Bravo, il bugiardone SALVINI avrebbe bisogno di uno psichiatra: per non vergognarsi di se stesso, si vergogna sempre degli altri.

Da italiano mi vergogno per la manifestazione di Macerata” Lo afferma Matteo Salvini riferendosi al corteo anti razzista.

“Da italiano mi vergogno che nel giorno in cui vengono fermati tre nigeriani per aver ucciso e massacrato una ragazza italiana ci sia la sinistra che sfila in piazza contro il razzismo e pensando al passato, mentre noi guardiamo al futuro”. Lo ha detto Matteo Salvini a margine di un comizio elettorale tenutosi nel pomeriggio a Novara. “Non vedo l’ora – ha aggiunto – che il 4 marzo mi diano la possibilità di andare al governo per riportare sicurezza, fermare gli sbarchi, espellere i clandestini.

L’Asino che dice al bue, ma tu hai le corna! Si,risponde il bue.! Sono nato così, ma tu ! Sei nato veramente Asino,., lo sapevi !!!!!! Le responsabilità sono individuali… non per colore di pelle, nazionalità, categoria o professione…
Altrimenti Salvini e Meloni dovrebbero prendersela anche con i tranvieri… visto quello che è successo a Milano…
E poi se quell’Italiano che ha fatto sesso con Pamela e dato i 50 euro per la droga l’avesse riportata in comunità o dai Carabinieri forse sarebbe ancora viva e non ci sarebbe questa orrenda storia.
La vita di Jessica (Milano) vale meno di quella di Pamela (Macerata) perchè è stata uccisa da un Italiano bianco?
Situazioni troppo complicate per fare bassa speculazione politica…

Ma e.Così impegnato a manifestare il suo odio razziale Salvini non conosce la verità storica dei primi sbarchi. Qualcuno lo informi che il primo importatore di “neri” in Italia fu proprio Benito Mussolini. Eravamo negli anni Trenta. Il miracolo fascista si compiva con la nascita della A.O.I. che si leggeva Africa Orientale Italiana. Eritrea, Somalia, e qualche piccola zona abissina adiacente andarono a comporre le nostre modeste conquiste coloniali, niente in confronto con gli scempi aggressivi di Francia, Belgio e Spagna. Piccole, ma comunque meritevoli di essere mostrate a imperituro ricordo all’italico abitante dello Stivale. Così il Duce scelse Napoli come sede, e lanciò il progetto della Fiera d’Oltremare. Un’opera maestosa e obiettivamente molto apprezzabile, realizzata con puntualità, anche in assenza di un Bertolaso. Due piscine, un anfiteatro, e un’enorme fontana luminosa a gradoni, che modulava i getti secondo le note di Mozart. Per noi bambini andare alla Mostra era un premio molto ambito. Ma in tutta questa opera, a pochi mesi dalla inaugurazione, mancava l’Africa. Ci pensò il Benito che spedì a Massaua un mercantile con il compito di imbarcare un centinaio di palme da dattero, necessarie per addobbare i viali di accesso, e una trentina di baldi giovanotti dalla pelle nera. Furono definiti “ascari”, come tuttora in Kenia chiamano i guardiani delle case dei turisti. Erano molto alti, e diritti come colonne doriche. Erano davvero belli. Allo sbarco trovarono la “Sartoria Militare” che approntò le divise nel colore marrone del deserto dal quale provenivano, e furono disposti in gruppi di due a guardia delle bellezze fieristiche. Non sappiamo che fine abbiano fatto. Forse saranno tornati alle loro latitudini, sostituiti dai “neri” americani sbarcati subito dopo nelle truppe di occupazione alleate in Sicilia e a Salerno. Questi ce li trovavamo sempre in giro nel capoluogo partenopeo. E grazie al contrabbando ci fecero assaggiare la prima Coca Cola, la polvere di piselli. Il burro di arachidi e uno sciroppo dolciastro ricavato dagli alberi di acero, che si usava sui dolci. E soprattutto le prime “gomme masticanti”, elemento di grande attrazione per i più piccoli. Ma non si limitarono alle vettovaglie. Si accostarono tanto vicini alla gente stremata dalla guerra appena conclusa, fino a dar vita alla storia di “Ciro”, quel bambino “niro, niro”, che per caso nacque a Napoli. E con il suo mito si diffuse la canzone “Tammurriata nera”, che a distanza di decine di anni ancora troviamo nel ridente canzoniere della musica napoletana. Altro che San Remo.
– A proposito, dite a Salvini che io voto per il Pd di Renzi. E voi aiutatemi, convincendo qualche amico a fare altrettanto.

Bravo, il bugiardone SALVINI avrebbe bisogno di uno psichiatra: per non vergognarsi di se stesso, si vergogna sempre degli altri.ultima modifica: 2018-02-12T11:26:53+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share