potere. Non mi si venga quindi a dire che è una questione di fumo. Come dare torto, alla fine, a chi dice che gli agenti sono il braccio armato di chi comanda. Tanti, poi, si pentono; tanti capiscono che si devono piegare ad un sistema, ma comunque vada, lo fanno. E chiedere scusa non può sempre essere sufficiente.

SERVE CHIEDERE SCUSA.ultima modifica: 2017-01-20T10:37:03+01:00da bezzifer
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